La pubblicità sul Web non funziona? Ecco i 4 punti fondamentali per fare pubblicità su Internet.

Se hai investito soldi per sviluppare un sito web aziendale o un e-commerce e i risultati non ti hanno nemmeno fatto rientrare della spesa; se pochi clienti “interessanti” ti contattano nonostante l’impegno dei tuoi soldi e del tuo tempo in blog, social, adwords, attività SEO e chi più ne ha più ne metta; non devi rassegnarti!

Ci sono 4 punti principali che non sono stati rispettati:

  1. Targeting
  2. Strategia
  3. Costanza
  4. Conversione

Vista la moltitudine di canali comunicativi che internet mette a disposizione per fare marketing è necessario avere in testa una precisa idea di quali sono le tipologie di bisogni che la nostra “offerta web” andrà a soddisfare. Individuare il “cliente tipo” è un passo indispensabile per decidere come impostare la strategia di marketing: se vendo prodotti per aziende bisognerà evitare di contattare clienti privati; se invece non possono essere trasportati fuori dalla mia provincia sarà controproducente raggiungere una clientela sparsa su tutto il territorio nazionale o addirittura internazionale.

Prima punto: NON PUOI VENDERE TUTTO A TUTTI! SCEGLI UN OBIETTIVO!

Una volta stabilito il primo punto, studiate una strategia per focalizzare le forze e gli investimenti sui canali che possono offrire il miglior rapporto tra sforzo e resa. Lo scopo è crearsi una “Web reputation” che abbia valore per il  nostro target: se voglio essere conosciuto come la migliore panetteria della zona, risulterebbe poco utile pubblicizzarmi a livello nazionale e potrebbe essere addirittura contro producente aprire un e-commerce; se il mio obbiettivo è vendere prodotti dedicati ad una determinata fascia di popolazione, dovrò scegliere con cura le parole chiave che mi qualificano sui motori di ricerca per evitare che la maggior parte delle mie risorse venga assorbita da potenziali clienti non interessanti per me.

Secondo punto: NON AGIRE D’IMPULSO! CREATI UNA STRATEGIA SENSATA CHE PUOI METTERE IN PRATICA!

La “Web reputation” va guadagnata con l’impegno, la costanza e spesso con la generosità. Gli utenti che vedono in voi un’azienda o persona affidabile per un dato contesto sono già dei potenziali ottimi clienti (detti anche leads). Per ottenere e mantenere questo status è necessario aggiornare costantemente i contenuti “regalati” agli utenti adeguandoli di volta in volta con i canali in cui vengono trasmessi: pubblicare un testo tecnico su Facebook potrebbe essere totalmente improduttivo; postare un commento interessante relativo ad un testo pubblicato potrebbe portare decine di nuovi contatti; aggiornare costantemente le descrizioni e i parametri del proprio ecommerce dimostrerebbe all’utente che ci tengo a fornire un buon servizio.

Terzo punto: UNA VOLTA FATTO TUTTO, IL LAVORO E’ APPENA INIZIATO! DEDICA DEL TEMPO OGNI GIORNO ALLA TUA WEB REPUTATION

Finalmente ci siamo. I potenziali clienti ci contattano, l’ecommerce comincia a vendere, la web reputation corrisponde a quella desiderata. E’ arrivato il momento di finalizzare o come si dice nel gergo, convertire l’accesso di un utente nel risultato da noi desiderato. Più importante di aumentare le visite di nuovi  potenziali clienti è avere una percentuale di conversione più vicina possibile al 100%. In questa fase la coerenza è probabilmente il fattore più determinante. Mantenere quanto promesso in fase di marketing è il modo migliore per concludere positivamente la trattativa di web commerce. Questo porterà inoltre ad avere un alto numero di recensioni (dette feedback) positive che ci renderanno più affidabili verso i clienti che non ci conoscono bene. Dovrò studiare il mio sito (soprattutto la landing page) perchè sia chiaro, facilmente utilizzabile e impostato per raggiungere il mio scopo principale: se promuovo un e-commerce in modo ottimo e genero un sacco di accessi, ma lo predispongo in modo disordinato, poco professionale, povero di contenuti d’interesse per i miei potenziali clienti, ridurrò sicuramente il numero delle conversioni. Mi organizzerò per essere preciso e puntuale nel supporto pre e post vendita: se al cliente restasse un dubbio, facilmente risolvibile con una mail o due minuti di chat online, aumenterei la probabilità che la trattativa non si chiuda o che non se apra una futura (oltre alla possibilità ancora peggiore di una recensione negativa di un’utente insoddisfatto).

Quarto punto: CREA UN AMBIENTE CONFORTEVOLE PER IL CLIENTE! COCCOLALO E LUI PARLERA’ BENE DI TE E PROBABILMENTE TI FARA’ PUBBLICITA’

Nel prossimo articolo: I numeri di Google – statistiche ufficiali che vi serviranno per trovare il vostro Target? (prima parte)

Strategia INBOUND: ecco le 4 FASI

Come promesso eccoci qui puntuali per cercare di spiegare meglio come mettere in atto la Strategia di Inbound Marketing. Come già spiegato nell’articolo precedente, l’obiettivo di questa Strategia è quello di fare in modo che sia l’utente stesso, dopo aver spontaneamente visto i nostri contenuti, a contattarci per ottenere maggiori informazioni.

