E’ stato approvato StoreEvolution, il bando di Regione Lombardia per favorire lo sviluppo delle micro, piccole e medie aziende del settore commercio. Un’ottima occasione per chi vuole passare alla vendita 4.0 sia in negozio che online. In questo articolo analizziamo le caratteristiche più interessanti.

Perché il bando StoreEvolution per favorire il digital?

“Considerato che il settore commerciale sta attraversando un momento di forte cambiamento dovuto alla rivoluzione digitale che ha cambiato le abitudini e i comportamenti di acquisto dei consumatori”

Così recita il decreto regionale che approva il bando StoreEvolution per favorire gli investimenti finalizzati all’innovazione delle micro, piccole e medie imprese commerciali.

Il cambiamento di questi anni nelle abitudini d’acquisto è stato talmente radicale, da mettere in crisi la maggior parte delle attività di commercio al dettaglio che non hanno potuto adeguarsi.

Oggi i clienti non si limitano più a quello che dice il negoziante e non si accontentano di essere soggetti passivi della Customer Experience (l’esperienza di acquisto). Il famoso “passaparola” ormai viaggia sul digitale e ogni parere, soprattutto quelli negativi, si diffonde ben oltre il solo vicinato.

Se prima un cliente scontento aveva un peso relativo, oggi non è più così. Infatti il commerciante 4.0 si trova ad affrontare:

  • la visibilità dei prezzi su internet
  • la facilità di acquisto e ricezione di prodotti via web
  • la molteplicità di canali usati dai clienti per “mettersi in contatto”
  • le politiche, a volte poco assennate, di vendita online delle aziende fornitrici
  • nuovi metodi di pagamento elettronico
  • le ricerche di informazioni che i clienti fanno sui social e motori come Google
  • il potere di influenzare l’attività che oggi i clienti possono esercitare con recensioni, feedback e segnalazioni

Una volta i commercianti accusavano i centri commerciali di aver rovinato il piccolo commercio. Oggi i marketplace come Amazon subiscono le stesse accuse dai centri commerciali e dai commercianti.

In realtà è più una questione di demerito che di merito. Negli anni, e grazie ad internet, il consumatore si è parzialmente liberato dal giogo dell’ignoranza e dalla dipendenza dal “negozio di prossimità” (cosa favorita anche dalla aumentata possibilità di spostamento).

Come si sta evolvendo in Lombardia il commercio al dettaglio

“Oggi la strada è tracciata: si andrà più verso internet, e-commerce, mobile, social, e non
meno….Una delle caratteristiche dei negozianti di successo è, infatti, il loro desiderio di imparare, l’essere studenti dei propri clienti e dei propri concorrenti… Questo non significa necessariamente vendere online, almeno non subito, ma significa essere presenti e giocare la propria partita anche sul web, seguendo regole e consuetudini proprie del nuovo mezzo.”

Hai letto un estratto della guida di CONFCOMMERCIO “il negozio nell’era di internet”, pubblicata nel 2014 (qui puoi leggere il testo integrale della guida).

Sono già passati tre anni e la direzione è ancora quella indicata.

85% delle famiglie accedono ad internet ed il 58% degli utenti cercano informazioni su beni e servizi, il 41% per viaggi e soggiorni (percentuali estratte dalla guida di Confcommercio).

I commercianti che vendono online, nel triennio 2008-2010, hanno aumentato il volume d’affari mediamente del +1,3%; quelli che non hanno avuto nessuna strategia online hanno avuto una diminuzione del – 4,5%.

Il 55% dei consumatori ha ammesso di fare ROPO (Research online, purchase offiline), cioè di cercare informazioni sui prodotti online per poi andare ad acquistarli in negozio. Sta però crescendo anche il fenomeno inverso (detto showrooming), per cui i consumatori studiano il prodotto in negozio per poi acquistarlo online.

Strategia digitale: un’occasione da poter sfruttare il web marketing

“L’attività su Internet non è differente dalle attività off-line: così come non si può improvvisare l’apertura di un negozio fisico, è altrettanto sconsigliabile iniziare l’attività online senza adeguata pianificazione.”

