Dal 2015 ad oggi la spesa mensile procapite per i nostri Pet è passata da meno di 50 euro a 50-100 euro (fonte ASSALCO).

Sempre più aziende puntano sulla Pet Economy, perché è un mercato in continua crescita in termine di fatturato e di “potenziali clienti”.

Nasce l’esigenza di comunicare in modo scientifico ed efficace il proprio prodotto e marchio, perché oggi è sempre più difficile accaparrarsi un proprio spazio stabile in questo mercato.

La prima cosa è: cominciare dai dati (sotto trovi un’analisi economica molto interessante) .

Conoscere i dati che riguardano il mercato, la concorrenza, i pet e soprattutto le necessità, desideri ed abitudini dei proprietari di animali, è fattore imprescindibile del successo.

Noi, come Publidesign, operiamo nel marketing strategico ed operativo da vari anni ed abbiamo coniugato la nostra passione per i cani con il nostro lavoro. Il progetto di marketing specifico per le aziende Pet, si sviluppa anche grazie anche alla nostra community www.mypetshero.it.

Proprio perché i dati sono importanti, condividiamo questa interessante ricerca pubblicata come tesi di Laurea della dott.sa Giulia Seminara, che ha acconsentito alla divulgazione:

Animali da compagnia e pet economy.
Un’indagine sulla disponibilità a pagare per le cure veterinarie del proprio cane

Riassunto

L’espletamento di ricerche dirette a verificare la rilevanza dell’animale all’interno delle famiglie ha consentito di sviluppare una tesi di carattere socio-economico, riguardante gli animali da compagnia e, in particolare, il cane.

In tale contesto è emerso il modo in cui il pet incide sull’economia della famiglia che cura la sua salute e alimentazione, con benefiche ricadute sull’economia del settore.

Pertanto, l’elaborato analizza il rapporto uomo-animale da due angolature differenti: il legame affettivo che si crea tra loro e la conseguente disponibilità della famiglia a programmare una serie di costi per il benessere del proprio animale.
Il questionario utilizzato è stato impostato per verificare la disponibilità dei proprietari a sostenere una spesa per una serie di servizi veterinari da effettuarsi in un determinato arco temporale.

In particolare il questionario ipotizza l’acquisto presso un presidio veterinario di un “pacchetto preventivo” per le cure del proprio cane necessarie, in particolare, per la profilassi delle malattie più frequenti. Sono pacchetti utilizzabili nell’arco temporale di un anno e comprensivi di visita clinica, esami di laboratorio, vaccini e servizi extra come la visita con un educatore cinofilo o un nutrizionista. L’acquisto anticipato di tali servizi può rivelarsi utile per il proprietario perché gli consente sia di ottenere un risparmio sul costo totale delle singole visite sia di avere un controllo continuo e complessivo sulla salute del proprio animale.

Per ottenere una panoramica più completa, nel questionario sono state inserite ulteriori domande afferenti la sfera personale dell’intervistato, nonché le aspettative che esso ripone nella proposte della propria clinica veterinaria.
Si è scelto di approfondire l’interessamento dei proprietari di animali verso questa nuova tipologia di profilassi programmata poiché tale proposta sta riscontrando notevole apprezzamento verso gli utenti delle cliniche veterinarie che già l’adottano. Una costante ed adeguata attività divulgativa di questo metodo “a pacchetto” consentirebbe ai proprietari di animali domestici di apprezzare i benefici della programmazione delle cure per il loro animale (e il conseguente risparmio economico) e alle strutture veterinarie di programmare al meglio la loro attività professionale.

Scarica lo studio completando i dati qui sotto


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