Creare un Ecommerce che funziona passo 3 di 10

Analizza la concorrenza

Conoscere il mercato in cui si vuole entrare ti eviterà un sacco di futuri dispiaceri. Devi tener ben presente quello a cui sei abituato probabilmente non corrisponde a quello che ti aspetta sul web; i concorrenti potranno essere gli stessi, ma le regole saranno molto diverse.

Comincia cercando i siti di quelli che sai essere i tuoi principali concorrenti, così vedrai come operano e come comunicano; dagli altri si impara sempre (anche dai loro errori).

Verifica se i loro eCommerce sono mobile compatibili (se vengono riadattati allo strumento su cui vengono visualizzati per essere più utilizzabili); cerca di capire se hanno scritto i testi in casa o se questi sono stati elaborati da copywriter professionisti (se il testo è scritto in un bell’italiano scorrevole, se ti invoglia a continuare a leggerlo, se all’interno c’è un messaggio commerciale, se le parole chiave sono inserite fluidamente senza forzature, allora il testo è scritto da professionisti)

Analizza il materiale del sito per capire se è prodotto da loro o scopiazzato da qualche parte; trova i motivi che possono spingere un cliente ad acquistare o non acquistare su questi siti; magari chiedi una parere ad amici o conoscenti (meglio ancora a clienti potenziali per il tuo eCommerce)

Scopri se sono presenti sui motori di ricerca, se hanno una pagina Facebook o se sono su altri social; trova eventuali recensioni e commenti per capire i punti di forza e di debolezza, le necessità insoddisfatte delle Persone.

I dati che ricaverai da questa ricerca ti daranno il vantaggio di costruire il tuo web marketing sulle spalle dei tuoi concorrenti e sfruttare eventuali “spazi vuoti” che sono passati inosservati.

Hai fatto quest’operazione per il tuo E commerce? Se hai cominciato a leggere il blog da questo articolo ti consigliamo di partire da Creare un Ecommerce che funziona passo 1 di 10.

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Come creare E commerce che vendono di più: i 10 passi preliminari

Creare un Ecommerce che funziona passo 2 di 10

Decidi quanto sei disposto ad investire

Riassumendo: prima di iniziare qualsiasi attività commerciale devi creare il tuo business plan. L’eCommerce è un’attività commerciale a tutti gli effetti, solo che viene svolta online. Per questo richiede l’investimento di tempo e di soldi.

Quali sono gli investimenti di denaro?

La tua decisione di aprire un eCommerce è sicuramente frutto di una scelta imprenditoriale; questo ti consente di stabilire quanto puoi spendere per raggiungere gli obbiettivi minimi che ti sei prefissato. Prima di accostarti ai professionisti che ti supporteranno nella creazione e promozione del tuo eCommerce, devi stabilire quanto sei disposto ad investire in questo progetto in termini di soldi e di tempo.

Queste sono le voci che dovresti preventivare dal punto vista monetario:

  • Progetto di comunicazione e marketing sul web per 12 mesi, che una web agency deve crearti così da indicarti le operazione necessarie a raggiungere l’obbiettivo prefissato
  • Fotografie professionali da inserire nell’E-commerce
  • Servizio Copy per l’elaborazione dei testi principali del sito che subiranno pochissime variazioni nel tempo
  • Studio grafico ed elaborazione della piattaforma di E-commerce
  • Servizio SEO per l’ottimizzazione al fine di facilitarne il posizionamento sui motori di ricerca
  • Apertura dei canali social più congeniale per il tuo target (Facebook, Google+, Twitter e Instagram, Pinterest, LinkedIn sono i principali) e la loro gestione (oppure un corso di formazione ed una persona dedicata per gestirli in autonomia)
  • Impostazione di un sistema di newsletter per la raccolta, organizzazione e gestione degli indirizzi email (noi ti consigliamo MailChimp)
  • Iniziale sponsorizzazione del tuo nuovo E-commerce su Google Adwords
  • Servizio di analisi periodica dei risultati del sito che ti fornisca dati comprensibili sull’andamento (necessario per capire difetti da correggere o potenzialità da sfruttare)

Devi investire anche del tempo

Solitamente l’impegno di tempo è inversamente proporzionale a quello monetario; quello che fai tu non dovrai farlo fare da altri a pagamento. C’è un limite a questa proporzione, se il rapporto non è bilanciato otterrai pessimi risultati. Se provi a fare tutto da sa solo con la teoria che il Fai-da-te costa meno, ti troverai a spendere molto del tuo tempo per ottenere risultati scarsi o nulli. Ricorda che anche il tuo tempo ti costa soldi. Viceversa se pensi di pagare qualcuno per fare anche tutto quello di cui dovresti occuparti tu (obbiettivi, messaggi, customer relationship, ecc.), spenderai molti soldi per niente. L’occhio del padrone ingrassa la vacca.

