I motori di ricerca sono considerati la fonte di visibilità primaria per un sito web (ma non sono l’unica). Sebbene la guerra per la prima pagina sia spesso sanguinosa e non sempre sensata, ci sono degli accorgimenti che puoi applicare per ottimizzare i tuoi contenuti per i motori di ricerca.

Indice

Come verificare il posizionamento del sito web

Prima di pensare a come migliorare, è giusto capire a che punto si trova il tuo sito Web. La soluzione più immediata sarebbe provare a cercare le parole chiave di tuo interesse sul motore di ricerca; per farlo è consigliabile aprire il browser in modalità anonima, evitando che Google falsi i risultati per adattarli alle tue abituali ricerche. Questo tipo di ricerca però, oltre ad essere piuttosto impegnativa, non dà la garanzia che la posizione raggiunta, fornisca qualche vantaggio a livello di visibilità.
Esistono dei Tool, gratuiti nella versione base, che ti permetterebbero di avere una visione più rapida: SeoZoom, Collabim, Semrush, Strumenti di Adwords e vari altri. Inoltre ti forniscono il volume di ricerche mensili stimate per ogni chiave di ricerca.

Cos’è il posizionamento organico

Quando paghi per avere il tuo sito nei risultati di Google, stai ottenendo un posizionamento Pay Per Click; in questo caso la tua posizione dipende dalla somma investita e si mantiene fino a che continui a spendere (questo risultato si distingue dagli altri perchè preceduto da “Ann.”, abbreviazione di annuncio). Con il passare del tempo gli utenti hanno cominciato a capire la differenza rispetto ai risultati organici.

Il Posizionamento Organico è invece quello che Google attribuisce al tuo sito, o per precisione, ad ogni pagina del tuo sito, in base al suo contenuto; ciò significa che se il tuo sito è in prima pagina per una data ricerca, Google ritiene che il suo contenuto sia, tra tutti quelli disponibili, il più rispondente alle esigenze di chi sta cercando. Questo non vuol dire che il posizionamento organico sia gratuito. Per ottenere che la tua pagina Web finisca in prima pagina per una data chiave di ricerca, devi spendere soldi ed energie nella creazione del contenuto; per raggiungere questo risultato, ti viene in aiuto la pratica della SEO (search engine optimization), quella disciplina che studia come facilitare il posizionamento nei primi posti dei motori di ricerca.

Raramente capita che alcuni contenuti, senza il supporto di alcuna SEO e senza un particolare studio, raggiungano le prime posizioni perchè molto ben scritti e frutto di un’intuizione geniale.

Ecco 5 consigli per migliorare il posizionamento dei siti

Di tutti gli accorgimenti che girano nelle varie scuole di pensiero della SEO, ti diamo i 5 che riteniamo essere quelli più facili da applicare e che danno dei risultati apprezzabili.

Scegli una chiave di ricerca specifica e non generica

Se la parola chiave che scegli per posizionarti è troppo generica, corri il rischio di avere troppa concorrenza per poterti posizionare. Se anche ci riesci, molte delle visite che ne otterrai non saranno interessate al contenuto che troveranno.

Esempio
Ammettiamo di avere un’attività a Bergamo di creazione allestimenti per feste e compleanni. Siccome la maggior parte del nostro business sta nella vendita ed installazione di creazioni fatte con i palloncini, sembrerebbe logico posizionarsi per “palloncini Bergamo”. Risulterà  assai faticoso posizionarsi per una query di ricerca di sole due parole; inoltre la chiave è talmente generica da portare sul mio sito utenti per me “poco interessanti” (ad esempio chi sta cercando i palloncini da festa che si trovano al supermercato). Se invece decidessi di posizionare una query come “allestimento composizioni con palloncini per feste e compleanni a Bergamo”, otterrei sicuramente meno visite, ma queste sarebbero sicuramente più interessanti; inoltre Google tenderebbe a posizionare nel tempo anche derivazioni più corte di questa query (palloncini per compleanni Bergamo, allestimento feste Bergamo, ecc.).

Ottimizza il testo della pagina

Tutto il contenuto della pagina deve essere riconducibile alla query che hai scelto. Questo non vuol dire che devi ripeterla più volte possibile all’interno del testo, anche perchè Google ritiene che una eccessiva “keyword density” (quantità delle parole chiave) sia un tentativo di imbrogliare per ottenere il posizionamento. Vale anche l’opposto; se non scrivi neanche una volta la query all’interno della pagina, lasci a Google il compito di decidere con quali parole chiave posizionarla. Ti consigliamo di inserirla una volta con l’attributo “h2” o “Titolo 2”.

Ottimizza le immagini

Molti inseriscono immagini senza adattarle alla chiave di ricerca prescelta. Cominciate dando ai file immagine dei nomi coerenti con quello che volete posizionare (anche perchè spesso si posizionano prima le immagini del testo). L’attributo “Alt” (alternative) è spesso trascurato ; anche questo dovrebbe essere coerente alla query di ricerca principale.

Ottimizza la struttura

Avrai notato che quando entri in una pagina del tuo sito, l’indirizzo web è composto da tutta una serie di / e di testo.  Google tiene conto anche delle parole contenute nella struttura dell’indirizzo. Quando scrivi diversi articoli per diverse chiavi di ricerca, collegali a categorie e sottocategorie pertinenti con le query che hai scelto. Lo puoi fare tu se usi un cms come WordPress o Joomla, oppure fallo fare a chi ti sviluppa il sito.

Rispondi alle necessità degli utenti

Se vuoi posizionare la tua pagine per la query “allestimento composizioni con palloncini per feste e compleanni a Bergamo”, crea una pagina che fornisca una risposta realmente interessante ed esauriente per gli utenti che hanno fatto questa ricerca. Sebbene Google non sia “umano”, riesce ad interpretare sempre meglio il testo scritto nelle pagine web tenendo anche conto delle interazioni utente. Se quasi tutti gli utenti che arrivano alla tua pagina ci restano pochi secondi e non interagiscono mai cliccando link o lasciando commenti, Google tenderà ad interpretare la tua pagina come poco interessante per chi cerca, anche se perfettamente ottimizzata per la SEO.

C’è solo Google?

Il motore di ricerca non è la sola fonte di visibilità per i tuoi contenuti. Oggi buona parte degli utenti arriva dai canali social, attraverso dei percorsi che incanalano la loro attenzione verso i contenuti web. Mentre Google intercetta delle necessità e l’interazione con il web termina una volta che queste vengono soddisfatte, i social partono dalla costruzione di un rapporto comunicativo con gli utenti, che si interessano del contenuto che viene loro proposto. Facebook ad esempio permette di capire le necessità delle persone, intercettare i loro interessi e creare un rapporto di fiducia, che per il brand aziendale ha un altissimo valore.

Se hai bisogno di supporto per la visibilità e posizionamento del tuo sito internet, contattaci qui.

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