Non sò se vi siete accorti ma ho detto: “dopo aver visto i nostri contenuti” questo significa che è diventato essenziale fare molta più attenzione quando creiamo i contenuti per il nostro sito piuttosto che per il blog o per i Social Network, perchè è il nostro unico modo per farci notare dagli utenti.

Ma analizziamo bene bene come si compone questa Strategia. Possiamo identificare ben 4 fasi:

  • ATTRARRE → L’obiettivo in questa fase è portare il maggior numero di visitatori sul nostro sito. Ma vi starete chiedendo: come fare a raggiungere questo obiettivo? Una grossa mano ve la può dare il Blog. Si perchè, scrivendo almeno 1 articolo alla settimana, è possibile generare un aumento del traffico, purchè i contenuti inseriti nel sito stesso siano sempre di valore. Se scrivere un blog lo reputate troppo impegnativo (e per qualche verso lo è!) un altro modo sono i Motori di Ricerca, per cui occorre essere ben posizionati e ben visibili oppure utilizzare al meglio i Social Networks, cercando di creare interesse a ciò che scrivete e invogliare così gli utenti ad entrare sul vostro sito per approfondire il tema.
  • CONVERTIRE → In questo caso l’obiettivo è trasformare il visitatore in un Lead, ovvero dobbiamo convincerlo a farci lasciare qualche suo contatto (potrebbe essere ad esempio la sua email) in cambio di qualcosa. Questo è il cuore della Strategia, perchè è proprio da questi dati che tutto può iniziare. In questo caso, per invogliare i visitatori a lasciare i propri dati, gli strumenti a nostra disposizione sono:
    • Call-to-Action: in questo caso dobbiamo incuriosire il visitatore fornendogli qualcosa che gli possa interessare, ad esempio le guide gratuite, oppure un video tutorial…, facendo in modo di convogliarli sulla landing page.
    • Landing Page: è la pagina in cui l’utente può scaricare il contenuto a cui è interessato però in cambio chiederemo la compilazione del form.
    • Form: compilando i campi e quindi inserendo i propri dati, finalmente il visitatore si trasforma in lead.
  • CHIUDERE → L’obiettivo è quello di rendere il nostro lead un vero e proprio cliente, e quindi convincerlo ad acquistare il nostro prodotto/servizio. In questa fase ci può essere utile l’email marketing … ma come fare? Innanzitutto è fondamentale avere un software adeguato (uno valido è di certo Mailchimp), secondo punto è scegliere bene il formato del messaggio, il contenuto e i tempi di invio. Infine non dimentichiamo che tutti i clienti sono diversi, per cui è importante segmentarli bene e per ogni segmento inviare una email specifica per loro.
  • DELIZIARE → Finalmente siamo arrivati all’ultima fase, ma attenzione perchè anche questa non è da sottovalutare. Infatti l’obiettivo è fare in modo che il cliente si trasformi in un promotore del nostro brand. Non è di certo cosa facile, ed è per questo che diventa importante non abbandonare il cliente dopo l’acquisto, ma fornirgli ad esempio un ottimo e preparato customer care, che possa risolvergli eventuali problemi nati dopo l’acquisto. Ricordiamo che un cliente soddisfatto sarà più propenso a parlare di noi in maniera positiva, così da generare il passaparola.

Concludendo, queste 4 fasi appena descritte sono necessarie per mettere in atto la Strategia di Inbound Marketing, e di certo avrete capito ancora meglio, quanto sono maggiori le sue potenzialità rispetto alla Strategia di Outbound. Ragione per cui è ormai arrivato il momento di abbandonare volantini,telemarketinga favore sicuramente di siti web, blog, social network, email marketing …. Se questi nuovi strumenti vi spaventano, non vi preoccupate che per qualsiasi dubbio o suggerimento, Publidesign, è sempre pronta a darvi una mano.

INBOUND MARKETING VS OUTBOUND MARKETING

In questi primi giorni dell’anno si sta parlando molto delle differenze tra Strategia Inbound Marketing e quella Outbound Marketing, pertanto abbiamo deciso di dedicare due articoli per chiarire un po’ meglio queste Strategie, e perché no, darvi anche qualche suggerimento.

Cominciamo quindi con le due definizioni: il termine Inbound Marketing indica una modalità di marketing centrata sull’essere trovati da potenziali clienti, mentre il termine Outbound Marketing indica la tecnica tradizionale, ovvero quella imperniata su un messaggio direzionato unicamente verso il cliente. (fonte wikipedia).

L’obiettivo delle aziende che si avvalgono dell’Outbound Marketing è quello di trovare i clienti, e lo fanno avvalendosi di tecniche abbastanza invadenti ed in alcuni casi anche fastidiose. Alcuni esempi sono la pubblicità su carta stampata, spot televisivi, telefonate da parte di call center, fiere… tutte tecniche, tra l’altro, anche molto costose.

