Cosa fa un consulente di web marketing e come può aumentare i risultati?

consulente di web marketing

Il consulente di web marketing è una figura chiave per la buona riuscita di un progetto pubblicitario, in grado di sfruttare al 100% le opportunità della rete. Chi pensa di poter rinunciare a questa figura ha due scelte: gestire ogni passaggio con un team professionale o fallire miseramente. Quale dei due preferisci? Analizziamo la situazione.

Nel primo caso parliamo di aziende di grandi dimensioni, che devono contare su una struttura solida. Ma che investono tanto, proprio perché possono ottenere un grande profitto dalla promozione online. Nel secondo invece, ci troviamo di fronte alla classica situazione: apro una pagina Facebook senza sapere perché, chiedendo al nipote o al cugino.

Poi magari gli faccio creare un sito web, e via su questa strada. Fin quando arrivano le delusioni: zero risultati, conversioni nulle. Quindi la rete è inutile per promuovere un’azienda? No! Hai solo bisogno del giusto consulente di web marketing. Cosa fa esattamente? Quali sono le sue attività e specializzazioni? Scopriamolo insieme.

Chi è il consulente di web marketing

La persona che si presenta con questa qualifica svolge un compito di definizione. Aiuta l’azienda o il singolo imprenditore a individuare, raffinare e migliorare la strategia di web marketing ideale per la sua condizione. Prende in considerazione componenti interne ed esterne alla situazione, in particolar modo gli obiettivi da raggiungere.

vendere con l'inbound marketing
Lavorare nel settore marketing.

Tra le competenze essenziali di un consulente di web marketing ci sono, oltre alle abilità tecniche e teoriche, una buona attitudine al problem solving e alla flessibilità. Non basta conoscere, bisogna saper contestualizzare, per calare una strategia di web marketing in un contesto.

Cosa fa e quali sono le sue attività

Si tratta di una figura, che si occupa di seguire e migliorare l’aspetto generale della presenza online di una determinata realtà. Il consulente di web marketing ha una particolare abilità, che riguarda proprio l’individuare la strategia giusta, prendendo in considerazione tre livelli:

  • Quali strumenti aggiungere per promuovere l’attività.
  • Come risolvere problemi e criticità incombenti.
  • Come migliorare ciò che è già presente online.

Il consulente di web marketing deve avere le conoscenze necessarie per analizzare ogni passaggio della pianificazione: dalla definizione del target e studio della concorrenza, all’individuazione dei KPI per valutare i risultati. Questo deve essere supportato dal contributo fattivo di esperti specifici e qualificati in ogni settore.

Da leggere: cos’è e come funziona un ecommerce

Come diventare un buon consulente

Spesso la domanda è questa: come si intraprende la strada della consulenza orientata al mondo del digital marketing? La risposta non è semplice, ci sono strade differenti che portano allo stesso risultato. Io credo che, in questi casi, la soluzione si divida in due grandi sezioni che devono essere seguite con grande attenzione e serietà:

  • Studio e formazione.
  • Esperienza sul campo.

Non si può lavorare in un settore – che sia quello della SEO o del social media marketing – senza sapere di dover apprendere nuove conoscenze. Nel caso del web marketing non esistono scuole e università obbligatorie da seguire: alcuni corsi di laurea però sono interessanti, come quelli che puoi trovare presso la facoltà di Economia. In ogni caso il mercato è ricco di master privati per definire la base di partenza.

Formazione individuale

In ogni caso, a parte la possibilità di seguire un corso di web marketing, le opportunità per imparare i pilastri di questa materia sono diverse. Si possono seguire webinar e leggere libri generici o specifici, senza dimenticare che, sporcarsi le mani con un progetto personale, può essere la soluzione migliore per imparare qualcosa.

Come diventare consulente di web marketing
Le competenze di un buon professionista.

Non dimenticare che il consulente di web marketing è tale, perché ha competenze capaci di affrontare un progetto completo. Quindi, oltre a studiare le basi della struttura di un’attività promozionale bisogna affrontare le sfaccettature.

Vale a dire specializzazioni indispensabili. Il consulente deve conoscere la SEO, l’usabilità e il web design e non solo i pilastri di dinamiche specifiche come quelle dell’inbound marketing e della costruzione di un funnel di vendita.

I migliori libri di web marketing da studiare

Certo, all’inizio può far comodo avere una piccola biblioteca dei grandi classici relativi al mondo della promozione online e offline. I testi che suggerisco di leggere sono quelli che definiscono una base di partenza stabile.

  1. Marketing 4.0: Dal tradizionale al digitale di Philip Kotler.
  2. The Art of SEO: Mastering Search Engine Optimization.
  3. Principi di Marketing sempre di Philip Kotler.
  4. La Mucca Viola di Seth Godin.
  5. Strategia oceano blu. Vincere senza competere
  6. Ancora Set con This Is Marketing.