Questo è il principale consiglio che da Confcommercio nella sua guida.

Il cambiamento delle abitudini di acquisto, per chi decide di affrontarlo in modo serio e professionale, è una grande occasione per aumentare le vendite e ridurre i tempi di gestione. Ci sono molte migliorie che il web può portare alle attività commerciali, soprattutto per quelle locali di commercio al dettaglio.

Pensiamo solo alla pubblicità effettuata tramite volantini, che rimane ancora oggi una delle più utilizzate. Sicuramente in alcuni casi specifici e ben studiati, anche questo mezzo di ricerca della visibilità porta ottimi risultati. La maggior parte delle volte viene utilizzata con comunicazioni sterili e gli stessi commercianti non possono valutare il ritorno che questo tipo di comunicazione porti alla loro attività. Ci sono attività locali che grazie alle Facebook Ads hanno aumentato esponenzialmente il loro giro di affari; altre ancora ammettono che ad ogni invio di email ai loro clienti, seguono nuove vendite.

Ogni mezzo ha il suo modo e tempo per essere usato. Il web però ci da dei vantaggi aggiuntivi, due su tutti:
si può adeguare rapidamente la comunicazione ai diversi tipi di clientela
abbiamo a disposizione dati per valutare l’efficacia delle attività, che possiamo usare per migliorare quelle future

La regione Lombardia vuole supportare attivamente quelle imprese di commercio, micro, medie e piccole, che vogliano veramente sfruttare il web marketing per invertire la tendenza e garantire un futuro alla propria attività.

Bando StorEvolution Lombardia, quali sono i soggetti beneficiari?

StorEvolution e riservato alle MPMI commerciali al dettaglio con sede fissa (codice Ateco G47). Quindi si va dai piccoli negozi al dettaglio fino alle catene di negozi (in quest’ultimo caso è necessario che sia presente almeno un punto vendita in Lombardia).

Puoi verificare il tuo codice Ateco in modo piuttosto semplice consultando la tua visura camerale. Il G47 indica COMMERCIO AL DETTAGLIO (ESCLUSO QUELLO DI AUTOVEICOLI E DI MOTOCICLI).

Per la definizione di MPMI invece ti riportiamo direttamente il testo della Gazzetta ufficiale dell’Unione europea:

“La categoria delle microimprese, delle piccole imprese e delle medie imprese (complessivamente definita PMI) è costituita da imprese che hanno meno di 250 occupati, e hanno un fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro, oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 43 milioni di euro”

Qui puoi trovi il bollettino ufficiale con il D.g.r. 28 novembre 2017   e qui trovi la pagina ufficiale del bando sul sito di Regione Lombardia

Per che tipologie di spese le MPMI possono sfruttare questo finanziamento a fondo perduto?

Riportiamo di seguito quanto indicato nel decreto regionale:

“Organizzazione del back-end ossia nei processi di interazione retailer-fornitori o processi interni del retailer: sistemi ERP, Soluzioni a supporto della fatturazione elettronica, self scanning, sistemi di business intelligence e business analytics, soluzioni per incrementare le performance di magazzino, come il voice picking, sistemi per il monitoraggio dei clienti in negozio (attraverso telecamere e sensori), Sistemi per demand and distribution planning, sistemi di tracciamento dei prodotti lungo la supply chain attraverso RFId, soluzioni di intelligent transportation system);

Sviluppo di servizi di front-end e customer experience nel punto vendita: sistemi per l’accettazione di pagamenti innovativi, sistemi per l’accettazione di couponing e loyalty, chioschi, totem e touchpoint, sistemi di cassa evoluti e Mobile POS, Electronic Shelf Labeling, digital signage, vetrine intelligenti, specchi e camerini smart, realtà aumentata, sistemi di sales force automation, sistemi di in store mobility, sistemi CRM, proximity marketing, sistemi di self-scanning;

Omnicanalità con integrazione con la dimensione del retail online: sviluppo di canali digitali per supportare le fasi di prevendita, post-vendita o per abilitare la vendita, sviluppo di app e mobile site per le fasi di pre-vendita, post-vendita o per abilitare la vendita; siti informativi/e commerce e app/mobile site.”