Mentre l’obiettivo delle aziende che adottano le tecniche di Inbound Marketing è quello di fare in modo che sia il potenziale cliente a cercare loro. Quindi non si metteranno in atto attività che possano infastidire l’utente, ma anzi verranno create attività che attirino la loro attenzione, come ad esempio la creazione di e-book, video su youtube, blog tematici, profili sui Social Network …

Detto ciò … voi cosa seguite?Il nostro

consiglio

è quello di puntare assolutamente all’

Inbound

, in quanto oggigiorno è dimostrato, da molti studi, che l’Outbound marketing non funziona più. Le aziende devono ormai capire che devono concentrare le loro risorse e il loro tempo a favore di tecniche meno invasive ma decisamente più efficaci. Alcuni

vantaggi

di questa Strategia sono:

  • Decisamente più economica. Se ci pensate aprire un account sui Social è completamente gratuito e se gestito bene può generare traffico al proprio sito, oppure un altro modo, investendo poco è aprire un blog … mentre l’investimento necessario per comprare liste di contatti, oppure spazi pubblicitari è molto più costoso.
  • Pubblico più selezionato. Facendo in modo che sia l’utente a cercare l’azienda o il suo prodotto, chi arriva al sito oppure all’account social, è di certo interessato ai contenuti che si sono trasmessi, mentre nel caso dell’outbound non sempre il pubblico è ben segmentato e interessato a ciò che comunichiamo.
  • Comunicazione Bi-direzionale. In questo modo si fa nascere una comunicazione a due direzioni, in cui l’azienda comunica i propri contenuti in maniera molto meno invasiva tramite Blog, Social Network, Sito web …e il cliente, se interessato, risponde a questa azione contattando spontaneamente l’azienda stessa, instaurando così un dialogo molto più vero e più proficuo per entrambi gli attori.

Riassumendo con l’Inbound Marketing è possibile creare un rapporto molto più vero e sincero con l’utente rispetto a quello che si creava con l’Outbound. Questo legame inoltre è decisamente più stabile e duraturo permettendo all’azienda, se gioca bene le proprie carte, di fidelizzare il cliente e fare in modo che si inneschi il processo del passaparola.

E voi cosa ne pensate?

Nel prossimo articolo descriveremo un po’ più nel dettaglio come fare a mettere in atto questa Strategia.

UN ALTRO ANNO È PASSATO!

E anche il 2014 ormai è passato ed è arrivato il momento di tirare le somme. Il 2014 lo ricorderemo per lo sviluppo di Internet, dei Social Network e dell’E-Commerce.

Vi butto li qualche dato per capire un po’ meglio la situazione:

  • Gli utenti di Internet hanno ormai superato la cifra di 3 miliardi, per lo più concentrati nei paesi sviluppati.
  • Gli utenti dei Social Network continuano ad aumentare, e pensate che in Italia il tempo medio destinato alla navigazione sui Social è di circa 4 ore e 40 minuti.
  • Ormai ci avviciniamo quasi alla totalità delle persone che prima di rivolgersi ad una qualsiasi azienda ricerca informazioni in rete su di essa, sui suoi prodotti e servizi.
  • L’E-commerce, come già descritto nell’articolo “E-commerce & Mobile commerce”, è aumentato del 17% rispetto al 2013, e le proiezioni di crescita lo danno ancora in aumento con due cifre percentuali anche per il 2015.

Questi dati parlano chiaro anche da soli… Ormai dalla persona fisica alla più piccola attività commerciale per portare avanti i propri interessi e il proprio lavoro si affida sempre di più al web, che è diventato la nostra quotidianità. Questo deve far riflettere soprattutto tutti quei imprenditori che ancora non considerano il web come un’opportunità per farsi conoscere al mondo, e che anzi lo considerano ancora poco importante e superfluo. Purtroppo o per fortuna, il biglietto da visita di un’azienda è diventato il sito web, e in qualsiasi strategia di marketing una parte fondamentale riguarda di certo la sua buona gestione.

In generale anche noi, come digital agency, abbiamo trovato un forte riscontro di questi dati. Infatti abbiamo registrato un aumento delle richieste di creazione sia di siti web che di siti e-commerce; ma soprattutto ci rendiamo conto che, anche se lentamente, qualcosa sta cambiando… si sta davvero capendo l’importanza del sito web e di tutto ciò che gli gira attorno, a partire dai Social Network.

Tutti questi dati ci fanno ben sperare per questo 2015 che è appena cominciato…Noi siamo pronti per un nuovo anno e voi?

E-COMMERCE e MOBILE COMMERCE

Anche se con qualche “giorno” di ritardo, anche qui in Italia il mercato e-commerce sta finalmente raggiungendo numeri interessanti. Vuoi un po’ per la crisi che ha messo in forte discussione i modelli di vendita tradizionali, vuoi un po’ che finalmente anche qui si è capita questa nuova opportunità, c’è di fatto che il 2013 e il 2014 sono stati anni di forte crescita del mercato online.  I dati parlano chiaro: nel 2014 la crescita annua dell’e-commerce fa segnare un +17% rispetto al 2013. Questa crescita è riconducibile per il 70% alla vendita di prodotti, tra cui troviamo Abbigliamento, Informatica ed Elettronica di consumo, e per il 30% alla vendita di servizi. Inoltre sono decisamente aumentati sia il numero di aziende che vendono online ma soprattutto è aumentato il numero degli e-shopper, che ormai risultano essere più di 16 milioni.

