Passo 1 (di 5) per arrivare all’e-commerce

Ok, non c’è più bisogno di convincere nessuno. L’ecommerce (finalmente anche in Italia) sta crescendo a vista d’occhio.

Ma nella pratica, TU cosa puoi fare per utilizzare questo incredibile strumento senza sprecare tempo e soldi?

Abbiamo creato una piccola guida divisa in 5 passi che può diventare una traccia da seguire per farti alcune domande (e trovare le risposte), prima ancora di investire 1€.

Questo è il primo passo e riguarda l’aspetto economico e di analisi di mercato. Non abbiamo la pretesa di essere esaustivi su tutto e sicuramente online ci sono un’infinità di approfondimenti da leggere. Questa è una base per dare un’idea di quello che va fatto PRIMA di vendere online.

Qundi cominciamo.. Ok, vuoi vendere? Perfetto!

Ma a chi? A che prezzo? Con che guadagno? Come? ecc…

Una cosa importante che devi sempre tenere a mente: le persone online sono le stesse che incontri per strada tutti i giorni e che magari acquistano già da te, solo che online sono molte (molte molte!) di più e il tuo concorrente più lontano è a 1 click di distanza… Quindi altro gioco, altra partita..

Per rispondere alle domande di cui sopra non devi tirare a indovinare o inventarti chissà che schemi o ragionamenti. Senza complicarti troppo la vita puoi utilizzare un classico canvas per Modelli di Business. Per capirne la struttura e come compilarlo puoi vedere questa simpatica presentazione “Il Modello di Business spiegato a mia nonna”. Questo è un inizio e se vuoi approfondire nei dettagli il progetto o presentare una domanda di finanziamento ti servirà un buon businnes plan, che analizzi tutti gli aspetti tecnico- finanziari, faccia un’analisi dei potenziali clienti, dei concorrenti e quindi del mercato di riferimento.

Che cos’è un businnes plan?

Il businnes plan è un documento, strutturato secondo uno schema preciso, che sintetizza i contenuti e le caratteristiche del progetto imprenditoriale. Viene utilizzato per la pianificazione e gestione aziendale. Ti servirà anche per monitorare l’andamento dell’attività perchè è un “documento vivo”, che deve essere aggiornato periodicamente.

Stendere un businnes plan che sia utile richiede un’analisi accurata di molti fattori. Il primo fra tutti è la tua stessa azienda. Insieme a noi risponderai ad alcune domande che ti aiuteranno a fare chiarezza sugli obiettivi da raggiungere e su come creare una solida base da cui partire. Medie e grandi aziende arrivano a stilare documenti molto corposi, come quello che trovi qui.

Un businnes plan completo deve analizzare anche i tuoi concorrenti e per farlo non c’è niente di meglio del Web. Anche in questo caso l’analisi può essere più o meno approfondita e ti possiamo aiutare a trarre delle conclusioni utili a rispondere sempre alle domande di cui sopra.

Prima, durante e dopo l’analisi dell’attività e la redazione del progetto è necessario definire quali saranno i tuoi futuri clienti, o meglio, trovare una nicchia di mercato chiara e precisa dove poter lavorare per soddisfare le esigenze dei clienti. Non importa se la tua azienda produce mille cose diverse, ha clienti di diverso tipo ecc.. A meno che tu non sia Amazon, il nostro consiglio è quello di cominciare da una nicchia per poi ampliare l’offerta con il tempo. Potrai valutare l’impegno necessario a gestire l’ecommerce tenendo sotto controllo i costi.

Come trovare questa nicchia di mercato? Anche in questo caso Google è fondamentale.

Per prima cosa cerca su Google se veramente c’è una richiesta da parte del mercato per i prodotti intorno ai quali vuoi costruire un businnes on line. Guarda se ci sono già altre aziende che fanno pubblicità per i risultati della ricerca (Google AdWords è un valido indicatore per fare questo tipo di analisi). Infine misura il livello di competitività, cioè la concorrenza esistente in quella nicchia o per quella parola chiave.