Le voci che dovresti per cui dovresti quantificare  il tuo impegno di tempo (o quello di personale dedicato) sono:

  • Elaborazione periodica di materiale che mantenga vivo l’interesse per il tuo eCommerce
  • Incontri con i professionisti che, a pagamento, progetteranno, svilupperanno e seguiranno tutto quello che non farai tu (un professionista che non ti porta via del tempo per capire bene cosa vuoi e di cosa hai bisogno, non è serio)
  • Analisi dei dati relativi all’andamento dell’E-commerce
  • Verifiche periodiche sugli obiettivi e stabilirne di nuovi (crescita costante, chi si ferma in salita scivola indietro)
  • Gestione dei canali di diffusione
  • Gestire la comunicazione con i contatti derivanti dal Sito Web e dai social
  • Newsletter ed email marketing
  • Formazione costante, perchè devi sapere come funzionano le cose

Ti consigliamo di farti almeno un’idea di quello che potrai spendere in termini di tempo e di denaro, così non sarai completamente impreparato quando ti dovrai confrontare con i professionisti che ti dovranno seguire; questo ti farà risparmiare molto tempo in fase di trattativa.

Hai fatto quest’operazione per il tuo E commerce? Se hai cominciato a leggere il blog da questo articolo ti consigliamo di partire da Creare un Ecommerce che funziona passo 1 di 10.

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Come creare un E commerce che vende e di successo: i 10 passi preliminari

Creare un Ecommerce che funziona passo 1 di 10

Individuare un’obiettivo su cui creare la strategia

L’E-commerce è uno strumento creato per raggiungere degli obbiettivi; più gli obbiettivi saranno definiti e prima verranno raggiunti. Aprire uno shop online è come aprire un vero negozio; sebbene gli investimenti siano nettamente inferiori è necessario pensare per bene al da farsi. Per sapere come individuare l’obbiettivo per creare la strategia leggi l’articolo.

Cosa vendi?

Sebbene la domanda possa sembrarti banale, in realtà è piuttosto insidiosa. Per scegliere l’obbiettivo devi innanzi tutto stabilire quale messaggio vuole dare il tuo negozio. Il messaggio è direttamente collegato alla tipologia di prodotto e servizio che vuoi vendere:

  • uno shop online di accessori in legno per la cucina fatti a mano
  • un outlet d’abiti di marca
  • un sito per l’acquisto di servizi per la manutenzione delle caldaie
  • e così via

Se il tuo E-commerce  è troppo generalista, perchè vende un po’ di tutto, corri il rischio di confonderti nel marasma della comunicazione e di confondere gli acquirenti. Probabilmente ti troveresti a confrontarti sui prezzi con realtà molto più grandi della tua. Cerca di dare un tema al tuo negozio online selezionando accuratamente cosa vendere.

A chi vendi?

Per la stessa ragione per cui ti di vendere qualcosa di specifico, ti consigliamo di scegliere un target preciso di clientela. Cerca d’individuare qual’è la tipologia di cliente che vuoi nel tuo E-commerce. Il motivo principale di questa scelta si può spiegare con una semplice esempio:

Devi comprare una macchina per il caffè espresso e ci sono due negozi. Uno espone marche molto famose, ha grandi vetrine che mettono in evidenza le macchine come se fossero delle opere d’arte ed i prezzi non sono esposti, all’interno intravedi un negozio ampio e minimale, molto ordinato e pulito. L’altro non pubblicizza particolari marche ed ha le vetrine zeppe di macchine di ogni tipo. Guardando dentro sembra che ci sia così tanta roba da non riuscire quasi a camminare. In quale sceglieresti di entrare per primo?

La stessa cosa accade con l’E-commerce. Il suo aspetto e funzionamento deve essere pensato in funzione di uno specifico target di clienti. Se l’aspetto e il contenuto non sono adatti alla clientela che vuoi attirare, è probabile che questa non comprerà fuggendo via subito.

e commerce di successo
by www.casaleggio.it

 

Un’idea precisa.

Più l’idea che ti fai è precisa, più semplice sarà affrontare i prossimi passi; inoltre sarà maggiore la probabilità che il tuo sia un E-commerce di successo. Scegli quindi cosa vuoi vendere. Evita la tentazione di vendere più cose possibile e poi decidi d’istinto quale sara il tuo tipo di cliente. Così potrai creare un negozio online, in cui lui si possa trovare a suo agio, in cui possa comprare tutto quello che cerca, presentando i prodotti nel modo a lui più congeniale.  Se ti è d’aiuto cerca su internet fotografie di negozi che a tuo avviso sarebbero perfetti per il tuo target di cliente. Individua quali sono i fattori che possono far preferire uno shop rispetto ad un altro.

 

Non affezionarti troppo alla tua idea

Quello che hai in mente ora,  che ti sembra così chiaro e scontato, probabilmente cambierà profondamente leggendo i prossimi passaggi. Ti consigliamo di tenere aperta la mente. E’ normale che approfondendo alcuni aspetti importanti, nascano nuove idee e quelle vecchie vengano riviste.

