Il 3° passo (di 5) per arrivare all’ecommerce: dal magazzino alla spedizione.

Perchè oggi un ecommerce funzioni al meglio non si può prescindere da una logistica ben pianificata.

Senza arrivare al livello di Amazon, che pianifica la consegna “volante”, ogni passaggio del tuo negozio online deve essere pensato e organizzato prima di cominciare a vendere. DDT, fatture, ordini ai fornitori, magazzino e spedizioni sono elementi importantissimi e da non sottovalutare.

Per fare tutto questo esistono programmi gestionali di vari tipi e prezzi. Uno di questi è, per esempio,Danea Easyfatt che a partire da circa 100€ all’anno permette di gestire ddt, fattura, verificare i pagamenti e controllare le giacenze in magazzino, e che nelle versioni più avanzate integra anche i pagamenti con la cassa del negozio, le pistole per leggere i codici a barre, la gestione del magazzino e molto altro.

Infatti, come per un negozio fisico, dovrai occuparti delle scorte in magazzino. L’organizzazione di questo spazio è fondamentale, sopprattutto se il magazzino è in comune con l’eventuale negozio fisico/altro canale di vendita (come nel 99% dei casi). Vendendo a dei consumatori finali gli ordini saranno formati da un quantità ridotte ma probabilmente da diverse riferenze. Configurare correttamente un software gestionale quindi ti permetterà di sincronizzare tutte le giacenze da un unico “ponte di comando”, evitando l’errore (fatale per molti ecommerce) di segnalare come disponibile merce che in realtà non c’è.

Insomma, con circa 30€ mensili quante ore potresti risparmiare?!

Supponendo di aver sistemato questo aspetto dell’ecommerce rimane il passaggio (spesso fondamentale) della spedizione.

Molti corrieri e spedizionieri offrono ormai soluzioni ad-hoc pensate per gli ecommerce, con ritiri multipli durante il giorno, tariffe particolari e la fornitura del packaging standard. Basta cercare sui siti di Bartolini, GSA, TNT, UPS, Poste Italiane ecc.. Ad esempio, TNT offre la possibilità di un servizio di SMS per informare i vostri clienti sull’andamento della spedizione oppure una consegna su appuntamento, per ricevere l’acquisto nei tempi e nei modi più comodi.

La scelta del corriere giusto è molto importante. Prima della scelta, dovresti valutare vari fattori, tra cui la velocità di spedizione, la quale dovrebbe essere la più rapida possibile e senza erroriIl corriere dovrebbe garantire rapidità e precisione per supportare ogni tipo di richiesta.

Anche il momento dell’impacchettamento dei prodotti, dal confezionamento fisico dell’ordine in una scatola all’aggiunta dell’indirizzo del cliente per l’invio, è importantissima. Ecco perché spesso è necessaria la presenza di personale che gestisca questa fase. Il software gestionale in questi casi può aiutare fornendo funzionalità di stampa automatica di etichettte ed altri dati, in modo da diminuire al massimo il margine d’errore.

Particolare attenzione va posta anche nell’ideazione e personalizzazione dell’imballo, che è la prima cosa che il cliente vede quando riceve la merce. L’imballo parla della tua azienda. L’idea che il cliente si farà della tua azienda, si forma anche nel momento in cui apre il nostro imballo. Quindi è utile curare anche i dettagli, come l’adesivo che lo chiude o il nastro adesivo personalizzato.

Un’alternativa a questa soluzione potrebbe essere quella di affidarsi a terziAmazon, ad esempio, gestisce la logistica di molte aziende che hanno un ecommerce, offrendo servizi che vanno dal packaging al servizio clienti, passando per la gestione dei reclami e dei resi. Amazon punta su una consegna della merce rapida e gratuita, occupandosi della spedizione degli ordini generati dal tuo sito web, offrendoti la massima flessibilità di gestione del tuo inventario locale.

La scelta di un metodo piuttosto che di un altro dipende da molti fattori, il più importante dei quali è sicuramente la quantità di ordini ricevuti al giorno.

Ecco. Ci sembra tutto. Questi passaggi possono sembrare da un lato complessi e dall’altro “superflui”. Molto spesso si sente dire “cominciamo a vendere, poi mi organizzo”. Errore fatale! E’ un cane che si morde la coda: oggi gli utenti online sono sempre più consapevoli ed esigenti e la disorganizzazione comporta solo disagi, costi superiori e minori (se non l’azzeramento!) vendite.

Quindi è il caso di investire tempo ed eventualmente denaro per una consulenza su questi passaggi. Noi siamo sempre a disposizione per rispondere a dubbi o domande a riguardo.

E dopo le ferie estive, il 4° ed il 5° passo!

Il 2° passo (di 5) per arrivare all’ecommerce: immagine e comunicazione coordinate

Chi passa dal giornale alla televisione, poi al telefono, finisce sul divano e ricomincia a letto?