Altro dato interessante è che a sostenere questa crescita un grosso aiuto è arrivato soprattutto dallo sviluppo del Mobile Commerce, ovvero degli acquisti effettuati tramite smartphone e tablet. Secondo l’Osservatorio e-commerce B2c del Politecnico di Milano e di Netcomm, le vendite via smartphone sono praticamente raddoppiate rispetto al 2013 a cui poi si devono aggiungere anche le vendite via tablet.

Cosa ci aspettiamo per il 2015? Le prospettive per il mercato e-commerce lo danno ancora in forte crescita. Infatti per l’e-commerce in Italia ci si aspetta ancora un bel aumento a 2 cifre percentuali. Vi sembra poco? Questo significa che non è troppo tardi, c’è ancora spazio per poter investire nel mercato online. È vero che molte aziende sono già presenti sul web, e quindi rispetto a qualche anno fa, c’è più concorrenza, e il solo fatto di essere on-line non è più di per sé un vantaggio competitivo, ma questo non significa che non ci sia più spazio. Occorre solamente pianificare con maggiore attenzione la strategia da adottare.

Il rovescio della medaglia è che investire in un sito e-commerce non è cosa semplice … o meglio per ottenere un buon sito, che funzioni e che soprattutto venda (ed è l’obiettivo di tutti) occorre seguire con molta attenzione questa attività. Infatti aprire questo tipo di sito è esattamente come aprire un negozio fisico, anzi … Il tempo cui ci si deve dedicare è anche maggiore per poter ottenere dei risultati … e sfatiamo il mito che il sito online da solo faccia guadagnare soldi, perché non è per niente così!

Detto questo non abbattetevi! Se volete iniziare anche voi questa avventura, vi consigliamo prima di tutto di informarvi, informarvi e ancora informarvi … solo così sarete veramente preparati per poter cominciare al meglio. Qualche suggerimento utile sui passi fondamentali da seguire lo potete trovare nei nostri articoli precedenti: Business Plan; Immagine e Comunicazione; Logistica; Creazione sito e Promozione.

Ha questo punto non ci resta altro che farvi un grande IN BOCCA AL LUPO per la vostra avventura!

Il 5° passo (di 5) per arrivare all’ecommerce: la promozione

Finalmente ci siamo!

Abbiamo visto tutti i passi per arrivare fino a qui (business plan, immagine e comunicazione coordinate, logistica, sito web) ed ora sei pronto per i ricevere migliaia di ordini comodamente seduto davanti al tuo pc.

Ma…  Non succede niente. Zero assoluto. Qualche ordine da clienti che già conoscevi o amici, ma non il boom che ti aspettavi.

Perchè? Perchè hai “alzato la saracinesca” del tuo negozio nella zona commerciale più densamente ricca di concorrenti al mondo. Dove ci sono (poche) aziende con anni di storia, milioni di fatturato, migliaia di clienti e (la maggior parte) attività come la tua, che hanno appena aperto e che devono farsi conoscere.

Questa fase si chiama web marketing. Ed ora vediamo in cosa consiste

Cos’è il web marketing?

Al di là delle mille definizioni in giro, per noi il web marketing consiste in tutte quelle azioni online che permettono ad un brand di posizionarsi, rendersi riconoscibile positivamente il proprio target di riferimento, misurare i risultati ottenuti e raggiungere gli obiettivi (in termini di comunicazione, acquisizione clienti, vendite, ecc..)

E’ l’equivalente del volantino distribuito nelle cassette postali, della pubblicità sul giornale locale, dello striscione appeso lungo la strada e dell’annuncio alla radio che si facevano qualche anno. Quelle appena elencate sono azioni offline. E oggi da sole non bastano e devono essere integrate in una strategia di marketing che porti ad un solo meta: il tuo sito ecommerce, la tua azienda, i tuoi prodotti. STOP.

In pratica?

Non c’è una risposta unica a questa domanda. Ci sono moltissime possibilità (forse troppe) e da soli si può fare qualcosa ma sporadicamente e senza un filo conduttore che unisca tutte le azioni per investire invece di spendere.

Negli anni scorsi abbiamo illustrato spesso alcune possibilità fornite dagli strumenti online: Google AdWords, DEM e Newsletter, landing page, Social Media, Content Marketing..

Tutte queste soluzioni non solo sono ancora valide, ma sono necessarie e fondamentali. Ed ognuna di esse deve essere implementata secondo le sue peculiarità!

E’ inutile aprire una pagina di Facebook, mettere 4 post, e abbandonarla dopo 3 giorni “perchè non funziona”. Altrettanto inutile è attivare una campagna di AdWords con un budget troppo basso perchè porti davvero risultati. E’ fondamentale raccogliere e organizzare i propri contatti email con criterio ed inviare periodicamente delle newsletter utili, non 1 volta soltanto, indiscriminatamente a tutti, per presentare il nuovo sito ecommerce, per poi sparire di nuovo. Bisogna studiare delle promozioni sui prodotti o servizi, con una cadenza ragionata, e promuoverle nei tempi e modi che non siamo noi a dettare ma da una parte gli strumenti e dall’altra parte i nostri clienti.

Insomma… ci vuole metodo, conoscenza degli strumenti, integrazione e PAZIENZA. Alcuni strumenti portano risultati pressochè immediati (almeno in termini di traffico targhettizzato sul sito), altri no.