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Continua sui post successivi:

CREARE UN ECOMMERCE CHE FUNZIONA PASSO 2 DI 10 – Decidi quanto sei disposto ad investire

CREARE UN ECOMMERCE CHE FUNZIONA PASSO 3 DI 10 – Analizza la concorrenza

CREARE UN ECOMMERCE CHE FUNZIONA PASSO 4 DI 10 – Verifica il mercato

CREARE UN ECOMMERCE CHE FUNZIONA PASSO 5 DI 10 – Costruisci la Personae del tuo Cliente migliore

CREARE UN ECOMMERCE CHE FUNZIONA PASSO 6 DI 10 – Rivedi i tuoi obbiettivi

CREARE UN ECOMMERCE CHE FUNZIONA PASSO 7 DI 10 – Branding la tua azienda è differente

CREARE UN ECOMMERCE CHE FUNZIONA PASSO 8 DI 10 – Seleziona il Team giusto per te

CREARE UN ECOMMERCE CHE FUNZIONA PASSO 9 DI 10 – Contenuti e diffusione

CREARE UN ECOMMERCE CHE FUNZIONA PASSO 10 DI 10 – Analizza e correggi

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Come creare un E commerce di successo che funziona

10 Buoni Motivi per NON FARE L’ECOMMERCE

Chi l’ha detto che dovete per forza avere un sito internet o vendere sul web?! Di seguito vi diamo 10 motivi per cui non dovreste farlo.

1° buon motivo: Non ci credo, secondo me non funziona.

Se vi ritrovate in questa frase, se dentro di voi pensate che avere il sito internet o l’ecommerce per la vostra attività porti pochi vantaggi o addirittura nessuno, avete sicuramente ragione. Come diceva una mente illuminata del secolo scorso, il sig. Henry Ford, “Che tu creda di farcela o di non farcela avrai comunque ragione”. Se fate una cosa partendo con la convinzione che non vi serva, accadrà esattamente quello che credete.

2° buon motivo: Non  voglio cambiare modo di lavorare, preferisco che i clienti vengano direttamente in negozio.

Il rapporto umano è alla base della vendita, soprattutto in Italia; perchè dire su di un sito quello che si può dire di persona. Se uno cerca qualcosa che voi non avete o non fate, è meglio che lo scopra direttamente da voi, magari dopo aver parlato con voi per vari minuti. Far sapere quello che fate a chi non vi conosce? Meglio tenersi i vecchi clienti fidelizzati! Vendere e spedire la merce tramite internet? Sai che investimento di tempo. E l’organizzazione? Un casino. Piuttosto di impiegare 1 ora al giorno per spedire 20 pacchi meglio avere 20 clienti in negozio, magari tutti insieme, che girano e che ti fanno domande.

3° buon motivo: Il mio sito deve piacere a me.

A questo punto è inutile dare soldi ad un professionista perchè elabori un sito studiato per ottenere più clienti. Se il sito lo fate per voi, tanto vale incaricare un ragazzo appena uscito dalla scuola di grafico. Non importa se non sa niente di comunicazione e di web marketing.

4° buon motivo: Siccome l’attività è mia, sò io come venderla su internet.

A chi sa fare tutto non servono consigli, servono solo operai. E se si chiede un consiglio ad un professionista sarebbe il caso che lo ascoltasse.

5° buon motivo: Una volta che ho messo i soldi, i soldi arriveranno da soli senza fare niente.

Probabilmente accade la stessa cosa anche per la vostra attività: comprate o affittate il locale, ci mettete i mobili, i computer, l’insegna e i prodotti, vi sedete belli comodi sulla poltrona e le vendite fioccano. Potete persino assumere qualcuno che stia lì al posto vostro; anche se a questa persona non frega niente del suo lavoro e della vostra attività, le vendite arriveranno lo stesso. Perchè seguire costantemente il marketing sul web quando posso controllarlo una volta all’anno (forse)? Ho pagato un professionista perchè mi creasse una scatola magica raccogli soldi! Funziona così anche per i negozi e le aziende, sbaglio?

6° buon motivo: Non voglio troppi clienti, perchè costa gestirli.

In effetti se i clienti aumentano velocemente bisogna organizzarsi per gestirli al meglio e organizzarsi costa. Meglio avere il problema di dover trovare dei clienti che avere quello di doverne gestire di più? Preferiamo tenere quelli che abbiamo (sicuramente non ci abbandoneranno per altri fornitori). Nuovi clienti = nuovi problemi. E poi i vostri vecchi clienti non si faranno ingolosire dalle offerte su internet.

7° buon motivo: Mi costa troppo. Non me lo posso permettere.

Se avete una micro azienda (ditta individuale o piccolo commerciante al dettaglio) dovreste spendere tra i 1.500 e i 3.500 euro all’anno per ottenere buoni risultati. Ma voi state già bene così come siete giusto? Chi fa volantinaggio , magari fai-da-te; chi mette la pubblicità sul giornale o sulle cartine del paese. Chi fa lo sponsor per gli eventi cittadini; gli spot radiofonici e televisivi sono troppo cari quindi lasciamo stare. Il meglio è non fare alcuna attività di marketing. Vivere di passa parola, sicuri che la qualità verrà diffusa come Vangelo tra la gente: “tanto ci saranno sempre e solo noi a vendere il prodotto in quella zona e i nostri clienti non compreranno mai su internet”.

8° buon motivo: Oramai vendono tutti su internet, c’è troppa concorrenza.

C’è forse qualcuno che vende il vostro prodotto o servizio nelle vicinanze? Non sarete mica così sfortunati?! I vostri affezionati clienti, queste fantastiche persone, non vi tradirebbero mai acquistando su internet solo perchè risparmiano e ricevono tutto comodamente a casa. Vero?

9° buon motivo: Con il sito i concorrenti possono copiare quello che faccio.

