Pet economy: aumenta la propensione a spendere per le cure veterinarie verso i nostri animali da compagnia

Dal 2015 ad oggi la spesa mensile procapite per i nostri Pet è passata da meno di 50 euro a 50-100 euro (fonte ASSALCO).

Sempre più aziende puntano sulla Pet Economy, perché è un mercato in continua crescita in termine di fatturato e di “potenziali clienti”.

Nasce l’esigenza di comunicare in modo scientifico ed efficace il proprio prodotto e marchio, perché oggi è sempre più difficile accaparrarsi un proprio spazio stabile in questo mercato.

La prima cosa è: cominciare dai dati (sotto trovi un’analisi economica molto interessante) .

Conoscere i dati che riguardano il mercato, la concorrenza, i pet e soprattutto le necessità, desideri ed abitudini dei proprietari di animali, è fattore imprescindibile del successo.

Noi, come Publidesign, operiamo nel marketing strategico ed operativo da vari anni ed abbiamo coniugato la nostra passione per i cani con il nostro lavoro. Il progetto di marketing specifico per le aziende Pet, si sviluppa anche grazie anche alla nostra community www.mypetshero.it.

Proprio perché i dati sono importanti, condividiamo questa interessante ricerca pubblicata come tesi di Laurea della dott.sa Giulia Seminara, che ha acconsentito alla divulgazione:

Animali da compagnia e pet economy.
Un’indagine sulla disponibilità a pagare per le cure veterinarie del proprio cane

Riassunto

L’espletamento di ricerche dirette a verificare la rilevanza dell’animale all’interno delle famiglie ha consentito di sviluppare una tesi di carattere socio-economico, riguardante gli animali da compagnia e, in particolare, il cane.

In tale contesto è emerso il modo in cui il pet incide sull’economia della famiglia che cura la sua salute e alimentazione, con benefiche ricadute sull’economia del settore.

Pertanto, l’elaborato analizza il rapporto uomo-animale da due angolature differenti: il legame affettivo che si crea tra loro e la conseguente disponibilità della famiglia a programmare una serie di costi per il benessere del proprio animale.
Il questionario utilizzato è stato impostato per verificare la disponibilità dei proprietari a sostenere una spesa per una serie di servizi veterinari da effettuarsi in un determinato arco temporale.

In particolare il questionario ipotizza l’acquisto presso un presidio veterinario di un “pacchetto preventivo” per le cure del proprio cane necessarie, in particolare, per la profilassi delle malattie più frequenti. Sono pacchetti utilizzabili nell’arco temporale di un anno e comprensivi di visita clinica, esami di laboratorio, vaccini e servizi extra come la visita con un educatore cinofilo o un nutrizionista. L’acquisto anticipato di tali servizi può rivelarsi utile per il proprietario perché gli consente sia di ottenere un risparmio sul costo totale delle singole visite sia di avere un controllo continuo e complessivo sulla salute del proprio animale.

Per ottenere una panoramica più completa, nel questionario sono state inserite ulteriori domande afferenti la sfera personale dell’intervistato, nonché le aspettative che esso ripone nella proposte della propria clinica veterinaria.
Si è scelto di approfondire l’interessamento dei proprietari di animali verso questa nuova tipologia di profilassi programmata poiché tale proposta sta riscontrando notevole apprezzamento verso gli utenti delle cliniche veterinarie che già l’adottano. Una costante ed adeguata attività divulgativa di questo metodo “a pacchetto” consentirebbe ai proprietari di animali domestici di apprezzare i benefici della programmazione delle cure per il loro animale (e il conseguente risparmio economico) e alle strutture veterinarie di programmare al meglio la loro attività professionale.

Scarica lo studio completando i dati qui sotto


6.000 euro a fondo perduto per la comunicazione digitale PMI turismo di Bergamo

Sei una PMI iscritta al Registro delle Imprese di Bergamo?
Lavori nel settore Turismo, ristorazione e servizi collegati?

Oggi hai l’opportunità di sfruttare questo bando per avere un rimborso di 6.000 euro su 8.000 di spesa per aumentare la tua visibilità sul web e creare canali online di acquisizione clienti.

Se hai un sito web con poche visite che non ti porta clienti, questa è l’occasione di:

  • migliorare il tuo posizionamento su motori di ricerca
  • aumentare le conversioni da visitatori a potenziali clienti
  • creare un sistema di Lead Generation per avere sempre nuovi contatti
  • impostare una strategia di email marketing per aumentare le vendite

Se hai una pagina social e vuoi farla crescere, questa è l’occasione per:

  • ottimizzare i tuoi profili social
  • seguire un corso per imparare a gestire meglio la tua pagina
  • aumentare la visibilità grazie ad una strategia di sponsorizzazione mirata
  • fare local advertising
  • aumentare il numero di richieste e di interazioni con i tuoi post

Se vuoi raccontare la tua azienda, questa è l’occasione per:

  • creare una strategia di storytelling con la narrazione d’impresa
  • imparare a coinvolgere creando contenuti migliori

Noi siamo specializzati in digital marketing e lead generation. Progettiamo e sviluppiamo le strategie per creare Sistemi Online per l’acquisizione Clienti.

Stiamo raccogliendo i nominativi delle aziende interessate a creare il loro progetto di comunicazione digitale. Se vuoi avere maggiori informazioni contattaci per un incontro.

Ricorda, il tempo stringe. Il bando chiude il 30 di novembre.
L’analisi di fattibilità è gratuita.

Ecco l’elenco dei codici ATECO che possono beneficiare del bando:
49.31 – Trasporto terrestre di passeggeri in aree urbane e suburbane
49.32 – Trasporto con taxi, noleggio di autovetture con conducente
49.39 – Altri trasporti terrestri di passeggeri n.c.a.
50.30 – Trasporto di passeggeri per vie d’acque interne
tutto il capitolo 55 – Alloggio
tutto il capitolo 56 – Attività dei servizi
77.11 – Noleggio di autovetture ed autoveicoli leggeri
77.21 – Noleggio di attrezzature sportive e ricreative
77.34 – Noleggio di mezzi di trasporto marittimo e fluviale
77.35 – Noleggio di mezzi di trasporto aereo
77.39.10 – Noleggio di altri mezzi di trasporto terrestre n.c.a.
tutto il capitolo 79 – Agenzie di viaggio, tour operator e servizi di prenotazione e attività connesse
90.01 – Rappresentazioni artistiche
90.04 – Gestione di strutture artistiche
tutto il capitolo 90 – Attività creative, artistiche e di intrattenimento
tutto il capitolo 91 – Biblioteche, archivi, musei ed altre attività culturali
tutto il capitolo 93 – Attività sportive, di intrattenimento e di divertimento

Settembre 2018, si apre il bando StorEvolution per le attività commerciali della regione Lombardia

Bando “Storevolution” – Sostegno agli investimenti per l’innovazione delle micro, piccole e medie imprese commerciali

Così titola la pagina del sito di Regione Lombardia. Viene annunciata la tanto attesa partenza di questo bando, che vuole favorire lo sviluppo del commercio 4.0 perchè, citando proprio quanto scritto nella delibera:

Considerato che il settore commerciale sta attraversando un momento di forte cambiamento dovuto alla rivoluzione digitale che ha cambiato le abitudini e i comportamenti di acquisto dei consumatori e che, pertanto, necessità di attivare un percorso di innovazione che gli consenta un riposizionamento strutturale del modo di fare negozio

Se vuoi approfondire questa opportunità leggi l’articolo del blog che parla di StorEvolution, così scoprirai come rilanciare la tua attività grazie al mondo digital ed il web.