Quello che ci sentiamo di consigliare è quello di rivolgersi ad una web agency che abbia esperienza e sopprattutto in grado di “formarti” perchè tu riesca a fare da solo quanto più possibile. Le parti tecniche lasciamole ai tecnici, le parte creative ai creativi, ma obiettivi da raggiungere e la gestione generale dell’azienda toccano solo a te.

Per concludere questo percorso di 5 passi, oggi per avere un’ecommerce che funzioni servono:

  • lungimiranza e capacità commerciali e di selezione del prodotto
  • tempo (o, se manca, collaboratori e relativo budget dedicato)
  • programmazione
  • pazienza (pazienza, pazienza)
  • budget congrui da investire
  • tecnologia al proprio servizio e voglia di imparare ad usarla
  • collaborazione e fiducia nei fornitori che si scelgono

Sappiamo che questo percorso non ha coperto in modo completo ed esaustivo tutti gli aspetti da considerare per avere un ecommerce che funzioni, ma speriamo serva a chi oggi avesse intenzione di “vendere online” di farsi un’idea più precisa di cosa richiede il proprio progetto.

Per domande e dubbi siamo sempre qui!

Il 4° passo (di 5) per arrivare all’ecommerce: il sito web

Creare un sito web per un negozio on line è solo un piccolo passo nella realizzazione di un ecommerce completo e che funzioni.

Prima sarebbe utile avere ben presente e definito il proprio businnes plan e organizzare al meglio la parte logistica.

Una volta fatti questi passi, per aprire un sito di ecommerce possiamo utilizzare moltissime piattaforme, alcune persino gratuite!

Approfondiamo…

Rivolgendoti ad una web agency per chiedere qualche informazioni su un sito ecommerce scoprirai un mondo pieno di nomi strani, sigle e scuole di pensiero.

Ci sono aziende che sviluppano e propongono prodotti “proprietari”, cioè ideati e realizzati direttamente da loro.

Altre, come noi, propongono soluzioni definite Open Source. Cosa vuol dire? Che non reinventiamo la ruota ogni volta!

A parte gli scherzi, l’Open Source e un approccio allo sviluppo di soluzioni web che permette di partire da una “base” già sviluppata, condivisa e aggiornata da migliaia di sviluppatori che hanno contribuito a crearla, ognuno con le sue competenze, in modo del tutto gratuito.

Queste soluzioni sono gratuite (cioè ognuno può scaricarle ed installarle) oppure sono vendute da aziende che ne hanno perfezionato il funzionamento e si offrono di personalizzarle a fondo.

Il risultato dell’Open Source è un sito web (piattaforma) che, già di base, ha delle caratteristiche molto avanzate, aggiornate, sicure ed al passo con le ultime tecnologie. Quindi a parità di spesa si ottiene un sito dal valore molto più alto di quanto non si ottenesse soltanto qualche anno fa, sviluppandolo da zero.

Quindi il lavoro di web agency come la nostra consiste, oltre alla consulenza prima ed all’affiancamento e promozione online dopo, nella personalizzazione di questa base “grezza” per rispondere alle esigenze del cliente. Si possono aggiungere funzionalità particolari, integrazioni con il software gestionale, una grafica coordinata con il resto dell’immagini aziendale, ecc…

In sintesi una soluzione Open Source offre molti vantaggi, tra i quali:

  • soluzioni professionali con un risparmio anche del 70% rispetto ai siti di proprietà;
  • costante aggiornamento ed adeguamento alle novità;
  • Possibilità di una massima personalizzazione del sito.

Per i motivi appena elencati, secondo la ricerca dell’Università Bocconi, le aziende che scelgono l’Open Source come soluzione alternativa ai prodotti proprietari sono in costante aumento. In un campione di più di 100 aziende intervistate, l’82% dichiara di essere soddisfatta o molto soddisfatta della piattaforma open source.

Le piattaforme open source sono davvero tante, con una vasta possibilità di scelta. Tra le principali ricordiamo Magento, Woocommerce, Prestashop e OpenCart.

Rivolgendoti ad un’azienda specializzata come la nostra, ti aiuteremo a decidere qual è la piattaforma più adatta alle tue esigenze. Su questo sito, puoi trovare tante informazioni interessanti riguardanti le piattaforme open source più utilizzate al mondo.

Ma che caratteristiche deve avere un sito ecommerce?

La piattaforma dovrebbe, ad esempio, permetterti di gestire in maniera semplice ed efficace tutte le categorie presenti in un catalogo prodotti completo.

Un’altra funzione utile e anche quella che indica i prodotti correlati a quello che si sta acquistando e ne permette il “confronto”: le caratteristiche di ogni prodotto vengono affiancate per valutare subito quello piu adatto alle proprie esigenze;

Anche la ”one page checkout” è utile: l’ordine può essere realizzato compilando un’unica pagina con tutti i dati (almeno quelli indispensabili per proseguire con l’acquisto), in modo da aumentare la semplicità con cui i clienti possono ordinare. Cosi la percentuale dei carrelli abbandonati (cioè dei clienti che arrivano fino al momento di conferma dell’ordine senza proseguire oltre) si ridurrà notevolmente.

Inoltre si può offrire un regalo se il totale della spesa supera un certo importo, applicare uno sconto se i prodotti di una categoria specifica vengono aggiunti al carrello, offrire le spese di spedizione gratuite su alcuni articoli e tanto altro ancora.