Siccome dovete inserire un sacco di specifiche tecniche, schemi, progetti e formule segrete incomprensibili per convincere i clienti ad acquistare i vostri prodotti e servizi, i vostri concorrenti potrebbero approfittarne per copiarvi. Così potrebbero essere esattamente come voi, avere esattamente tutto quello che date voi ai vostri clienti (professionalità, esperienza, competenza, serietà, ecc.). Anche perchè adesso nessuno sta tentando di copiarvi giusto? E non importa che uno venga copiato perchè ritenuto leader del mercato; e non importa se chi copia, oltre ad essere sempre un passo indietro, fa involontariamente pubblicità anche a voi che siete leader nel mercato.

10° buon motivo: Siccome non ne so niente di computer e internet, non ci provo neanche. E poi non mi piace!

Eh, i bei tempi di una volta. Chi di voi non ha nostalgia della propria gioventù? Si lavorava tanto, però con calma; i clienti abbondavano perchè c’erano molte meno attività commerciali. Potevate passare giorni prima di dare una risposta al cliente; tanto non poteva rintracciarvi (c’erano pochi cellulari in giro). E se uno non era contento di quello che aveva comprato al massimo poteva parlarne con parenti e amici, correndo pure il rischio di sembrare noioso. Non come oggi: si pubblicano le recensioni su internet PER QUALUNQUE COSA, i clienti vogliono risposte ai loro problemi velocemente, altrimenti vanno da qualcun’altro, oppure arrivano già informati su quello che vogliono comprare, perchè hanno guardato su internet.

Se condividete uno di questi buoni motivi fate bene a non fare il sito internet o l’ecommerce, probabilmente buttereste soldi e tempo.

Buona avventura.

Morto un commercio… se ne fa un altro: l’e-commerce

10 informazioni essenziali che ti permettono di fare commercio elettronico proficuo e regolare.

L’economia è in crisi; la gente esce di meno e spende di meno. Questo è quello che sentiamo dire tutti i giorni. I soldi che girano però non sono diminuiti. Infatti, in Italia, a patire dal 2008 le vendite online sono quadruplicate. Le stime prevedono una costante crescita del fatturato generato da Internet.

Volendo interpretare questo andamento si può desumere, senza pericolo di sbagliare, che il commercio non è poi così in crisi; sono cambiate le tipologie ed abitudini dei consumatori.

Potersi pubblicizzare su internet, vendere i propri prodotti e servizi online tramite e-commerce o market-place, fidelizzare i clienti in pochi minuti, sono ormai una necessità per il 99% delle attività commerciali di qualunque tipo esse siano.

Ecco i 10 punti grazie ai quali potrete portare la vostra attività on-line:

  1. Effettuare le comunicazioni previste per legge. Se avete già un’attività fisica e volete espandere il vostro mercato sul web è sufficiente comunicare alla Cciaa la variazione del codice attività attuale a cui verrà aggiunto quello relativo al commercio via internet (questa operazione la può fare il commercialista scaricando l’apposito modulo); invece aprendo direttamente un’attività di commercio elettronico la cosa si fa più complicata ed onerosa. Praticamente è come aprire un’azienda fisica con tutti i costi annessi. In quest’ultimo caso è meglio preparare o farsi preparare un business plan chiaro con un’analisi di web marketing per capire se conviene aprire o meno (in Italia come sempre c’è da pagare un sacco di gente e fare impresa libera è cosa assai ardua)
  2. Preparare un piano d’azione. Anche se alcuni commercianti ed imprenditori elaborano strategie un po’ caserecce che a volte danno buoni risultati, molti si affidano a dei professionisti perchè creino il loro e-commerce. La prima opzione è discutibile (questione di budget per lo più), ma la seconda è assolutamente sconsigliabile. Prima di ogni cosa: pagare un professionista per un progetto di web marketing personalizzato che evidenzi le potenzialità e le tendenze del mercato, oltre agli investimenti necessari commisurati con le possibilità dell’attività commerciale.
  3. Vendere ok… ma cosa? Qualsiasi cosa voi vogliate vendere non importa, l’importante è che abbiate immagini e soprattutto testo che forniscano ai clienti i dati necessari a decidere. Se avete un articolo in diversi formati meglio una foto fatta da voi dove si capisce il volume del prodotto piuttosto che l’immagine ripetuta fornitavi dal produttore. Se sapete già che la prima cosa che vi chiedono quando vengono nel vostro negozio a comprare  è: “Ma il vostro articolo ce l’ha ABC?”, scrivete già nella scheda del prodotto se ce l’ha oppure no.
  4. Semplicità. Gli utenti amano trovare subito quello che cercano; non complichiamo loro la vita con siti web iperbolici che hanno l’usabilità di una ruota quadrata. Volendo semplificare in categorie quello che le persone cercano sul web, potremmo parlare di prodotti/servizi, informazioni su prodotti/servizi, prodotti/servizi che possano risolvere un loro problema e ovviamente il parere delle altre persone (passa parola digitale). Come metodo di pagamento vi consigliamo assolutamente Paypal perchè è sicuro (per chi vende e chi acquista), costa poco e si attiva in pochi click (basta avere un conto corrente o una carta di credito anche ricaricabile)
  5. Appoggiatevi ad  un market-place. In base al vostro budget potete creare  o meno un vostro e-commerce che gestirete come meglio credete; tenete però presente che tra Amazon, Ebay e altri minori fanno più del 50% delle vendite online. Certo si trattengono una percentuale sulle vendite però in cambio danno il Trust cioè la credibilità ed affidabilità, che potrete avere sul vostro ecommerce solo dopo vari mesi e molto impegno per soddisfare la clientela. Inoltre se non avete soldi per l’ecommerce potete affidarvi al 100% al queste piattaforme. Vendere su Ebay è estremamente semplice; Amazon invece è più rognoso però ha un Trust altissimo.
  6. La coerenza soddisfa i clienti il 90% delle volte. E’ probabilmente il consiglio più importante che possiamo dare: fate quello che promettete. Condizioni delle merci e di vendita, tempistiche di esecuzione/spedizione, politiche di reso e rimborso, vanno rispettate il più possibile e se non ci riuscite, fate i brillanti, regalate qualcosa per scusarvi. Una recensione negativa dovuta ad un vostro errore vi potrebbe far perdere decine di vendite. Ovviamente vanno rispettati tutti i diritti riconosciuti al consumatore che acquista un bene/servizio su internet o sottoscrive un contratto on-line.
  7. L’attenzione al cliente soddisfa il 100% dei clienti. Quando un cliente vi contatta per una qualsiasi necessità (informazioni sul prodotto, lamentele, chiarimenti sulle condizioni di vendita, ecc) rispondetegli nel più breve tempo possibile. Nulla fa arrabbiare una persona come l’essere ignorata. Per guadagnare un po’ di tempo vi consigliamo di creare una auto risponditore che tranquillizzi il cliente dicendogli che la sua richiesta verrà evasa entro breve. Anche la chat on-line è uno strumento utile per fidelizzare la clientela e far aumentare le vendite.
  8. Il vostro punto di forza non è il prezzo ma la qualità? Fatelo sapere! E’ facile vendere quando si ha il prezzo più basso; lo è di meno quando si concorre con chi ha prezzi inferiori ai vostri. In questo caso dovete pubblicizzare le vostre differenze  (comprovate magari dalle recensioni dei clienti). I social come Facebook e la pubblicità a pagamento come AdWords di Google sono ottimi strumenti per farlo.
  9. L’occhio del padrone ingrassa l’e-commerce. Come avete letto sopra per lo stato italiano aprire un e-commerce equivale ad aprire un’attività commerciale; in un certo senso è vero. Se la vostra vetrina è sporca la pulite? Perchè? Perchè una vetrina pulita attrae l’attenzione su quello che c’è al suo interno. Vendere on-line non è solo caricare articoli, impacchettarli e spedirli. Dovete sapere come va il vostro e-commerce in ogni momento, perchè certe cose vanno ed altre no, cosa cerca chi lo visita, cosa porta l’utente a restare e cosa ad andarsene. Questo vi permetterà di trasformare il vostro e-commerce (o scheda prodotto del market-place) in un cecchino: un colpo un centro. Se avete la possibilità economica fatevi seguire da una figura professionale per l’evoluzione del vostro commercio elettronico.
  10. On-line diventa on-site. Prima di spendere soldi per la pubblicità tradizionale tenete presente che oramai il 70% delle persone tra i 18 ed i 50 anni accedono ad internet almeno una volta al giorno e che questi accessi sono per il 65% su dispositivi mobili (smatphone, tablet, ecc.). Strumenti come Google Local e Facebook vi fanno pubblicità in zona meglio del porta a porta. Avete degli articoli in saldo in perchè in esaurimento? Un post facebook e un po’ di Adv local e saranno venduti prima che ve ne accorgiate. Organizzate un evento o un’inaugurazione? Potete raggiungere il 70% degli utenti della vostra zona (altro che volantinaggio).

 

Undicesimo comandamento… non aspettate, mettete la vostra attività online.

Buona avventura.

E-COMMERCE e MOBILE COMMERCE

Anche se con qualche “giorno” di ritardo, anche qui in Italia il mercato e-commerce sta finalmente raggiungendo numeri interessanti. Vuoi un po’ per la crisi che ha messo in forte discussione i modelli di vendita tradizionali, vuoi un po’ che finalmente anche qui si è capita questa nuova opportunità, c’è di fatto che il 2013 e il 2014 sono stati anni di forte crescita del mercato online.  I dati parlano chiaro: nel 2014 la crescita annua dell’e-commerce fa segnare un +17% rispetto al 2013. Questa crescita è riconducibile per il 70% alla vendita di prodotti, tra cui troviamo Abbigliamento, Informatica ed Elettronica di consumo, e per il 30% alla vendita di servizi. Inoltre sono decisamente aumentati sia il numero di aziende che vendono online ma soprattutto è aumentato il numero degli e-shopper, che ormai risultano essere più di 16 milioni.

Altro dato interessante è che a sostenere questa crescita un grosso aiuto è arrivato soprattutto dallo sviluppo del Mobile Commerce, ovvero degli acquisti effettuati tramite smartphone e tablet. Secondo l’Osservatorio e-commerce B2c del Politecnico di Milano e di Netcomm, le vendite via smartphone sono praticamente raddoppiate rispetto al 2013 a cui poi si devono aggiungere anche le vendite via tablet.