E’ evidente che si vuole promuovere la cura della Customer Experience, sia online che offline; dal rendere più semplice e piacevole l’atto del pagamento, fino ad investire in formazione per riuscire a gestire in “multicanalità” il rapporto con la clientela. Trasformare l’atto dell’acquisto in una “esperienza di acquisto” è probabilmente la vera nuova sfida del commercio.

Quali sono gli importi finanziati e in che modalità?

StorEvolution prevede per le aziende un contributo a fondo perduto del 50% sulle spese facenti parte di quelle ritenute ammissibili.

L’importo massimo concesso per singolo progetto è di euro 20.000 ed il progetto presentato non può essere inferiore a 10.000 euro.

In caso di domande presentate in forma aggregata da più aziende (minimo 6), il contributo a fondo perduto è del 60% e l’importo massimo erogato è di 60.000 euro. Il valore minimo degli investimenti presentati nel progetto è di euro 20.000

Le domande verranno valutate secondo l’ordine di presentazione passando per un prima istruttoria formale di ammissibilità (per verificare l’esistenza di tutti i requisiti) e poi per un’istruttoria tecnica che valuterà:

  • chiarezza e qualità della documentazione
  • qualità del progetto
  • impatto sulla competitività
  • sostenibilità ambientale e sociale

Tutte le imprese che raggiungeranno un punteggio di almeno 40 punti verranno ammesse in ordine di presentazione della domanda (quindi prima prepari il progetto meglio è).

StorEvolution e commercio 4.0: ecco la nostra proposta per la tua attività

“un momento di forte cambiamento dovuto alla rivoluzione digitale che ha cambiato le abitudini e i comportamenti di acquisto dei consumatori”

Riportiamo ancora la frase contenuta nel bando StorEvolution, perché oggi per far crescere la tua attività è necessario adeguarsi alle nuove abitudini di acquisto. Devi saper attrarre l’attenzione dei tuoi clienti ed intercettare le loro richieste, altrimenti lo farà qualcun’altro.

Per ottimizzare l’esperienza acquisto dei dei tuoi clienti e poter comunicare con loro sui diversi canali web, ti proponiamo di presentare con noi il tuo progetto (minimo 10.000 euro di investimento sul web marketing), perché c’è una base di attività da intraprendere a priori per poter spingere la tua attività sul web. In caso di accettazione del progetto, sfrutteremo il finanziamento a  fondo perduto per chiudere il cerchio. Spesso infatti le aziende non portano a termine un percorso completo di marketing per questioni di budget, riducendo notevolmente la resa degli investimenti sostenuti.

Questa è l’occasione per non tralasciare quei particolari che fanno la differenza.

Se vuoi conoscere i dettagli della nostra proposta e dei nostri sistemi di Lead e Customer generation, contattaci ora.

Cosa è un sistema di Lead e Customer Generation

La Lead Generation è un metodo di procurare alla tua attività contatti di potenziali clienti in target (se vuoi approfondire questo argomento puoi leggere l’articolo Lead Generation cosa è oppure Facebook Lead Generation). La Customer generation è un sistema per creare dei “funnel” che portino i contatti a diventare clienti (se vuoi approfondire puoi leggere l’articolo Fare email marketing con MailChimp ).

Abbiamo definito questo metodo “un sistema”, perché segue dei principi precisi e testati che, applicati correttamente, permettono di ottenere ottimi risultati a prescindere dal settore di applicazione (è ovviamente necessaria a monte un’analisi professionale del mercato, della clientela e del brand aziendale).

Inoltre questo sistema è studiato per automatizzare buona parte delle attività, così da non andare a pesare eccessivamente sulle risorse della tua attività.

Se vuoi maggiori informazioni sul Sistema di Lead e Customer generation, contattaci ora.

 

Per StorEvolution a Bergamo, Brescia e provincia fissiamo un appuntamento in sede.

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