Se vuoi puoi permettere ai clienti di fare pubblicità agli articoli che prediligono, pubblicando un commento in tempo reale. I tuoi acquirenti potranno così leggere i commenti mentre visualizzano i prodotti. E mostrare le opinioni dei consumatori è sicuramente una delle migliori strategie di marketing!

Potrai anche decidere di integrare la tua piattaforma con i principali software  gestionali in commercio, in modo da curare al meglio tutta la gestione dei prodotti e degli ordini. L’integrazione con il gestionale ti permette di scaricare gli ordini ed importare vari dati, tra i quali:

  • Codice prodotto;
  • Descrizione prodotto;
  • Indirizzo di fatturazione;
  • Indirizzo di spedizione;
  • Costi spedizione….

Come vedi le caratteristiche di una piattaforma sono davvero tante ed ogni modulo richiede la formazione necessaria per il suo utilizzo. Un sito ben impostato, gestito correttamente e integrato ti garantirà la massima semplicità d’uso, tempo risparmiato e di essere competitivo!

Bene.. Ora che sei organizzato ed hai un sito ecommerce all’avanguardia ti rimane “soltanto” l’ultimo passo, quello decisivo: la promozione del tuo sito!

Il 3° passo (di 5) per arrivare all’ecommerce: dal magazzino alla spedizione.

Perchè oggi un ecommerce funzioni al meglio non si può prescindere da una logistica ben pianificata.

Senza arrivare al livello di Amazon, che pianifica la consegna “volante”, ogni passaggio del tuo negozio online deve essere pensato e organizzato prima di cominciare a vendere. DDT, fatture, ordini ai fornitori, magazzino e spedizioni sono elementi importantissimi e da non sottovalutare.

Per fare tutto questo esistono programmi gestionali di vari tipi e prezzi. Uno di questi è, per esempio,Danea Easyfatt che a partire da circa 100€ all’anno permette di gestire ddt, fattura, verificare i pagamenti e controllare le giacenze in magazzino, e che nelle versioni più avanzate integra anche i pagamenti con la cassa del negozio, le pistole per leggere i codici a barre, la gestione del magazzino e molto altro.

Infatti, come per un negozio fisico, dovrai occuparti delle scorte in magazzino. L’organizzazione di questo spazio è fondamentale, sopprattutto se il magazzino è in comune con l’eventuale negozio fisico/altro canale di vendita (come nel 99% dei casi). Vendendo a dei consumatori finali gli ordini saranno formati da un quantità ridotte ma probabilmente da diverse riferenze. Configurare correttamente un software gestionale quindi ti permetterà di sincronizzare tutte le giacenze da un unico “ponte di comando”, evitando l’errore (fatale per molti ecommerce) di segnalare come disponibile merce che in realtà non c’è.

Insomma, con circa 30€ mensili quante ore potresti risparmiare?!

Supponendo di aver sistemato questo aspetto dell’ecommerce rimane il passaggio (spesso fondamentale) della spedizione.

Molti corrieri e spedizionieri offrono ormai soluzioni ad-hoc pensate per gli ecommerce, con ritiri multipli durante il giorno, tariffe particolari e la fornitura del packaging standard. Basta cercare sui siti di Bartolini, GSA, TNT, UPS, Poste Italiane ecc.. Ad esempio, TNT offre la possibilità di un servizio di SMS per informare i vostri clienti sull’andamento della spedizione oppure una consegna su appuntamento, per ricevere l’acquisto nei tempi e nei modi più comodi.

La scelta del corriere giusto è molto importante. Prima della scelta, dovresti valutare vari fattori, tra cui la velocità di spedizione, la quale dovrebbe essere la più rapida possibile e senza erroriIl corriere dovrebbe garantire rapidità e precisione per supportare ogni tipo di richiesta.

Anche il momento dell’impacchettamento dei prodotti, dal confezionamento fisico dell’ordine in una scatola all’aggiunta dell’indirizzo del cliente per l’invio, è importantissima. Ecco perché spesso è necessaria la presenza di personale che gestisca questa fase. Il software gestionale in questi casi può aiutare fornendo funzionalità di stampa automatica di etichettte ed altri dati, in modo da diminuire al massimo il margine d’errore.

Particolare attenzione va posta anche nell’ideazione e personalizzazione dell’imballo, che è la prima cosa che il cliente vede quando riceve la merce. L’imballo parla della tua azienda. L’idea che il cliente si farà della tua azienda, si forma anche nel momento in cui apre il nostro imballo. Quindi è utile curare anche i dettagli, come l’adesivo che lo chiude o il nastro adesivo personalizzato.

Un’alternativa a questa soluzione potrebbe essere quella di affidarsi a terziAmazon, ad esempio, gestisce la logistica di molte aziende che hanno un ecommerce, offrendo servizi che vanno dal packaging al servizio clienti, passando per la gestione dei reclami e dei resi. Amazon punta su una consegna della merce rapida e gratuita, occupandosi della spedizione degli ordini generati dal tuo sito web, offrendoti la massima flessibilità di gestione del tuo inventario locale.

La scelta di un metodo piuttosto che di un altro dipende da molti fattori, il più importante dei quali è sicuramente la quantità di ordini ricevuti al giorno.