La buona gavetta

C’è un modo per imparare il lavoro del web marketer? Certo, la base di partenza è la formazione combinata con l’esperienza sul campo. Quest’ultimo passaggio è indispensabile e deve essere svolto con la massima dedizione.

Questo significa investire: 3 o 4 anni in agenzia sono il minimo necessario per imparare come si lavora in un determinato mondo. Senza dimenticare che non tutte le agenzie sono uguali. L’ideale è quella condizione, che ti permette di crescere al fianco di professionisti validi, magari con una competenza specifica su progetti piccoli e grandi.

Da leggere: come fare lead generation, la guida

Il tuo consulente di web marketing

Perché un’azienda deve pensare a una figura del genere? Semplice, in questo modo può avere una guida da seguire e ottimizzare l’investimento. Non sempre è necessario coinvolgere un team completo a propria disposizione.

In molti casi, soprattutto per le PMI, è inutile avere un esperto SEO, un social media strategist, insieme a uno specialista di email marketing e via in questa direzione, fino a raggiungere specializzazioni più raffinate.

In particolar modo se non c’è una coordinazione centrale. Il consulente di web marketing serve a questo: capire qual è la strategia da seguire e coinvolgere le persone giuste per un obiettivo. Secondo te questa soluzione può essere utile alla tua realtà aziendale? Anche tu hai bisogno di un web marketing specialist per trovare la strada giusta?

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Gestire i clienti con il CRM: inizia da Hubspot

Hubspot free

Questo è un punto di partenza decisivo per chi vuole ottenere il massimo dalla propria azienda: Hubspot free, versione gratuita. Non conosci questa realtà? Non è un problema. Il CRM è da sempre considerato un tool per situazioni specifiche, destinato solo ad aziende grandi e specializzate nel settore B2B, con funnel di vendita articolati.

Non è così, questo strumento può essere usato da piccole e medie imprese se si approfitta di strutture snelle come quelle offerte dall’azienda portavoce dell’inbound marketing. Proprio così, in molti casi quando parli di Hubspot ti trovi di fronte a un ambassador del farsi trovare dai potenziali clienti.

Sto esagerando? Basta fare un tour nel blog aziendale di questo brand, per rendersi conto che qui si lavora sodo sul concetto di inbound marketing; che non riguarda solo la possibilità di intercettare i potenziali clienti con contenuti utili. Dopo aver conquistato il lead si passa alla gestione del flusso di vendita, il workflow disegnato dal funnel diventa il punto in cui si gestisce la conversione. E qui entra in gioco Hubspot free, ecco cosa significa.

 

Cos’è Hubspot: definizione e spiegazione

Conosciuto da molti come brand informativo del settore web marketing, grazie a un blog aziendale sempre attivo, Hubspot è il nome di un mezzo pensato per applicare nel miglior modo possibile la logica inbound marketing. Vale a dire farsi trovare nel momento in cui le persone hanno bisogno di te, dei tuoi prodotti o servizi.

Hubspot è un CRM. Vale a dire un customer relationship management, un programma per gestire relazioni con i clienti. In un funnel di inbound marketing il visitatore arriva sul sito attraverso contenuti e promozioni (social, blog, SEO).

Grazie alle landing page diventa un potenziale cliente. Spesso per portare a termine la conversione l’utente deve lasciare un riferimento, magari un’email o il numero di telefono.

A questo punto devi gestire il lead (persona interessata al tuo lavoro) per affrontare un processo, che può passare dall’informare l’utente per renderlo consapevole delle potenzialità di ciò che fai, quindi diventa prospect.

Fino a trasformarsi in customer (cliente). E poi un ambassador. E’ Facile fare ciò con una semplice email? Non credo proprio, soprattutto se hai decine di contatti al mese da gestire. Per questo strumenti come Hubspot arrivano a darti una mano.

Oltre il CRM: Hubspot è marketing

In realtà paragonare Hubspot free o a pagamento a un CRM è limitativo. Sì, svolge questa funzione organizzando il flusso delle interazioni pre e post vendita con il cliente. Ma può fare ben altro, diventando parte della tua struttura per promuovere il brand su internet. Qualche esempio concreto? Ecco cosa fa Hubspot e a cosa serve.

Creazione del blog e dei post

Già nel piano base Hubspot free consente di diventare un aiuto editoriale. Puoi generare un blog curato in ogni dettaglio e hai la possibilità di creare i contenuti utili per intercettare gli utenti su Google. Come ben sai ci sono molte ricerche informazionali, che riguardano il possibile pubblico, e con un sito statico è difficile coglierle.

blog hubspot
Un esempio di blog creato con questo tool.