Di seguito ti riportiamo le principali informazioni legate al bando:

  • Possono presentare domanda  le micro, piccole e medie imprese commerciali al dettaglio in sede fissa, in forma singola o aggregata, aventi almeno un punto vendita in Lombardia  (codici ATECO 2007 G47 compresi tutti i sottodigit.)
  • contributo a fondo perduto pari al 50% nel limite massimo di 20.000 euro per le imprese in forma singola e pari al 60% nel limite massimo di 60.000 per aggregazione (che deve essere di minimo 6 imprese). Sono ammissibili investimenti  non inferiori a 10.000 euro per le imprese in forma singola e 20.000 per l’aggregazione.
  • Le domande di contributo devono essere presentate dalle ore 12.00 del 10 settembre 2018 alle ore 12.00 dell’8 ottobre 2018.
  • Le finalità per cui sono ammesse le spese:
  1. Organizzazione del back-end ossia nei processi di interazione retailer-fornitori o processi interni del retailer: sistemi ERP, Soluzioni a supporto della fatturazione elettronica, self scanning, sistemi di business intelligence e business analytics, soluzioni per incrementare le performance di magazzino, come il voice picking, sistemi per il monitoraggio dei clienti in negozio (attraverso telecamere e sensori), Sistemi per demand and distribution planning, sistemi di tracciamento dei prodotti lungo la supply chain attraverso RFId, soluzioni di intelligent transportation system;
  2. Sviluppo di servizi di front-end e customer experience nel punto vendita: sistemi per l’accettazione di pagamenti innovativi, sistemi per l’accettazione di couponing e loyalty, chioschi, light box, totem e touchpoint, sistemi di cassa evoluti e Mobile POS, Electronic Shelf Labeling, digital signage, vetrine intelligenti, specchi e camerini smart, realtà aumentata, sistemi di sales force automation, sistemi di in store mobility, sistemi CRM, proximity marketing, sistemi di self-scanning;
  3. Omnicanalità con integrazione con la dimensione del retail online: sviluppo di canali digitali per supportare le fasi di pre-vendita, post-vendita o per abilitare la vendita, sviluppo di app e mobile site per le fasi di pre-vendita, post-vendita o per abilitare la vendita; siti informativi/e commerce e app/mobile site.

Sfrutta il Bando StorEvolution per rilanciare la tua attività in Regione Lombardia.

Per conoscere la nostra proposta di web e digital marketing, contattaci senza impegno.

Appuntamenti in sede per clienti di Bergamo, Brescia e provincia

 

StorEvolution il bando di regione Lombardia per finanziare a fondo perduto le imprese commerciali

E’ stato approvato StoreEvolution, il bando di Regione Lombardia per favorire lo sviluppo delle micro, piccole e medie aziende del settore commercio. Un’ottima occasione per chi vuole passare alla vendita 4.0 sia in negozio che online. In questo articolo analizziamo le caratteristiche più interessanti.

Perché il bando StoreEvolution per favorire il digital?

“Considerato che il settore commerciale sta attraversando un momento di forte cambiamento dovuto alla rivoluzione digitale che ha cambiato le abitudini e i comportamenti di acquisto dei consumatori”

Così recita il decreto regionale che approva il bando StoreEvolution per favorire gli investimenti finalizzati all’innovazione delle micro, piccole e medie imprese commerciali.

Il cambiamento di questi anni nelle abitudini d’acquisto è stato talmente radicale, da mettere in crisi la maggior parte delle attività di commercio al dettaglio che non hanno potuto adeguarsi.

Oggi i clienti non si limitano più a quello che dice il negoziante e non si accontentano di essere soggetti passivi della Customer Experience (l’esperienza di acquisto). Il famoso “passaparola” ormai viaggia sul digitale e ogni parere, soprattutto quelli negativi, si diffonde ben oltre il solo vicinato.

Se prima un cliente scontento aveva un peso relativo, oggi non è più così. Infatti il commerciante 4.0 si trova ad affrontare:

  • la visibilità dei prezzi su internet
  • la facilità di acquisto e ricezione di prodotti via web
  • la molteplicità di canali usati dai clienti per “mettersi in contatto”
  • le politiche, a volte poco assennate, di vendita online delle aziende fornitrici
  • nuovi metodi di pagamento elettronico
  • le ricerche di informazioni che i clienti fanno sui social e motori come Google
  • il potere di influenzare l’attività che oggi i clienti possono esercitare con recensioni, feedback e segnalazioni

Una volta i commercianti accusavano i centri commerciali di aver rovinato il piccolo commercio. Oggi i marketplace come Amazon subiscono le stesse accuse dai centri commerciali e dai commercianti.

In realtà è più una questione di demerito che di merito. Negli anni, e grazie ad internet, il consumatore si è parzialmente liberato dal giogo dell’ignoranza e dalla dipendenza dal “negozio di prossimità” (cosa favorita anche dalla aumentata possibilità di spostamento).

Come si sta evolvendo in Lombardia il commercio al dettaglio

“Oggi la strada è tracciata: si andrà più verso internet, e-commerce, mobile, social, e non
meno….Una delle caratteristiche dei negozianti di successo è, infatti, il loro desiderio di imparare, l’essere studenti dei propri clienti e dei propri concorrenti… Questo non significa necessariamente vendere online, almeno non subito, ma significa essere presenti e giocare la propria partita anche sul web, seguendo regole e consuetudini proprie del nuovo mezzo.”

Hai letto un estratto della guida di CONFCOMMERCIO “il negozio nell’era di internet”, pubblicata nel 2014 (qui puoi leggere il testo integrale della guida).

Sono già passati tre anni e la direzione è ancora quella indicata.

85% delle famiglie accedono ad internet ed il 58% degli utenti cercano informazioni su beni e servizi, il 41% per viaggi e soggiorni (percentuali estratte dalla guida di Confcommercio).

I commercianti che vendono online, nel triennio 2008-2010, hanno aumentato il volume d’affari mediamente del +1,3%; quelli che non hanno avuto nessuna strategia online hanno avuto una diminuzione del – 4,5%.