Cominciamo la seconda parte della nostra guida, divisa in 5 passi, per arrivare a vendere online con una domanda.

Quindi? Chi è?

Il tuo cliente!

Come avevamo scritto ormai più di 1 anno oggi le persone non seguono più una sola strada per arrivare a te, ma passano da moltissimi canali diversi, ognuno con le sue caratteristiche e funzionalità.

La domanda che devi farti è: “ma che partano dal giornale, dallo smartphone, o dal volantino, la mia azienda da sempre la stessa ”prima impressione“? Comunica sempre il motivo per cui sceglierla? E se poi acquistano o mi vengono a trovare? Corrisponde a quello che vedono online?”

Oggi parliamo di immagine e comunicazione coordinate

Coordinando la tua immagine e comunicazioni online ed offline presenterai la tua azienda in modo chiaro e univoco al pubblico, ma soprattutto ai tuoi clienti (sia attuali che potenziali).

Pensa alla forza del marchio McDonald, alla Coca Cola o Apple? La fotografia sopra ne è un esempio: forse vedi la scritta “Coca Cola” da qualche parte? No. Ma tutti noi sappiamo che quel distributore è Coca Cola e che se abbiamo sete è lì che devo andare. I loro loghi sono riconoscibili a metri di distanza, che tu li veda online, su un volantino o alla televisione. E portano con loro un insieme di valori e significati che per chi li conosce e “ama” sono piacevoli e rispondenti alle esigenze personali: fame, sete, tecnologia e design ecc…

Ok, non sei McDonald o la Coca Cola (forse è meglio cosi, no?) ma comunque il tuo pubblico deve poterti riconoscere da metri di distanza, riconoscere in te qualità e valori precisi e la soddisfazione alle sue esigenze. Altrimenti sei uno dei tanti, e allora te la giochi sul prezzo..

Nella pratica vuol dire che dal biglietto da visita, alla carta intestata, al volantino, al sito web, alla banner promozionale, allo striscione, al gadget, al pacchetto con cui spedirai la merce… tutto deve corrispondere!

Sia l’immagine che la comunicazione coordinata sono diventate fondamentali per far percepire la tua azienda come realtà professionale e all’avanguardia, anche rispetto alla concorrenza. Il messaggio che trasmetti deve essere completo, univoco e coerente, sia nella forma che nella sostanza, ed adatto al canale con cui lo trasmetti.

I vantaggi?

In primo luogo c’è sicuramente la possibilità di distinguersi dalle altre imprese e dagli altri prodotti in generale, non soltanto dai tuoi concorrenti. È essenziale per la tua azienda che il cliente, o chiunque si relazioni con voi, non abbia dubbi nel capire a chi si sta rivolgendo. Ogni elemento comunicativo, dal web al cartaceo, deve suscitare sicurezza ed un’immagine precisa dell’attività nel tuo interlocutore.

Il secondo vantaggio è la chiarezza di comunicazione: attraverso la comunicazione coordinata, trasmettiamo un messaggio chiaro, unico e semplice. Sopprattutto sul web dobbiamo arrivare in poco spazio ed in pochissimo tempo a catturare l’attenzione del nostro potenziale cliente e comunicargli qualcosa. O meglio: non qualcosa, ma un vantaggio, un tuo punto di forza, un motivo per cui valga la pena cliccare sulla pubblicità e saperne di più di te e di quello che offri. In questi casi, non avere un progetto di comunicazione coordinata adeguato può complicare il compito e diminuire di molto l’efficacia di ogni azione promozionale. Ricorda: il cliente prima di sceglierti controllerà anche le offerte dei tuoi competitor, opinioni e molti altri dati che lo convincano ad acquistare. Presentarti in modo professionale, coordinato, su tutti i possibili canali che userà per trovarti e “controllarti” è fondamentale, e fa la differenza tra il vendere e non vendere.

Detto questo, se pensi che la tua azienda abbia bisogno di un “restyling” a livello di immagine e comunicazione.. be.. facci un colpo di telefono o scrivici: saremo felici di fare 2 parole senza impegno per capire in che modo possiamo esserti utile!

A presto con il 3° passo!

Passo 1 (di 5) per arrivare all’e-commerce

Ok, non c’è più bisogno di convincere nessuno. L’ecommerce (finalmente anche in Italia) sta crescendo a vista d’occhio.

Ma nella pratica, TU cosa puoi fare per utilizzare questo incredibile strumento senza sprecare tempo e soldi?

Abbiamo creato una piccola guida divisa in 5 passi che può diventare una traccia da seguire per farti alcune domande (e trovare le risposte), prima ancora di investire 1€.

Questo è il primo passo e riguarda l’aspetto economico e di analisi di mercato. Non abbiamo la pretesa di essere esaustivi su tutto e sicuramente online ci sono un’infinità di approfondimenti da leggere. Questa è una base per dare un’idea di quello che va fatto PRIMA di vendere online.