Valuta anche cosa i tuoi potenziali clienti cercano di specifico e come lo cercano (che parole usano). Ad esempio digitando “occhiali” potrai vedere i suggerimenti che Google fornisce a te ed ai tuoi clienti sulle voci correlate più ricercate.

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Un altro utile strumento di Google è sicuramente Adwords che fornisce il numero di ricerche mensili riguardanti una parola. Sempre per l’esempio di cui sopra “occhiali” ecco cosa risulta. Inoltre fornisce anche le parole chiave correlate.

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Ed ora altri 2 strumenti utili a valutare correttamente il mercato di riferimento.

Il primo è Google trend, il quale consente, digitando la parola chiave, di vedere l’andamento temporale e geografico del mercato del prodotto, le varie zone in cui è richiesto e altre utili informazioni. In questo esempio abbiamo analizzato il mercato degli “occhiali” (Italia, 2013)image

E se volessi andare all’estero? Gli strumenti descritti sopra permettono di analizzare anche le ricerche effettuate all’estero ma Google fornisce anche lo “Strumento a supporto dell’export”. Potrai avere una panoramica dell’andamento del prodotto che vuoi vendere, nelle varie nazioni. Ecco un esempio dei risultati forniti per il mercato degli occhiali.

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Questi descritti sono tutti strumenti online e gratuiti. Rivolgendoti ad un’azienda specializzata potrai scoprirne di altri, ottimizzare i tempi ed i costi, valutando con attenzione il progetto.

La prossima volta vedremo che l’importanza del brand e delle comunicazione coordinata. Per ora ti lasciamo a fare i conti..

Ecommerce: un’occasione per crescere o un’occasione persa, dipende da te

La ricerca del gruppo Casaleggio Associati ha messo in luce che nel 2014 l’ecommerce a livello mondiale raggiungerà i 1.500 miliardi di dollari, crescendo del 20% rispetto allo scorso anno.

Già nel 2012 avevamo “avvisato” le PMI di questo grande potenziale ancora inespresso e le previsioni non solo sono state rispettate ma addirittura abbondamente superate..

La situazione italiana

In Italia l’ecommerce è solo agli inizi del suo percorso e la crescita continua a doppia cifra ogni anno, grazie da un lato all’aumento degli utenti che acquistano online e dall’altro alle (ancora troppo poche) aziende che hanno visto lontano, investendo in questo canale e favorendone al contempo l’utilizzo.

Ecco i dati emersi, per quanto riguarda il nostro Paese: “Il valore dell’ecommerce italiano è stimato in 22,3 miliardi di euro nel 2013. Il fatturato delle vendite on line è cresciuto complessivamente del 6% rispetto al 2012. Si rileva, quindi, una crescita delle vendite on line nonostante il protrarsi dello stato di recessione economica

Nell’anno appena trascorso, il numero di attivazioni di nuovi ecommerce, è stato il più alto degli ultimi dieci anni.

Quindi?

Se hai un un negozio integrarlo con un ecommerce ti permetterà sia di ridurre o eliminare la merce rimasta invenduta sia di aumentare il volume di affari grazie all’ampiamento della base di clienti. “La promozione dell’attività sul web, inoltre, attraverso il sito e l’eventuale attività di advertising, consente di intercettare la domanda e fa crescere il business”, come sostiene la società Casaleggio Associati.

Un dato molto importante da tenere in considerazione quando si apre un ecommerce è quello relativo al numero di utenti che si collegano a Internet da mobile (smartphone, tablet & co.): in rapida crescita e destinato ad aumentare nei prossimi anni.

Oltre a intercettare il traffico mobile è essenziale saperlo gestire predisponendo gli strumenti adeguati, ottimizzando il sito perchè sia perfettamente fruibile anche in mobilità. Altrimenti tutto il lavoro per portarvi utenti interessati si tradurrà in mancate vendite e quindi mancati guadagni, perchè (lo fanno tutti) il primo motivo per cui si “abbandona” un sito è proprio la difficoltà di navigarlo. Per dare un’idea Dollar Shave Club (ecommerce di prodotti per la rasatura) ha avuto un incremento del 126% delle conversioni da mobile dopo aver ottimizzato il proprio sito per la navigazione da smartphone e tablet.