Il 55% dei consumatori ha ammesso di fare ROPO (Research online, purchase offiline), cioè di cercare informazioni sui prodotti online per poi andare ad acquistarli in negozio. Sta però crescendo anche il fenomeno inverso (detto showrooming), per cui i consumatori studiano il prodotto in negozio per poi acquistarlo online.

Strategia digitale: un’occasione da poter sfruttare il web marketing

“L’attività su Internet non è differente dalle attività off-line: così come non si può improvvisare l’apertura di un negozio fisico, è altrettanto sconsigliabile iniziare l’attività online senza adeguata pianificazione.”

Questo è il principale consiglio che da Confcommercio nella sua guida.

Il cambiamento delle abitudini di acquisto, per chi decide di affrontarlo in modo serio e professionale, è una grande occasione per aumentare le vendite e ridurre i tempi di gestione. Ci sono molte migliorie che il web può portare alle attività commerciali, soprattutto per quelle locali di commercio al dettaglio.

Pensiamo solo alla pubblicità effettuata tramite volantini, che rimane ancora oggi una delle più utilizzate. Sicuramente in alcuni casi specifici e ben studiati, anche questo mezzo di ricerca della visibilità porta ottimi risultati. La maggior parte delle volte viene utilizzata con comunicazioni sterili e gli stessi commercianti non possono valutare il ritorno che questo tipo di comunicazione porti alla loro attività. Ci sono attività locali che grazie alle Facebook Ads hanno aumentato esponenzialmente il loro giro di affari; altre ancora ammettono che ad ogni invio di email ai loro clienti, seguono nuove vendite.

Ogni mezzo ha il suo modo e tempo per essere usato. Il web però ci da dei vantaggi aggiuntivi, due su tutti:
si può adeguare rapidamente la comunicazione ai diversi tipi di clientela
abbiamo a disposizione dati per valutare l’efficacia delle attività, che possiamo usare per migliorare quelle future

La regione Lombardia vuole supportare attivamente quelle imprese di commercio, micro, medie e piccole, che vogliano veramente sfruttare il web marketing per invertire la tendenza e garantire un futuro alla propria attività.

Bando StorEvolution Lombardia, quali sono i soggetti beneficiari?

StorEvolution e riservato alle MPMI commerciali al dettaglio con sede fissa (codice Ateco G47). Quindi si va dai piccoli negozi al dettaglio fino alle catene di negozi (in quest’ultimo caso è necessario che sia presente almeno un punto vendita in Lombardia).

Puoi verificare il tuo codice Ateco in modo piuttosto semplice consultando la tua visura camerale. Il G47 indica COMMERCIO AL DETTAGLIO (ESCLUSO QUELLO DI AUTOVEICOLI E DI MOTOCICLI).

Per la definizione di MPMI invece ti riportiamo direttamente il testo della Gazzetta ufficiale dell’Unione europea:

“La categoria delle microimprese, delle piccole imprese e delle medie imprese (complessivamente definita PMI) è costituita da imprese che hanno meno di 250 occupati, e hanno un fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro, oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 43 milioni di euro”

Qui puoi trovi il bollettino ufficiale con il D.g.r. 28 novembre 2017   e qui trovi la pagina ufficiale del bando sul sito di Regione Lombardia

Per che tipologie di spese le MPMI possono sfruttare questo finanziamento a fondo perduto?

Riportiamo di seguito quanto indicato nel decreto regionale:

“Organizzazione del back-end ossia nei processi di interazione retailer-fornitori o processi interni del retailer: sistemi ERP, Soluzioni a supporto della fatturazione elettronica, self scanning, sistemi di business intelligence e business analytics, soluzioni per incrementare le performance di magazzino, come il voice picking, sistemi per il monitoraggio dei clienti in negozio (attraverso telecamere e sensori), Sistemi per demand and distribution planning, sistemi di tracciamento dei prodotti lungo la supply chain attraverso RFId, soluzioni di intelligent transportation system);

Sviluppo di servizi di front-end e customer experience nel punto vendita: sistemi per l’accettazione di pagamenti innovativi, sistemi per l’accettazione di couponing e loyalty, chioschi, totem e touchpoint, sistemi di cassa evoluti e Mobile POS, Electronic Shelf Labeling, digital signage, vetrine intelligenti, specchi e camerini smart, realtà aumentata, sistemi di sales force automation, sistemi di in store mobility, sistemi CRM, proximity marketing, sistemi di self-scanning;

Omnicanalità con integrazione con la dimensione del retail online: sviluppo di canali digitali per supportare le fasi di prevendita, post-vendita o per abilitare la vendita, sviluppo di app e mobile site per le fasi di pre-vendita, post-vendita o per abilitare la vendita; siti informativi/e commerce e app/mobile site.”


E’ evidente che si vuole promuovere la cura della Customer Experience, sia online che offline; dal rendere più semplice e piacevole l’atto del pagamento, fino ad investire in formazione per riuscire a gestire in “multicanalità” il rapporto con la clientela. Trasformare l’atto dell’acquisto in una “esperienza di acquisto” è probabilmente la vera nuova sfida del commercio.

Quali sono gli importi finanziati e in che modalità?

StorEvolution prevede per le aziende un contributo a fondo perduto del 50% sulle spese facenti parte di quelle ritenute ammissibili.

L’importo massimo concesso per singolo progetto è di euro 20.000 ed il progetto presentato non può essere inferiore a 10.000 euro.

In caso di domande presentate in forma aggregata da più aziende (minimo 6), il contributo a fondo perduto è del 60% e l’importo massimo erogato è di 60.000 euro. Il valore minimo degli investimenti presentati nel progetto è di euro 20.000

Le domande verranno valutate secondo l’ordine di presentazione passando per un prima istruttoria formale di ammissibilità (per verificare l’esistenza di tutti i requisiti) e poi per un’istruttoria tecnica che valuterà:

  • chiarezza e qualità della documentazione
  • qualità del progetto
  • impatto sulla competitività
  • sostenibilità ambientale e sociale

Tutte le imprese che raggiungeranno un punteggio di almeno 40 punti verranno ammesse in ordine di presentazione della domanda (quindi prima prepari il progetto meglio è).

StorEvolution e commercio 4.0: ecco la nostra proposta per la tua attività

“un momento di forte cambiamento dovuto alla rivoluzione digitale che ha cambiato le abitudini e i comportamenti di acquisto dei consumatori”

Riportiamo ancora la frase contenuta nel bando StorEvolution, perché oggi per far crescere la tua attività è necessario adeguarsi alle nuove abitudini di acquisto. Devi saper attrarre l’attenzione dei tuoi clienti ed intercettare le loro richieste, altrimenti lo farà qualcun’altro.