Cosa ci aspettiamo per il 2015? Le prospettive per il mercato e-commerce lo danno ancora in forte crescita. Infatti per l’e-commerce in Italia ci si aspetta ancora un bel aumento a 2 cifre percentuali. Vi sembra poco? Questo significa che non è troppo tardi, c’è ancora spazio per poter investire nel mercato online. È vero che molte aziende sono già presenti sul web, e quindi rispetto a qualche anno fa, c’è più concorrenza, e il solo fatto di essere on-line non è più di per sé un vantaggio competitivo, ma questo non significa che non ci sia più spazio. Occorre solamente pianificare con maggiore attenzione la strategia da adottare.

Il rovescio della medaglia è che investire in un sito e-commerce non è cosa semplice … o meglio per ottenere un buon sito, che funzioni e che soprattutto venda (ed è l’obiettivo di tutti) occorre seguire con molta attenzione questa attività. Infatti aprire questo tipo di sito è esattamente come aprire un negozio fisico, anzi … Il tempo cui ci si deve dedicare è anche maggiore per poter ottenere dei risultati … e sfatiamo il mito che il sito online da solo faccia guadagnare soldi, perché non è per niente così!

Detto questo non abbattetevi! Se volete iniziare anche voi questa avventura, vi consigliamo prima di tutto di informarvi, informarvi e ancora informarvi … solo così sarete veramente preparati per poter cominciare al meglio. Qualche suggerimento utile sui passi fondamentali da seguire lo potete trovare nei nostri articoli precedenti: Business Plan; Immagine e Comunicazione; Logistica; Creazione sito e Promozione.

Ha questo punto non ci resta altro che farvi un grande IN BOCCA AL LUPO per la vostra avventura!

Il 5° passo (di 5) per arrivare all’ecommerce: la promozione

Finalmente ci siamo!

Abbiamo visto tutti i passi per arrivare fino a qui (business plan, immagine e comunicazione coordinate, logistica, sito web) ed ora sei pronto per i ricevere migliaia di ordini comodamente seduto davanti al tuo pc.

Ma…  Non succede niente. Zero assoluto. Qualche ordine da clienti che già conoscevi o amici, ma non il boom che ti aspettavi.

Perchè? Perchè hai “alzato la saracinesca” del tuo negozio nella zona commerciale più densamente ricca di concorrenti al mondo. Dove ci sono (poche) aziende con anni di storia, milioni di fatturato, migliaia di clienti e (la maggior parte) attività come la tua, che hanno appena aperto e che devono farsi conoscere.

Questa fase si chiama web marketing. Ed ora vediamo in cosa consiste

Cos’è il web marketing?

Al di là delle mille definizioni in giro, per noi il web marketing consiste in tutte quelle azioni online che permettono ad un brand di posizionarsi, rendersi riconoscibile positivamente il proprio target di riferimento, misurare i risultati ottenuti e raggiungere gli obiettivi (in termini di comunicazione, acquisizione clienti, vendite, ecc..)

E’ l’equivalente del volantino distribuito nelle cassette postali, della pubblicità sul giornale locale, dello striscione appeso lungo la strada e dell’annuncio alla radio che si facevano qualche anno. Quelle appena elencate sono azioni offline. E oggi da sole non bastano e devono essere integrate in una strategia di marketing che porti ad un solo meta: il tuo sito ecommerce, la tua azienda, i tuoi prodotti. STOP.

In pratica?

Non c’è una risposta unica a questa domanda. Ci sono moltissime possibilità (forse troppe) e da soli si può fare qualcosa ma sporadicamente e senza un filo conduttore che unisca tutte le azioni per investire invece di spendere.

Negli anni scorsi abbiamo illustrato spesso alcune possibilità fornite dagli strumenti online: Google AdWords, DEM e Newsletter, landing page, Social Media, Content Marketing..

Tutte queste soluzioni non solo sono ancora valide, ma sono necessarie e fondamentali. Ed ognuna di esse deve essere implementata secondo le sue peculiarità!

E’ inutile aprire una pagina di Facebook, mettere 4 post, e abbandonarla dopo 3 giorni “perchè non funziona”. Altrettanto inutile è attivare una campagna di AdWords con un budget troppo basso perchè porti davvero risultati. E’ fondamentale raccogliere e organizzare i propri contatti email con criterio ed inviare periodicamente delle newsletter utili, non 1 volta soltanto, indiscriminatamente a tutti, per presentare il nuovo sito ecommerce, per poi sparire di nuovo. Bisogna studiare delle promozioni sui prodotti o servizi, con una cadenza ragionata, e promuoverle nei tempi e modi che non siamo noi a dettare ma da una parte gli strumenti e dall’altra parte i nostri clienti.

Insomma… ci vuole metodo, conoscenza degli strumenti, integrazione e PAZIENZA. Alcuni strumenti portano risultati pressochè immediati (almeno in termini di traffico targhettizzato sul sito), altri no.

Quello che ci sentiamo di consigliare è quello di rivolgersi ad una web agency che abbia esperienza e sopprattutto in grado di “formarti” perchè tu riesca a fare da solo quanto più possibile. Le parti tecniche lasciamole ai tecnici, le parte creative ai creativi, ma obiettivi da raggiungere e la gestione generale dell’azienda toccano solo a te.