E’ tutto oro quel che luccica?

L’ecommerce è una grande opportunità. Non rischiare di bruciare l’occasione di coglierla.

E’ necessario tener presente che ci vogliono impegno e risorse per riuscirci. Diffida da chi ti propone un’ecommerce a 99€ tutto compreso. L’ecommerce, infatti, non è diverso da un negozio fisico (naturalmente con moltissimi vantaggi rispetto a questo, come flessibilità, costi di avvio, burocrazia ridotta ecc…) e come questo richiede impegno, lavoro e pazienza. Gli utenti online non stanno aspettando te: devi conquistarteli!

Un ecommerce non si fa solo con un sito internet perchè avere un sito con il “carrellino” non assicura di per sè visibilità. Per far funzionare questo strumento bisogna soprattuto promuoversi nel modo giusto e nei “posti” giusti, ed avere un “piano di azione” (detto anche business plan) quantomeno chiaro e sincero nei numeri.

Come tutte le attività a scopo di lucro l’obiettivo è quello di ottenere quanti più clienti è possibile, ed online sono virtualmente illimitati!

I modi per fare pubblicità su Internet sono moltissimi.

Ad esempio è consigliabile affidarsi ad un esperto per gestire una campagna AdWords, per limitare i costi ed aumentare le conversioni: rivolgiti ad aziende specializzate che ti faranno da consulenti e aiuteranno a gestire al meglio il tuo ecommerce.

Rivolgendoti ad un’azienda specializzata otterrai anche un’altra cosa fondamentale: la formazione. Imparare tecniche ed accorgimenti per aumentare le vendite sfruttando gli strumenti del webmarketing ed applicando accorgimenti a volte molto semplici e “sottili” può far anche raddoppiare le prestazioni del tuo ecommerce o delle campagne pubblicitarie ad esso collegate. E questo non ha prezzo, perchè da un lato abbasserai i costi vivi dell’attività sopperendo con le tue nuove competenze, dall’altro l’azienda potrà seguire al meglio tutte le novità del settore, proponendoti sempre soluzioni aggiornate e all’avanguardia.

Ora sta a te decidere se cogliere l’occasione o no.. Ricorda che per fare due chiacchere senza impegno al telefono o di persona puoi sempre farci un colpo di telefono.

Come l’eCommerce fa ripartire le PMI tradizionali

L’ecommerce può essere concretamente una delle leve principali per tutte le micro e piccole imprese italiane che vogliono crescere.

Sopprattuto quelle che si occupano di produzione di beni e prodotti.

Ma pensare di aprire un ecommerce e trovarsi una fila di clienti “fuori” dal sito il giorno dopo è una bellissima utopia.

E’ necessario un cambio culturale e d’impresa. Oggi bisogna mettersi in ascolto dei propri clienti. Eventualmente anche di quelli scontenti. Perchè solo cosi si potrà instaurare un rapporto di fiducia serio e duraturo tra l’azienda e il cliente.

Piattaforme social, blog, siti web, marketplace ecc… sono importantissimi strumenti, che bisogna conoscere ed imparare ad utilizzare a proprio vantaggio.

L’importante è avere la voglia di farlo. Poi, per la loro gestione, sviluppo, mantenimento è possibile rivolgersi a professionisti in grado di diventare la guida per l’imprenditore in questo nuovo territorio.

Fertile. Molto fertile.

Leggi questo interessante articolo su un concreto caso di successo: Re-StartuPmi: ecco come l’eCommerce fa ripartire le pmi tradizionali

E scopri le previsioni di aumento di questo strumento: L’e-commerce in Europa crescerà a un tasso annuo del 12% fino al 2016

Update 28/5/2013: I 5 consigli per un e-commerce di successo

Update 31/5/2013: L’ecommerce italiano smette di guardare al passato