Per ottimizzare l’esperienza acquisto dei dei tuoi clienti e poter comunicare con loro sui diversi canali web, ti proponiamo di presentare con noi il tuo progetto (minimo 10.000 euro di investimento sul web marketing), perché c’è una base di attività da intraprendere a priori per poter spingere la tua attività sul web. In caso di accettazione del progetto, sfrutteremo il finanziamento a  fondo perduto per chiudere il cerchio. Spesso infatti le aziende non portano a termine un percorso completo di marketing per questioni di budget, riducendo notevolmente la resa degli investimenti sostenuti.

Questa è l’occasione per non tralasciare quei particolari che fanno la differenza.

Se vuoi conoscere i dettagli della nostra proposta e dei nostri sistemi di Lead e Customer generation, contattaci ora.

Cosa è un sistema di Lead e Customer Generation

La Lead Generation è un metodo di procurare alla tua attività contatti di potenziali clienti in target (se vuoi approfondire questo argomento puoi leggere l’articolo Lead Generation cosa è oppure Facebook Lead Generation). La Customer generation è un sistema per creare dei “funnel” che portino i contatti a diventare clienti (se vuoi approfondire puoi leggere l’articolo Fare email marketing con MailChimp ).

Abbiamo definito questo metodo “un sistema”, perché segue dei principi precisi e testati che, applicati correttamente, permettono di ottenere ottimi risultati a prescindere dal settore di applicazione (è ovviamente necessaria a monte un’analisi professionale del mercato, della clientela e del brand aziendale).

Inoltre questo sistema è studiato per automatizzare buona parte delle attività, così da non andare a pesare eccessivamente sulle risorse della tua attività.

Se vuoi maggiori informazioni sul Sistema di Lead e Customer generation, contattaci ora.

 

Per StorEvolution a Bergamo, Brescia e provincia fissiamo un appuntamento in sede.

Lead generation Facebook, come funziona: il tutorial per ottenere contatti con le Ads

Facebook lead gentation cos'è come funziona ads

Per la tua strategia di generazione contatti, puoi ripiegare sulla Facebook Lead Generation, che il social ti mette a disposizione con le Ads a pagamento. Ti spieghiamo come utilizzarla con i relativi pro e contro.

Lead Generation Facebook cos’è
Come impostare la campagna Facebook Ads di acquisizione contatti
Come funziona la Lead Generation con Facebook Ads 
Gli svantaggi di usare un sistema Lead non tuo
Consigli per migliorare la tua  Lead Generation
Cosa fare dopo aver raccolto contatti con Facebook

Lead Generation Facebook cos’è

Con il termine Lead Generation si individua l’attività dedicata a raccogliere le sottoscrizioni degli utenti ed i relativi dati personali ( quali dipende da come è impostata la strategia) col fine di svolgere successive attività di marketing.
Per una spiegazione più approfondita puoi leggere questo articolo: “Lead generation cos’è: guida gratuita “i 7 passi per ottenere più contatti

Le statistiche ci dicono che il 78% degli utenti web, prima di acquistare un prodotto, cercano informazioni su internet, molti sono anche disposti a lasciare i loro dati per avere più informazioni ed approfondire la loro ricerca. (fonte Search Engine Land)

Per intercettare queste ricerche e portare gli utenti a diventare tuoi “Lead” registrandosi, devi avere una strategia, dei canali e dei contenuti appositamente studiati (sito web, landing page, tool gestione email marketing, advertising, ecc.). Se non vuoi fare il “salto della fede” ed investire nella tua strategia di Lead Generation come molti stanno facendo oggi, puoi provare qualcosa di più soft ed utilizzare Facebook.

Tramite i post a pagamento di Facebook è possibile richiedere agli altri utenti del social i loro dati. Inoltre se usi MailChimp puoi collegare la tua lista alla pagina Facebook; per sapere come fare leggi il nostro articolo Come aggiungere il form di registrazione MailChimp su Facebook

Come impostare la campagna Facebook Ads di acquisizione contatti

Facebook è in costante evoluzione e può darsi che le indicazioni che leggerai di seguito non siano più così precise, ti saranno comunque utili se non ha mai impostato una campagna Ads (a pagamento) di Facebook per la generazione di contatti.

  • Nella schermata principale di clicca sulla freccia a destra e selezione “Gestisci inserzioni” (se non hai mai fatto inserzioni selezione “Crea Inserzioni” e vai al punto 4)

Facebook lead generation ads

  • Selezione l’account pubblicitario con cui creare la Lead generation (oppure crealo se non ne hai ancora uno)
  • In alto a sinistra seleziona “+Crea”

Facebook lead generation come funziona

  • Scegli come tipo di inserzione “Generazione di contatti”

Facebook lead generation cos'è

  • Scegli per quale pagina (se ne gestisci più d’una), per che Pubblico ed il budget (giornaliero o totale)

Facebook lead generation

  • Se questa è la prima volta che crei un’inserzione per la tua pagina, clicca “Visualizza le Condizioni” per accettare le condizioni di sponsorizzazione

Facebook generazione contatti campagna

  • Verifica a destra se i numeri potenziali sono sufficienti

Facebook lead generation

  • Crea la vera e propria inserzione che il Pubblico vedrà sulla propria bacheca

Facebook lead generation

  • Per raccogliere i dati degli utenti devi creare “Nuovo modulo” in cui deciderai
    Titolo
    Descrizione per gli utenti
    Le informazioni che vuoi raccogliere
    Link ad una pagina per la privacy

Facebook lead generation

  • Clicca “Salva” per memorizzare la bozza del form che hai creato
  • Seleziona “Fine” per concludere la creatività del post
  • “Conferma” per avviare la promozione (ogni nuova inserzione viene sottoposta alla valutazione di Facebook prima della pubblicazione)

Scarica la nostra guida introduttiva alla Lead Generation e comincia a creare il tuo Sistema di acquisizione clienti


Come funziona la Lead Generation con Facebook Ads

Grazie a questo sistema per sponsorizzare un post dedicato al modulo di raccolta contatti, Facebook ti consente di raccogliere  tutti i dati richiesti in modo automatico. Questo accade per le informazioni che il cliente ha già fornito al social. Il dover inserire meno dati rende più semplice la compilazione e quindi invoglia l’utente a fornire i suoi dati.

Un altro importante vantaggio è che Lead Magnet e Form di registrazione (leggi l’articolo Lead generation in Italia per approfondirne il funzionamento) si trovano sullo stesso social e quindi l’utente, per concludere la registrazione, non deve abbandonare la piattaforma digitale in cui stava navigando.

E’ dimostrato che il dover cliccare su un link che porta fuori dal social scoraggi buona parte degli utenti a proseguire (se c’è un immagine con link nel post, capita spesso che gli utenti clicchino per ingrandire l’immagine e non per seguire il link). Il sistema di Facebook risolve questo problema.

Facebook raccoglie automaticamente gli indirizzi mail con cui gli utenti si sono registrati sul social; su sistemi di Lead Generation esterni gli utenti possono lasciare mail diverse da quelle utilizzate su Facebook (a volte persino mail temporanee). Se vuoi fare advertising Facebook con gli indirizzi email raccolti questo è il metodo migliore per ottenere i contatti.