Hubspot diventa il cardine per generare contenuti ottimizzati in ottica SEO. Chiaro, devi essere tu a scrivere e a confezionare gli articoli, ma hai al tuo fianco un tool capace di dare i consigli per avere delle risorse online, in grado di farsi trovare dal potenziale pubblico. E questo è un valore importante.

Per approfondire: come organizzare una campagna di lead generation

Ottimizzazione di form e landing page

Il passaggio successivo è quello che ti porta a incassare il lead. Come avviene questo? Con una combinazione virtuosa di landing page, CTA e form per lasciare il contatto. La pagina di atterraggio convince il pubblico e la call to action (chiama all’azione) porta l’utente a lasciare un riferimento utile, che sarà registrato da Hubspot. Da questo punto puoi procedere per ottenere i riferimenti necessari al lavoro commerciale, la vendita vera e propria.

In ogni caso, Hubspot ti dà la possibilità di ottimizzare questi punti, così importanti per chi si occupa di prestazioni e buone conversioni. Avere una call to action efficace, ben studiata, e un form funzionale che diminuisca gli attriti, vuol dire aumentare le probabilità di ottenere clienti. Quindi è un preciso dovere lavorare in questa direzione.

Workflow: trasformare le persone in conversioni

Il grande merito di Hubspot free e a pagamento è questo: una volta inseriti i contatti – intercettati grazie al lavoro con SEO, social e blogging – si procede con la gestione del flusso lavorativo per raggiungere l’obiettivo. Vale a dire la conversione e l’acquisizione di un cliente fedele, capace di trasformarsi da customer ad ambassador.

Workflow hubspot
Ecco come lavora Hubspot.

Certo, questo è il punto d’arrivo ideale. Non sempre è così facile, ma l’idea base è questa: riuscire a muoversi in una direzione chiara. Vale a dire la gestione dei flussi in ogni fase: dalla prima email alla telefonata, fino all’invio della newsletter e dei contenuti utili per fare lead nurturing. Il contatto può essere profilato e inserito in una buyer journey.

Cosa si intende con questo termine? Un percorso tipico del cliente dal primo step all’ultima interazione. Fino alla fidelizzazione, grazie a dispositivi raffinati che abbracciano la newsletter e la marketing automation.

Gestione dei social network

All’interno del pacchetto Hubspot, c’è la possibilità di organizzare il lavoro sui social network, con le diverse pubblicazioni da ottimizzare in modo da rendere l’opera più semplice e immediata. La chiarezza è in primo piano.

calendario editoriale social
Il calendario editoriale su Hubspot.

Non si tratta solo di pubblicare e gestire, ma di raccogliere su un’unica piattaforma i social media marketing tool che ti servono. Ad esempio puoi programmare gli aggiornamenti, monitorare le menzioni e le interazioni. Insomma, su questo punto di vista Hubspot si rivela un ottimo tool di marketing.

Con Hubspot puoi lavorare gratis?

Ovviamente no, ci sono diverse soluzioni per la tua azienda. Le versioni a pagamento offrono una marea di servizi utili, per ottenere vantaggi concreti in termini di gestione dei contatti, ma è vero che con la versione free hai buone possibilità di manovra. Quantomeno puoi iniziare a prendere confidenza con questo strumento.

Perché è giusto ricordarlo: non è immediato, rappresenta comunque una piattaforma di web marketing raffinata e completa. Per quanto possa essere basata sulla massima semplicità possibile si deve settare, pianificare e organizzare con un professionista del settore. Vuoi muovere i primi passi? Qui trovi l’indirizzo per accedere e iniziare la tua sperimentazione di questo tool www.hubspot.com/products/get-started.

Per approfondire: come applicare le fasi dell’inbound marketing

Hubspot free: è adatto al tuo lavoro?

Prova, la versione gratuita non è impegnativa dal punto di vista economico. Puoi usare la soluzione trial per il sito web e avere una prima opinione rispetto ai vantaggi che può portare questo CRM al tuo business.

Non ti aspettare, però, miracoli e rivoluzioni: si tratta di un sistema per gestire al meglio i contatti, non per trovare clienti online senza muovere un dito. Alla base di questo lavoro, c’è sempre la strategia e l’impegno nel creare buoni contenuti, per intercettare l’utente e portarlo verso il brand. Allora, sei curioso? Vuoi usare questo tool per fare inbound marketing?

Un aiuto per iniziare in modo veloce e corretto

In Publidesign aiutiamo molti clienti ad avviare e gestire CRM integrati con il proprio sito, con il vantaggio di calarci nella tua realtà e capire come essere operativi in breve tempo. Ecco una testimonianza concreta:

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