Per concludere questo percorso di 5 passi, oggi per avere un’ecommerce che funzioni servono:

  • lungimiranza e capacità commerciali e di selezione del prodotto
  • tempo (o, se manca, collaboratori e relativo budget dedicato)
  • programmazione
  • pazienza (pazienza, pazienza)
  • budget congrui da investire
  • tecnologia al proprio servizio e voglia di imparare ad usarla
  • collaborazione e fiducia nei fornitori che si scelgono

Sappiamo che questo percorso non ha coperto in modo completo ed esaustivo tutti gli aspetti da considerare per avere un ecommerce che funzioni, ma speriamo serva a chi oggi avesse intenzione di “vendere online” di farsi un’idea più precisa di cosa richiede il proprio progetto.

Per domande e dubbi siamo sempre qui!

Il 4° passo (di 5) per arrivare all’ecommerce: il sito web

Creare un sito web per un negozio on line è solo un piccolo passo nella realizzazione di un ecommerce completo e che funzioni.

Prima sarebbe utile avere ben presente e definito il proprio businnes plan e organizzare al meglio la parte logistica.

Una volta fatti questi passi, per aprire un sito di ecommerce possiamo utilizzare moltissime piattaforme, alcune persino gratuite!

Approfondiamo…

Rivolgendoti ad una web agency per chiedere qualche informazioni su un sito ecommerce scoprirai un mondo pieno di nomi strani, sigle e scuole di pensiero.

Ci sono aziende che sviluppano e propongono prodotti “proprietari”, cioè ideati e realizzati direttamente da loro.

Altre, come noi, propongono soluzioni definite Open Source. Cosa vuol dire? Che non reinventiamo la ruota ogni volta!

A parte gli scherzi, l’Open Source e un approccio allo sviluppo di soluzioni web che permette di partire da una “base” già sviluppata, condivisa e aggiornata da migliaia di sviluppatori che hanno contribuito a crearla, ognuno con le sue competenze, in modo del tutto gratuito.

Queste soluzioni sono gratuite (cioè ognuno può scaricarle ed installarle) oppure sono vendute da aziende che ne hanno perfezionato il funzionamento e si offrono di personalizzarle a fondo.

Il risultato dell’Open Source è un sito web (piattaforma) che, già di base, ha delle caratteristiche molto avanzate, aggiornate, sicure ed al passo con le ultime tecnologie. Quindi a parità di spesa si ottiene un sito dal valore molto più alto di quanto non si ottenesse soltanto qualche anno fa, sviluppandolo da zero.

Quindi il lavoro di web agency come la nostra consiste, oltre alla consulenza prima ed all’affiancamento e promozione online dopo, nella personalizzazione di questa base “grezza” per rispondere alle esigenze del cliente. Si possono aggiungere funzionalità particolari, integrazioni con il software gestionale, una grafica coordinata con il resto dell’immagini aziendale, ecc…

In sintesi una soluzione Open Source offre molti vantaggi, tra i quali:

  • soluzioni professionali con un risparmio anche del 70% rispetto ai siti di proprietà;
  • costante aggiornamento ed adeguamento alle novità;
  • Possibilità di una massima personalizzazione del sito.

Per i motivi appena elencati, secondo la ricerca dell’Università Bocconi, le aziende che scelgono l’Open Source come soluzione alternativa ai prodotti proprietari sono in costante aumento. In un campione di più di 100 aziende intervistate, l’82% dichiara di essere soddisfatta o molto soddisfatta della piattaforma open source.

Le piattaforme open source sono davvero tante, con una vasta possibilità di scelta. Tra le principali ricordiamo Magento, Woocommerce, Prestashop e OpenCart.

Rivolgendoti ad un’azienda specializzata come la nostra, ti aiuteremo a decidere qual è la piattaforma più adatta alle tue esigenze. Su questo sito, puoi trovare tante informazioni interessanti riguardanti le piattaforme open source più utilizzate al mondo.

Ma che caratteristiche deve avere un sito ecommerce?

La piattaforma dovrebbe, ad esempio, permetterti di gestire in maniera semplice ed efficace tutte le categorie presenti in un catalogo prodotti completo.

Un’altra funzione utile e anche quella che indica i prodotti correlati a quello che si sta acquistando e ne permette il “confronto”: le caratteristiche di ogni prodotto vengono affiancate per valutare subito quello piu adatto alle proprie esigenze;

Anche la ”one page checkout” è utile: l’ordine può essere realizzato compilando un’unica pagina con tutti i dati (almeno quelli indispensabili per proseguire con l’acquisto), in modo da aumentare la semplicità con cui i clienti possono ordinare. Cosi la percentuale dei carrelli abbandonati (cioè dei clienti che arrivano fino al momento di conferma dell’ordine senza proseguire oltre) si ridurrà notevolmente.

Inoltre si può offrire un regalo se il totale della spesa supera un certo importo, applicare uno sconto se i prodotti di una categoria specifica vengono aggiunti al carrello, offrire le spese di spedizione gratuite su alcuni articoli e tanto altro ancora.

Se vuoi puoi permettere ai clienti di fare pubblicità agli articoli che prediligono, pubblicando un commento in tempo reale. I tuoi acquirenti potranno così leggere i commenti mentre visualizzano i prodotti. E mostrare le opinioni dei consumatori è sicuramente una delle migliori strategie di marketing!