Gli svantaggi di usare un sistema Lead non tuo

Il primo evidente svantaggio è che per ottenere Lead con Facebook è necessario sponsorizzare post, continuando a spendere soldi. Un tuo sistema  una volta avviato continuerebbe a funzionare senza spese aggiuntive.

Un ulteriore punto a sfavore è che questo sistema non è performante come una Landing page appositamente studiata per attrarre contatti veramente interessati. E’ infatti probabile che si registrino anche contatti poco interessati. In una strategia completa di Lead Generation possiamo attirare gli utenti che cercano informazioni su una pagina con la promessa di poter scaricare una risorsa utile per loro.

In ultimo se generi il Lead sul tuo sito o landing page, potrai tracciare l’utente sia con Google Analytics che con Pixel, potendo così targettizzare meglio le tue prossime campagne Adv.

Consigli per migliorare la tua Lead Generation

Ricorda che su Facebook (a differenza di Google) non usi la pubblicità per intercettare delle richieste di informazioni, ma tenti di inserirti nel flusso di intrattenimento degli utenti. Questo significa che il punto fondamentale è creare un post che abbia le seguenti caratteristiche:

  • immagine che attragga l’attenzione restando pertinente all’oggetto della comunicazione
  • un testo che invogli gli utenti in target a cliccare e proseguire nella registrazione, chiarendo che si tratta di una registrazione (o che comunque si stanno lasciando i propri dati per un determinato scopo)

Per evitare di sprecare soldi devi costruire un Pubblico più targettizzato possibile (ovviamente senza ridurre troppo la visibilità del post); quindi devi aver ben in mente prima di cominciare chi è il target di questa attività.

Non esagerare con la quantità di dati richiesta. Noi ad esempio abbiamo provato di persona che passando dalla richiesta del semplice indirizzo mail con nome a mail, nome, cognome, provincia e telefono, le registrazioni sono diminuite drasticamente. Questo non vuol dire che non si possa fare. Se hai in mente una campagna Lead molto selettiva e i dati che richiedi ti sono indispensabili, vale la pena sacrificare il numero per la qualità.

Qui puoi visitare la pagina ufficiale di Facebook sull’acquisizione di contatti.

Cosa fare dopo aver raccolto contatti con Facebook

Molte aziende raccolgono contatti, ad esempio per inviare newsletter, e poi si dimenticano di averli raccolti. Quello che devi tenere ben presente è che la raccolta dei Lead costituisce la cima del tuo Funnel, cioè il percorso attraverso il quale il Lead si trasforma in cliente. Dovrai usare questi indirizzi per costruire verso i tuoi potenziali clienti fiducia, ABITUDINE ed autorità.

Ad esempio puoi usare un software di email marketing come MailChimp per fidelizzare i tuoi iscritti. Per approfondire leggi il nostro articolo sulla Lead Generation e email marketing con MailChimp

 

Se vuoi il nostro supporto per costruire la tua strategia di generazione contatti e per il tuo Funnel, contattaci per avere il nostro listino servizi.

Un voucher per aiutare le aziende a trovare clienti e vendere online

Si chiama Voucher per la Digitalizzazione delle PMI ed è l’opportunità per attività come la tua (PMI o micro azienda) per rilanciare le vendite e trovare nuovi clienti tramite il digital e internet.

Questo finanziamento a fondo perduto ti permetterà di creare il tuo sistema di vendite e generazione clienti con un investimento minimo rispetto ai benefici che otterrai in termine di fatturato. Prima di entrare nei dettagli ti diamo alcuni numeri per capire cosa si può fare con il web:

  • l’88% degli italiani usa internet (Report ecommerce 2017)
  • il 49% degli italiani ha acquistato online (Istat 2016)
  • il 10% delle PMI hanno effettuato vendite online (Istat 2016)
  • il 70% delle PMI sono presenti sul web (Istat 2016)
  • il 52% degli italiani è presente sui social (wearesocial 2017)
  • il 37% delle PMI usa i social media (Istat 2016)
  • il 58% delle aziende ha difficoltà a promuoversi online (Report ecommerce 2017)
  • il 39% delle aziende è soddisfatto della sua promozione online

è evidente che il mercato richiede la presenza online ma ancora molte aziende non lo sfruttano o lo fanno in modo non strategico.

Con il Voucher per la Digitalizzazione ti sarà possibile ottenere il rimborso a fondo perduto del 50% fino a 10.000 € finanziati per gli investimenti in:

  • lancio di un canale di vendita online (e-commerce o sistema di generazione clienti)
  • rinnovamento del sito web e e-commerce per favorire le vendite tramite internet
  • aumento della visibilità del brand o e-commerce tramite canali social, blog, advertising e similari

e usufruirai dei seguenti vantaggi:

  1. potrai dilazionare l’investimento fino a 6 mesi (da Marzo a Luglio 2017)
  2. tutte le piccole, medie e micro aziende con i requisiti otterranno il voucher (no clickday)
  3. creando il progetto gestiamo tutta la pratica senza costi aggiuntivi per te
  4. raddoppierai la resa del tuo investimento (creazione canale online+web marketing)
  5. sarà compresa la formazione del personale per garantire i migliori risultati
  6. per la vendita online abbiamo anche soluzioni con gestione completa della piattaforma e logistica (no costi di magazzino, no costi di personale, no problemi di pagamenti e spedizioni, anche all’estero)

Il voucher è a fondo perduto e viene riconosciuto a tutte le micro, piccole e medie aziende, studi professionali e liberi professionisti che non siano del settore Agricoltura o Pesca, che siano iscritti al Registro delle Imprese entro la richiesta, che ne facciano richiesta entro il termine previsto. L’ammontare del voucher viene calcolato sulla base del progetto e viene erogato una volta documentate le spese sostenute.

Se vuoi sfruttare questa occasione per rilanciare la tua attività tramite internet, contattaci perchè noi ti possiamo offrire la soluzione ottimale:

  • Progetto personalizzato per sviluppare le vendite tramite l’online (con minimo di spesa garantita)
  • Formazione del personale interno
  • Gestione completa della richiesta
  • Adeguamento del progetto all’importo erogato
  • Frazionamento dei pagamenti
  • Rendicontazione periodica del progetto

Per approfondire questa possibilità ti lasciamo il link ufficiale dove troverai tutti i documenti pubblici:

Voucher per la digitalizzazione delle PMI – MISE

 

Lead Generation in Italia

lead generation Italia brescia bergamo

In Italia questa tecnica non funziona esattamente come all’estero. In questo articolo vediamo alcune fondamentali differenze da tenere quando parliamo di Lead Generation in Italia.