Ecco. Ci sembra tutto. Questi passaggi possono sembrare da un lato complessi e dall’altro “superflui”. Molto spesso si sente dire “cominciamo a vendere, poi mi organizzo”. Errore fatale! E’ un cane che si morde la coda: oggi gli utenti online sono sempre più consapevoli ed esigenti e la disorganizzazione comporta solo disagi, costi superiori e minori (se non l’azzeramento!) vendite.

Quindi è il caso di investire tempo ed eventualmente denaro per una consulenza su questi passaggi. Noi siamo sempre a disposizione per rispondere a dubbi o domande a riguardo.

E dopo le ferie estive, il 4° ed il 5° passo!

Il 2° passo (di 5) per arrivare all’ecommerce: immagine e comunicazione coordinate

Chi passa dal giornale alla televisione, poi al telefono, finisce sul divano e ricomincia a letto?

Cominciamo la seconda parte della nostra guida, divisa in 5 passi, per arrivare a vendere online con una domanda.

Quindi? Chi è?

Il tuo cliente!

Come avevamo scritto ormai più di 1 anno oggi le persone non seguono più una sola strada per arrivare a te, ma passano da moltissimi canali diversi, ognuno con le sue caratteristiche e funzionalità.

La domanda che devi farti è: “ma che partano dal giornale, dallo smartphone, o dal volantino, la mia azienda da sempre la stessa ”prima impressione“? Comunica sempre il motivo per cui sceglierla? E se poi acquistano o mi vengono a trovare? Corrisponde a quello che vedono online?”

Oggi parliamo di immagine e comunicazione coordinate

Coordinando la tua immagine e comunicazioni online ed offline presenterai la tua azienda in modo chiaro e univoco al pubblico, ma soprattutto ai tuoi clienti (sia attuali che potenziali).

Pensa alla forza del marchio McDonald, alla Coca Cola o Apple? La fotografia sopra ne è un esempio: forse vedi la scritta “Coca Cola” da qualche parte? No. Ma tutti noi sappiamo che quel distributore è Coca Cola e che se abbiamo sete è lì che devo andare. I loro loghi sono riconoscibili a metri di distanza, che tu li veda online, su un volantino o alla televisione. E portano con loro un insieme di valori e significati che per chi li conosce e “ama” sono piacevoli e rispondenti alle esigenze personali: fame, sete, tecnologia e design ecc…

Ok, non sei McDonald o la Coca Cola (forse è meglio cosi, no?) ma comunque il tuo pubblico deve poterti riconoscere da metri di distanza, riconoscere in te qualità e valori precisi e la soddisfazione alle sue esigenze. Altrimenti sei uno dei tanti, e allora te la giochi sul prezzo..

Nella pratica vuol dire che dal biglietto da visita, alla carta intestata, al volantino, al sito web, alla banner promozionale, allo striscione, al gadget, al pacchetto con cui spedirai la merce… tutto deve corrispondere!

Sia l’immagine che la comunicazione coordinata sono diventate fondamentali per far percepire la tua azienda come realtà professionale e all’avanguardia, anche rispetto alla concorrenza. Il messaggio che trasmetti deve essere completo, univoco e coerente, sia nella forma che nella sostanza, ed adatto al canale con cui lo trasmetti.

I vantaggi?

In primo luogo c’è sicuramente la possibilità di distinguersi dalle altre imprese e dagli altri prodotti in generale, non soltanto dai tuoi concorrenti. È essenziale per la tua azienda che il cliente, o chiunque si relazioni con voi, non abbia dubbi nel capire a chi si sta rivolgendo. Ogni elemento comunicativo, dal web al cartaceo, deve suscitare sicurezza ed un’immagine precisa dell’attività nel tuo interlocutore.

Il secondo vantaggio è la chiarezza di comunicazione: attraverso la comunicazione coordinata, trasmettiamo un messaggio chiaro, unico e semplice. Sopprattutto sul web dobbiamo arrivare in poco spazio ed in pochissimo tempo a catturare l’attenzione del nostro potenziale cliente e comunicargli qualcosa. O meglio: non qualcosa, ma un vantaggio, un tuo punto di forza, un motivo per cui valga la pena cliccare sulla pubblicità e saperne di più di te e di quello che offri. In questi casi, non avere un progetto di comunicazione coordinata adeguato può complicare il compito e diminuire di molto l’efficacia di ogni azione promozionale. Ricorda: il cliente prima di sceglierti controllerà anche le offerte dei tuoi competitor, opinioni e molti altri dati che lo convincano ad acquistare. Presentarti in modo professionale, coordinato, su tutti i possibili canali che userà per trovarti e “controllarti” è fondamentale, e fa la differenza tra il vendere e non vendere.

Detto questo, se pensi che la tua azienda abbia bisogno di un “restyling” a livello di immagine e comunicazione.. be.. facci un colpo di telefono o scrivici: saremo felici di fare 2 parole senza impegno per capire in che modo possiamo esserti utile!

A presto con il 3° passo!

Passo 1 (di 5) per arrivare all’e-commerce

Ok, non c’è più bisogno di convincere nessuno. L’ecommerce (finalmente anche in Italia) sta crescendo a vista d’occhio.

Ma nella pratica, TU cosa puoi fare per utilizzare questo incredibile strumento senza sprecare tempo e soldi?