Qundi cominciamo.. Ok, vuoi vendere? Perfetto!

Ma a chi? A che prezzo? Con che guadagno? Come? ecc…

Una cosa importante che devi sempre tenere a mente: le persone online sono le stesse che incontri per strada tutti i giorni e che magari acquistano già da te, solo che online sono molte (molte molte!) di più e il tuo concorrente più lontano è a 1 click di distanza… Quindi altro gioco, altra partita..

Per rispondere alle domande di cui sopra non devi tirare a indovinare o inventarti chissà che schemi o ragionamenti. Senza complicarti troppo la vita puoi utilizzare un classico canvas per Modelli di Business. Per capirne la struttura e come compilarlo puoi vedere questa simpatica presentazione “Il Modello di Business spiegato a mia nonna”. Questo è un inizio e se vuoi approfondire nei dettagli il progetto o presentare una domanda di finanziamento ti servirà un buon businnes plan, che analizzi tutti gli aspetti tecnico- finanziari, faccia un’analisi dei potenziali clienti, dei concorrenti e quindi del mercato di riferimento.

Che cos’è un businnes plan?

Il businnes plan è un documento, strutturato secondo uno schema preciso, che sintetizza i contenuti e le caratteristiche del progetto imprenditoriale. Viene utilizzato per la pianificazione e gestione aziendale. Ti servirà anche per monitorare l’andamento dell’attività perchè è un “documento vivo”, che deve essere aggiornato periodicamente.

Stendere un businnes plan che sia utile richiede un’analisi accurata di molti fattori. Il primo fra tutti è la tua stessa azienda. Insieme a noi risponderai ad alcune domande che ti aiuteranno a fare chiarezza sugli obiettivi da raggiungere e su come creare una solida base da cui partire. Medie e grandi aziende arrivano a stilare documenti molto corposi, come quello che trovi qui.

Un businnes plan completo deve analizzare anche i tuoi concorrenti e per farlo non c’è niente di meglio del Web. Anche in questo caso l’analisi può essere più o meno approfondita e ti possiamo aiutare a trarre delle conclusioni utili a rispondere sempre alle domande di cui sopra.

Prima, durante e dopo l’analisi dell’attività e la redazione del progetto è necessario definire quali saranno i tuoi futuri clienti, o meglio, trovare una nicchia di mercato chiara e precisa dove poter lavorare per soddisfare le esigenze dei clienti. Non importa se la tua azienda produce mille cose diverse, ha clienti di diverso tipo ecc.. A meno che tu non sia Amazon, il nostro consiglio è quello di cominciare da una nicchia per poi ampliare l’offerta con il tempo. Potrai valutare l’impegno necessario a gestire l’ecommerce tenendo sotto controllo i costi.

Come trovare questa nicchia di mercato? Anche in questo caso Google è fondamentale.

Per prima cosa cerca su Google se veramente c’è una richiesta da parte del mercato per i prodotti intorno ai quali vuoi costruire un businnes on line. Guarda se ci sono già altre aziende che fanno pubblicità per i risultati della ricerca (Google AdWords è un valido indicatore per fare questo tipo di analisi). Infine misura il livello di competitività, cioè la concorrenza esistente in quella nicchia o per quella parola chiave.

Valuta anche cosa i tuoi potenziali clienti cercano di specifico e come lo cercano (che parole usano). Ad esempio digitando “occhiali” potrai vedere i suggerimenti che Google fornisce a te ed ai tuoi clienti sulle voci correlate più ricercate.

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Un altro utile strumento di Google è sicuramente Adwords che fornisce il numero di ricerche mensili riguardanti una parola. Sempre per l’esempio di cui sopra “occhiali” ecco cosa risulta. Inoltre fornisce anche le parole chiave correlate.

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Ed ora altri 2 strumenti utili a valutare correttamente il mercato di riferimento.

Il primo è Google trend, il quale consente, digitando la parola chiave, di vedere l’andamento temporale e geografico del mercato del prodotto, le varie zone in cui è richiesto e altre utili informazioni. In questo esempio abbiamo analizzato il mercato degli “occhiali” (Italia, 2013)image

E se volessi andare all’estero? Gli strumenti descritti sopra permettono di analizzare anche le ricerche effettuate all’estero ma Google fornisce anche lo “Strumento a supporto dell’export”. Potrai avere una panoramica dell’andamento del prodotto che vuoi vendere, nelle varie nazioni. Ecco un esempio dei risultati forniti per il mercato degli occhiali.

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Questi descritti sono tutti strumenti online e gratuiti. Rivolgendoti ad un’azienda specializzata potrai scoprirne di altri, ottimizzare i tempi ed i costi, valutando con attenzione il progetto.

La prossima volta vedremo che l’importanza del brand e delle comunicazione coordinata. Per ora ti lasciamo a fare i conti..