La teoria di questa attività vincente ci viene in particolare da paesi come gli Stati Uniti e la Gran Bretagna. Purtroppo la loro esperienza non è applicabile al 100% al mercato italiano e nel creare la tua strategia devi adattare la teoria di questa disciplina a dei principi pratici tipici del nostro paese.

Noi pensiamo che in Italia debba essere progettata per l’azienda che ci investe tempo e soldi; non basta quindi ottenere più visite o più contatti. L’obiettivo del 99% dei nostri clienti è aumentare le vendite. Il restante 1% vuole creare un parco clienti più selezionato.

Indice
Come funziona la LEAD GENERATION in teoria
Quali sono i prerequisiti di questa teoria
Quali sono le condizioni in Italia
La Generazione di Contatti in Italia
Lead generation Agency

COME FUNZIONA LA LEAD GENERATION IN TEORIA

La GENERAZIONE DI CONTATTI (così la possiamo tradurre in italiano) è una strategia che prevede l’uso di contenuti digitali (testi, immagini, video, audio, ecc.) diffusi tramite i canali web più adatti (blog, social, landing page, ecc.), studiati per “attirare” l’interesse del potenziale cliente affinchè contatti l’azienda.

Questa strategia prevede dei veri e propri percorsi di selezione detti “funnel”, attraverso i quali le persone che vuoi attrarre arrivino fino in fondo mentre le altre, meno interessanti, ne escano prima.

lead generation italia brescia bergamo

Il percorso solitamente inizia con l’arrivo del prospect (persona che non è ancora divenuta un contatto) su uno dei tuoi canali di comunicazione, questo solitamente avviene in due modi:

  • intercettando una ricerca (es. Google)
  • inserendosi in un’attività già in corso (es. i social)

Attrai la sua attenzione con un “lead magnet”, cioè prometti un contenuto estremamente contestualizzato alle sue necessità/interessi. Per avere questo contenuto di solito si chiede un’azione, solitamente la registrazione dei dati personali in un form (in particolare vengono richiesti l’indirizzo email ed il numero di telefono per poter poi proseguire nel funnel).
Ora hai ottenuto un LEAD cioè i dati della persona in target che proseguirà il suo percorso attraverso il funnel che hai creato per lui fino ad arrivare alla richiesta o acquisto.

QUALI SONO I PREREQUISITI DI QUESTA TEORIA

Per prima cosa è necessario stabilire quali sono le persone che ti interessano (il cosiddetto “target”) e più ce ne sono a portata di mano (o di web) più risultati otterrai (per la legge dei grandi numeri). E’ preferibile che il target sia utilizzatore del web in modo abituale; infatti più le persone stanno sul web, maggiore è la probabilità che vedano il tuo “lead magnet”. Questo ovviamente è più probabile se ci sono le seguenti condizioni:

    • diffusione della banda larga
    • popolazione non troppo vecchia

  • possibilità di effettuare la maggior parte delle operazioni in digitale
  • assenza di barriere culturali o linguistiche

QUALI SONO LE CONDIZIONI IN ITALIA

Partiamo con le differenze puramente demografiche:

  • le città che contano qualche milione di abitanti sono poche
  • la popolazione è piuttosto frammentata su tutto il territorio

questo rende i potenziali clienti meno “a portata di mano”.

Ma le distanze con il web si accorciano, peccato che ancora oggi la diffusione della banda larga sia un problema; sono molto poche le utenze coperte dalla fibra rispetto a quelle totali. Qualche zona addirittura è ancora digital divide.
Quindi l’utilizzo di internet è piuttosto castrato e solo il 66% degli italiani accede al Web (fonte Digital in 2017, wearsocial.it ).

generazione di contatti lead generation in Italia

Poi ci sono caratteristiche di natura culturale. Basti pensare a quante differenze ci sono tra una provincia ed un’altra (per non dire da un comune ad un altro). Una grande ricchezza culturale e una varietà sociale che riduce le caratteristiche comuni tra i tuoi potenziali LEAD.

Il Digital, e l’informatica in generale, non vengono integrati ed approfonditi nel nostro percorso di studi; persino molti giovani hanno una conoscenza estremamente superficiale degli strumenti digitali. Se poi ci mettiamo che il 22% della popolazione ha almeno 65 anni (fonte Istat 2016), possiamo capire perché le novità stentino a diffondersi nel nostro paese. Siamo anche un paese di persone che non amano leggere (in particolare le istruzioni d’uso), in Italia il 64% degli uomini tra i 25 e i 74 anni non leggono neppure un libro all’anno ;le donne vanno un po’ meglio con un 51% (fonte ansa 2017).

generazione di contatti lead generation in Italia immagine 2

Ma la principale caratteristica ci deriva dalle nostre tradizioni. Queste ci hanno legato alla convinzione che le persone sia meglio averle di fronte quando si acquista o contratta qualcosa; insomma cerchiamo il rapporto umano. Cosa buona da un lato, perchè ci ha reso più socievoli di molti altri popoli e più diffidenti verso la comunicazione di massa. É anche un male perchè ci ha convinto che la credibilità della singola persona sia trasferibile direttamente all’azienda per cui lavora o al prodotto che vende.

Aggiungiamo che non siamo molto propensi ad informarci (anche tramite il web) quando non conosciamo la materia, perchè l’italiano ha “l’arte di arrangiarsi”.

Comunque l’85% degli italiani ha almeno uno smartphone (infodata il sole 24ore 2017) e 22 milioni usano Whatsapp e 15 Facebook messenger (fonte Vincos 2017). Siamo un popolo di pettegoli?

LA GENERAZIONE DI CONTATTI IN ITALIA

Tenendo in considerazione quanto detto sopra è chiaro che la teoria della LEAD GENERATION importata dall’estero va adattata alle peculiarità del nostro paese, pena l’investimento di risorse in attività poco proficue.

Volendo elencare alcune delle caratteristiche principali della GENERAZIONE DI CONTATTI, per dirla all’italiana, potremmo di che sono:

    • Metterci la faccia, perchè a noi italiani piace sapere con chi abbiamo a che fare. L’assenza di un riferimento umano rende l’azienda astratta e lontana dal “nostro mondo”. Giovanni Rana è stato uno dei primi a farlo negli spot televisivi (anche il riferimento ad un ente o azienda autorevole può avere un certo effetto).
    • Sfruttare canali semplici e leggeri, perchè la poca dimestichezza con la navigazione e la scarsità di banda potrebbero portare il target ad abbandonare il funnel prima di essere arrivati in fondo.
    • Conoscere il target, se fai attività a livello nazionale non pensare che i gli usi e costumi della tua zona siano condivisi nelle altre zone.

  • Evitare l’eccesso di informazioni, visto che non amiamo leggere (e di roba da leggere ne gira tanta) punta solo sugli argomenti che interessano maggiormente il tuo target (magari crea un link per quelli che vogliono approfondire) e “scrivi denso”.