Abbiamo creato una piccola guida divisa in 5 passi che può diventare una traccia da seguire per farti alcune domande (e trovare le risposte), prima ancora di investire 1€.

Questo è il primo passo e riguarda l’aspetto economico e di analisi di mercato. Non abbiamo la pretesa di essere esaustivi su tutto e sicuramente online ci sono un’infinità di approfondimenti da leggere. Questa è una base per dare un’idea di quello che va fatto PRIMA di vendere online.

Qundi cominciamo.. Ok, vuoi vendere? Perfetto!

Ma a chi? A che prezzo? Con che guadagno? Come? ecc…

Una cosa importante che devi sempre tenere a mente: le persone online sono le stesse che incontri per strada tutti i giorni e che magari acquistano già da te, solo che online sono molte (molte molte!) di più e il tuo concorrente più lontano è a 1 click di distanza… Quindi altro gioco, altra partita..

Per rispondere alle domande di cui sopra non devi tirare a indovinare o inventarti chissà che schemi o ragionamenti. Senza complicarti troppo la vita puoi utilizzare un classico canvas per Modelli di Business. Per capirne la struttura e come compilarlo puoi vedere questa simpatica presentazione “Il Modello di Business spiegato a mia nonna”. Questo è un inizio e se vuoi approfondire nei dettagli il progetto o presentare una domanda di finanziamento ti servirà un buon businnes plan, che analizzi tutti gli aspetti tecnico- finanziari, faccia un’analisi dei potenziali clienti, dei concorrenti e quindi del mercato di riferimento.

Che cos’è un businnes plan?

Il businnes plan è un documento, strutturato secondo uno schema preciso, che sintetizza i contenuti e le caratteristiche del progetto imprenditoriale. Viene utilizzato per la pianificazione e gestione aziendale. Ti servirà anche per monitorare l’andamento dell’attività perchè è un “documento vivo”, che deve essere aggiornato periodicamente.

Stendere un businnes plan che sia utile richiede un’analisi accurata di molti fattori. Il primo fra tutti è la tua stessa azienda. Insieme a noi risponderai ad alcune domande che ti aiuteranno a fare chiarezza sugli obiettivi da raggiungere e su come creare una solida base da cui partire. Medie e grandi aziende arrivano a stilare documenti molto corposi, come quello che trovi qui.

Un businnes plan completo deve analizzare anche i tuoi concorrenti e per farlo non c’è niente di meglio del Web. Anche in questo caso l’analisi può essere più o meno approfondita e ti possiamo aiutare a trarre delle conclusioni utili a rispondere sempre alle domande di cui sopra.

Prima, durante e dopo l’analisi dell’attività e la redazione del progetto è necessario definire quali saranno i tuoi futuri clienti, o meglio, trovare una nicchia di mercato chiara e precisa dove poter lavorare per soddisfare le esigenze dei clienti. Non importa se la tua azienda produce mille cose diverse, ha clienti di diverso tipo ecc.. A meno che tu non sia Amazon, il nostro consiglio è quello di cominciare da una nicchia per poi ampliare l’offerta con il tempo. Potrai valutare l’impegno necessario a gestire l’ecommerce tenendo sotto controllo i costi.

Come trovare questa nicchia di mercato? Anche in questo caso Google è fondamentale.

Per prima cosa cerca su Google se veramente c’è una richiesta da parte del mercato per i prodotti intorno ai quali vuoi costruire un businnes on line. Guarda se ci sono già altre aziende che fanno pubblicità per i risultati della ricerca (Google AdWords è un valido indicatore per fare questo tipo di analisi). Infine misura il livello di competitività, cioè la concorrenza esistente in quella nicchia o per quella parola chiave.

Valuta anche cosa i tuoi potenziali clienti cercano di specifico e come lo cercano (che parole usano). Ad esempio digitando “occhiali” potrai vedere i suggerimenti che Google fornisce a te ed ai tuoi clienti sulle voci correlate più ricercate.

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Un altro utile strumento di Google è sicuramente Adwords che fornisce il numero di ricerche mensili riguardanti una parola. Sempre per l’esempio di cui sopra “occhiali” ecco cosa risulta. Inoltre fornisce anche le parole chiave correlate.

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Ed ora altri 2 strumenti utili a valutare correttamente il mercato di riferimento.

Il primo è Google trend, il quale consente, digitando la parola chiave, di vedere l’andamento temporale e geografico del mercato del prodotto, le varie zone in cui è richiesto e altre utili informazioni. In questo esempio abbiamo analizzato il mercato degli “occhiali” (Italia, 2013)image

E se volessi andare all’estero? Gli strumenti descritti sopra permettono di analizzare anche le ricerche effettuate all’estero ma Google fornisce anche lo “Strumento a supporto dell’export”. Potrai avere una panoramica dell’andamento del prodotto che vuoi vendere, nelle varie nazioni. Ecco un esempio dei risultati forniti per il mercato degli occhiali.

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Questi descritti sono tutti strumenti online e gratuiti. Rivolgendoti ad un’azienda specializzata potrai scoprirne di altri, ottimizzare i tempi ed i costi, valutando con attenzione il progetto.

La prossima volta vedremo che l’importanza del brand e delle comunicazione coordinata. Per ora ti lasciamo a fare i conti..