Lead generation Agency

Se vuoi vedere alcuni casi di attività che hanno applicato con successo la strategia di LEAD GENERATION, li puoi trovare nel nostro articolo: Esempi di Lead Generation che funziona

Se vuoi investire per sviluppare seriamente il tuo Sistema di Lead Generation, contattaci per avere maggiori informazioni.


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Lead Generation cos’è, come funziona e che significato ha per la tua azienda

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Molti ne parlano, ma tanti si chiedono: Lead Generation cos’è? Qual è il suo significato? In questo articolo introduciamo il significato di  sistema di generazione contatti e acquisizione clienti.

Il motivo per cui si apre di un sito web, un e-commerce, una pagina Facebook o qualsiasi altra presenza su internet solitamente è:

  1. aumentare le vendite
  2. avere richieste di preventivo più interessanti
  3. approcciare un nuovo mercato

 

Cos’è un lead

Se ti stai chiedendo cosa sia  un Lead, ecco la definizione per  Riccardo Esposito, esperto di marketing web:

Il lead è un contatto, un nome utile per la tua attività che lascia l’email (o comunque un riferimento) utile per essere ricontattato.

Con il termine “lead” si individua il nuovo contatto, che entra a far parte del nostro elenco di potenziali clienti. In teoria questo non è ancora un cliente, ma una specie di “spettatore interessato” a quello che dici. In pratica la Lead Generation mira generare nuovi contatti di potenziali clienti per la tua azienda attraverso un percorso di selezione e fidelizzazione, basato principalmente sui contenuti.

L’acquisizione del Lead è fondamentale per iniziare quel procedimento che trasformerà il contatto in cliente acquisito.


Se vuoi cominciare a capire come sviluppare la strategia di LEAD GENERATION  leggi questo articolo e scarica e la nostra guida introduttiva.

Lead Generation cos’è: significato

Wikipedia che definisce la lead generation come:

“un’azione di marketing che consente di generare una lista di possibili clienti interessati ai prodotti o servizi offerti da un’azienda”

e aggiunge:

“Se ieri poteva bastare il passa parola oggi esiste la Lead Generation. In particolare è possibile generare visite targhetizzate da più canali pubblicitari, dirigendole in pagine appositamente create (landing page), il cui scopo è incentivare l’utente a lasciare i propri dati per essere contattato in un secondo momento. Gli strumenti utilizzati per generare visite altamente profilate sono: i motori di ricerca, i social network, mailing list, blog e forum. Qualsiasi azione di webmarketing deve essere orientata all’acquisizione del Lead ossia del contatto.” Leggi la definizione completa di Wikipedia

In pratica significa riuscire ad attirare l’attenzione del tuo cliente target e accompagnarlo durante un percorso che lo porti ad entrare in contatto con te (puoi semplicemente raccogliere un indirizzo email, fino ad arrivare ad una completa e strutturata richiesta di preventivo).

Nella nostra guida “i 7 passi per ottenere più contatti” spieghiamo le fasi significative per un corretto progetto di LEAD GENERATION

 

Per capire meglio cos’è la generazione di Lead, come funziona in Italia, leggi l’articolo cliccando sull’immagine.

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Lead Generation il significato che ha per noi

Quando progettiamo una strategia non abbiamo solo lo scopo di “creare una lista di possibili clienti interessati”; tutto quanto viene studiato per raggiungere gli obiettivi economici del committente che investe in questa attività.

Il significato di LEAD GENERATION per noi è: “creare vero valore per l’azienda che comunica sul web”.

Questo comporta una certa profondità di analisi per l’identificazione chiara degli obiettivi e del target di clienti con cui si vuole entrare in contatto. Non può essere un’attività improvvisata, che non abbia alla base una solida strategia elaborata sui dati (e non sulle sensazioni), a meno che tu non voglia buttare soldi e tempo. Puoi riuscire ad attrarre molte visite ed ottenere parecchi contatti. Ma quando tenti di monetizzarli, sono più quelli che ti fanno perdere tempo che quelli che diventano tuoi clienti.

Come fare Lead Generation

Come già detto sopra questa attività è prima di tutto strategia. Una strategia sensata si basa sempre su dati che vanno rilevati con strumenti e metodi professionali.
Poi deve essere commisurata alle capacità economiche e gestionali dell’azienda, perché altrimenti il progetto rischierebbe di naufragare durante la strada.

Ogni attività ha le sue peculiarità, quindi la sua strategia personalizzata. Ci sono però dei punti da rispettare comuni praticamente ad ogni tipo di progetto di Lead Generation.

Scaricando la nostra guida “ i 7 passi per ottenere più contatti” potrai iniziare a capire come strutturare la tua strategia.

Cosa fare con un Lead?

L’acquisizione di contatti sul web non è un’attività fine a se stessa. Non siamo collezionisti di nomi, il cui interesse è avere più nomi possibile. Lo scopo è iniziare un processo (funnel), che trasformi il contatto interessato in un potenziale cliente, interessato ad acquistare il tuo prodotto o servizio (prospect); per poi finalizzare la vendita. Questo avviene tramite il Lead Nurturing.

In questa fase strumenti di diffusione dei contenuti, come ad esempio l’email marketing, sono molto importanti per trasformare un Lead in un cliente soddisfatto.

Se vuoi capire meglio cos’è un Lead e quanto può valere per la tua azienda guarda questi 5 esempi di Lead Generation.

Lead generation Agency: il sistema di acquisizione

Il sistema che elaboriamo, per la tua azienda è “target oriented”. Questo vuol dire che l’obiettivo non è semplicemente l’aumento della visibilità, delle visite o dei contatti; lo scopo della strategia è portarti sempre più contatti di tipo targettizzato, cioè generare i clienti che vorresti.

La quantità di contatti generati di per sé non porta necessariamente un aumento delle vendite e del fatturato; però richiederà un maggior impiego di tempo per poterli gestire. Infatti la teoria della Lead Generation va adattata anche al nostro mercato (leggi come funziona la Lead Generation in Italia)

Il nostro SISTEMA ha portato grandi benefici ai nostri clienti che hanno visto aumentare le vendite ed il fatturato.

Se sei interessato ad un incontro per approfondire il senso del nostro progetto di LEAD GENERATION non esitare a contattarci.

 

 

Pet marketing: social Pet for Business

I Pet in Italia sono circa 60 milioni e il loro numero è rimasto stabile negli ultimi anni.

Dal rapporto zoomark 2016 di ASSALCO il 43% degli italiani vive con almeno un animale: Gli alimenti per cane e gatto continuano a rappresentare i segmenti principali del mercato, che in Italia ha chiuso nel 2015 con un giro d’affari di 1.914 milioni di euro. Si è stimato che nel 2016 tale mercato avrà una crescita esponenziale del +14,4% nelle catene della grande distribuzione, del +1,6% nel canale grocery e del 0,7% nei petshop tradizionali (contro il 4,1% di crescita del 2015).

AZIENDE PET ECONOMY E I SOCIAL MEDIA

Il mercato del pet food, come abbiamo visto nel rapporto, è molto ampio e presenta molte sfaccettature. Ma come si saranno comportate le principali aziende nei confronti dei social network?
Abbiamo analizzato la comunicazione social delle seguenti aziende:
– Purina Friskies;
– Royal Canin;
– Science Plan;
– Nologo Bio;
– Monge.

Abbiamo scoperto che il 95% presenta non solo un profilo Facebook, ma hanno anche un profilo instagram e twitter. Solo un’azienda non è presente sui social, Nologo Bio (probabilmente utilizzerà altri canali per la comunicazione di marketing).

Quale è il principale canale di comunicazione di queste aziende? Ovviamente Facebook.

Tutte le aziende analizzate pubblicano almeno un post a settimana: Royal Canin ne pubblica uno ogni 2 o3 giorni, Monge arriva ad uno al giorno (sembra che non riesca a fidelizzare la clientela), purina friskies ha persino affiancato ai canali social un “pet magazine” (per riuscire a raggiungere un target più ampio).

Se vuoi approfondire leggi l’articolo: Pet Economy, aumenta la spesa media per le cure veterinarie 

PET MARKETING SUI SOCIAL: VANTAGGI E SVANTAGGI

Dai dati analizzati si denota che le più frequenti interazione con i post sono i “mi piace” (su pagina, post, fotografie e video) e le condivisioni da parte degli utenti.

C’è un legame tra le condivisioni e gli utenti? Certamente sì e comporta una maggiore interazione tra utenti e azienda.

Eppure la maggior parte delle aziende risponde solo al 30% dei commenti negativi. Questo “sistema” evita la compromissione dell’immagine aziendale. Una comunicazione che si definisca efficace, risponderà al 95% dei commenti, perché tutti i clienti sono importanti e vanno fidelizzati per avere un buon margine di profitto. Le aziende che utilizzano Facebook in modo distaccato ed irrazionale vengono escluse dagli utenti social e non ottengono nessuna interazione.

In conclusione facebook è uno strumento potente ma non semplice da utilizzare.

FACEBOOK E’ UTILE PER LA TUA AZIENDA?

Vuoi essere un’azienda della social pet economy e non rimanere offline? E’ un po che non aggiorni la tua pagina Facebook? Credi che non ne valga la pena? Se vuoi migliorare la tua comunicazione sui social network, Facebook in particolare, iscriviti al nostro corso di Pet Marketing: Social for Pet business che si terrà giovedì 15 giugno presso la nostra sede di Capriolo (BS); in alternativa, per chi non ha possibilità di essere fisicamente in ufficio, c’è la possibilità dello streaming in tempo reale.

Articolo by Mattia Capelletti

Come e perchè taggare su Facebook

Come taggare su facebook

Per essere sicuri che il tuo post sia colleghi ad una pagina o ad un tuo amico devi “taggare”. Loro riceveranno la notifica e tu potrai attirare la loro attenzione e quella di alcuni dei loro follower. In questo articolo parleremo di Facebook.

Indice:

Cosa significa taggare

Il termine “taggare” è l’italianizzazione del verbo “to tag” (etichettare). Nel gergo del Web indica l’azione di citare direttamente qualcuno in modo univoco ed evidente; spesso a questa azione segue una segnalazione al soggetto taggato. Rispetto alla semplice citazione testuale, il tag si distingue perchè genera un link (collegamento) al profilo o pagina citata. Non è sempre possibile taggare; infatti ogni piattaforma social ha le sue regole in merito.
notag facebook tag facebook

Taggare una pagina su Facebook

Facebook ti da la possibilità di citare taggando le seguenti tipologie di soggetto:

  • i tuoi amici
  • pagine
  • interessi
  • luoghi

Per taggare all’interno del testo fai precedere il simbolo @ al nome da citare. Facebook proporrà in automatico l’elenco dei soggetti tra cui scegliere quello da citare. Con le immagini hai la possibilità di cliccare sul volto della persona da taggare Facebook ti chiederà di chi si tratta. Le possibilità di tag su mobile sono piuttosto ridotte.

Come Taggare in un post Facebook

Inserire in un post il tag al profilo di una persona che vuoi citare (se le impostazioni di privacy lo permettono) ti consente di chiamarla in causa; infatti riceverà una notifica di citazione relativa al tuo post. Oltre a richiamare la sua attenzione, potrai raggiungere con il tuo post una parte delle persone che la seguono. Questo aumenta la visibilità del post e di conseguenza la sua “reach organica” (persone raggiunte non a pagamento). Lo stesso accade se vuoi taggare una Pagina. E’ ritenuta scorretta la pratica di taggare persone o pagine che non abbiamo almeno un po’ di attinenza con il contenuto del post; quindi ti sconsigliamo di farlo. Se invece ne hai motivo non esitare a farlo, perchè questa semplice operazione aumenterà sicuramente visibilità ed interazioni sui tuoi post.

Taggare un’immagine o con chi sei

Facebook a volte ti dà la possibilità di collegare le persone presenti in una foto ai loro profili. In questo caso è sufficiente cliccare sul viso e richiamare il nome della persona (anche in questo caso dipende dalle impostazioni di privacy). Sempre all’interno di un post puoi specificare “con chi sei” taggando il profilo di un’altra persona. Oppure quando non riconosce in automatico i volti puoi trovare l’immagine del cartellino (proprio come quello dei vestiti di un negozio) nella parte alta della foto. Ricordati che devi cliccare sulla foto per aprirla prima di poter taggare.

Come Taggare nei commenti Facebook

Molti taggano anche nei commenti per far capire che si sta rispondendo direttamente ad una persona o pagina. Altri usano il tag nei commenti per attirare l’attenzione su un determinato post che si ritiene interessante per la persona taggata. Anche in questo caso è sufficiente menzionare la persona, pagina, gruppo o evento iniziando a scriverne il nome dopo il simbolo @. Attenzione perchè non tutte le persone che non sono tuoi amici avranno le impostazioni di privacy che consentono questa operazione; inoltre questa funzionalità è molto limitata se usata su mobile.

Perchè taggare

Taggare è un’operazione che aumenta la visibilità dei tuoi post di profilo o di pagina; inoltre aumenta notevolmente la probabilità di interazione da parte di altri utenti. Va però fatto con criterio e correttezza. Tagga quando pensi che sia utile per chi viene taggato o per chi legge il contenuto che stai postando; così non correrai il rischio di indispettire qualcuno. Oppure tagga qualcuno quando vuoi chiaramente richiamare la sua attenzione sul post.

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Se vuoi usare Facebook per fare Lead Generation e acquisire nuovi contatti e clienti ti consigliamo l’articolo: Facebook Lead Generation Tutorial


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