Potrai anche decidere di integrare la tua piattaforma con i principali software  gestionali in commercio, in modo da curare al meglio tutta la gestione dei prodotti e degli ordini. L’integrazione con il gestionale ti permette di scaricare gli ordini ed importare vari dati, tra i quali:

  • Codice prodotto;
  • Descrizione prodotto;
  • Indirizzo di fatturazione;
  • Indirizzo di spedizione;
  • Costi spedizione….

Come vedi le caratteristiche di una piattaforma sono davvero tante ed ogni modulo richiede la formazione necessaria per il suo utilizzo. Un sito ben impostato, gestito correttamente e integrato ti garantirà la massima semplicità d’uso, tempo risparmiato e di essere competitivo!

Bene.. Ora che sei organizzato ed hai un sito ecommerce all’avanguardia ti rimane “soltanto” l’ultimo passo, quello decisivo: la promozione del tuo sito!

Il 3° passo (di 5) per arrivare all’ecommerce: dal magazzino alla spedizione.

Perchè oggi un ecommerce funzioni al meglio non si può prescindere da una logistica ben pianificata.

Senza arrivare al livello di Amazon, che pianifica la consegna “volante”, ogni passaggio del tuo negozio online deve essere pensato e organizzato prima di cominciare a vendere. DDT, fatture, ordini ai fornitori, magazzino e spedizioni sono elementi importantissimi e da non sottovalutare.

Per fare tutto questo esistono programmi gestionali di vari tipi e prezzi. Uno di questi è, per esempio,Danea Easyfatt che a partire da circa 100€ all’anno permette di gestire ddt, fattura, verificare i pagamenti e controllare le giacenze in magazzino, e che nelle versioni più avanzate integra anche i pagamenti con la cassa del negozio, le pistole per leggere i codici a barre, la gestione del magazzino e molto altro.

Infatti, come per un negozio fisico, dovrai occuparti delle scorte in magazzino. L’organizzazione di questo spazio è fondamentale, sopprattutto se il magazzino è in comune con l’eventuale negozio fisico/altro canale di vendita (come nel 99% dei casi). Vendendo a dei consumatori finali gli ordini saranno formati da un quantità ridotte ma probabilmente da diverse riferenze. Configurare correttamente un software gestionale quindi ti permetterà di sincronizzare tutte le giacenze da un unico “ponte di comando”, evitando l’errore (fatale per molti ecommerce) di segnalare come disponibile merce che in realtà non c’è.

Insomma, con circa 30€ mensili quante ore potresti risparmiare?!

Supponendo di aver sistemato questo aspetto dell’ecommerce rimane il passaggio (spesso fondamentale) della spedizione.

Molti corrieri e spedizionieri offrono ormai soluzioni ad-hoc pensate per gli ecommerce, con ritiri multipli durante il giorno, tariffe particolari e la fornitura del packaging standard. Basta cercare sui siti di Bartolini, GSA, TNT, UPS, Poste Italiane ecc.. Ad esempio, TNT offre la possibilità di un servizio di SMS per informare i vostri clienti sull’andamento della spedizione oppure una consegna su appuntamento, per ricevere l’acquisto nei tempi e nei modi più comodi.

La scelta del corriere giusto è molto importante. Prima della scelta, dovresti valutare vari fattori, tra cui la velocità di spedizione, la quale dovrebbe essere la più rapida possibile e senza erroriIl corriere dovrebbe garantire rapidità e precisione per supportare ogni tipo di richiesta.

Anche il momento dell’impacchettamento dei prodotti, dal confezionamento fisico dell’ordine in una scatola all’aggiunta dell’indirizzo del cliente per l’invio, è importantissima. Ecco perché spesso è necessaria la presenza di personale che gestisca questa fase. Il software gestionale in questi casi può aiutare fornendo funzionalità di stampa automatica di etichettte ed altri dati, in modo da diminuire al massimo il margine d’errore.

Particolare attenzione va posta anche nell’ideazione e personalizzazione dell’imballo, che è la prima cosa che il cliente vede quando riceve la merce. L’imballo parla della tua azienda. L’idea che il cliente si farà della tua azienda, si forma anche nel momento in cui apre il nostro imballo. Quindi è utile curare anche i dettagli, come l’adesivo che lo chiude o il nastro adesivo personalizzato.

Un’alternativa a questa soluzione potrebbe essere quella di affidarsi a terziAmazon, ad esempio, gestisce la logistica di molte aziende che hanno un ecommerce, offrendo servizi che vanno dal packaging al servizio clienti, passando per la gestione dei reclami e dei resi. Amazon punta su una consegna della merce rapida e gratuita, occupandosi della spedizione degli ordini generati dal tuo sito web, offrendoti la massima flessibilità di gestione del tuo inventario locale.

La scelta di un metodo piuttosto che di un altro dipende da molti fattori, il più importante dei quali è sicuramente la quantità di ordini ricevuti al giorno.

Ecco. Ci sembra tutto. Questi passaggi possono sembrare da un lato complessi e dall’altro “superflui”. Molto spesso si sente dire “cominciamo a vendere, poi mi organizzo”. Errore fatale! E’ un cane che si morde la coda: oggi gli utenti online sono sempre più consapevoli ed esigenti e la disorganizzazione comporta solo disagi, costi superiori e minori (se non l’azzeramento!) vendite.

Quindi è il caso di investire tempo ed eventualmente denaro per una consulenza su questi passaggi. Noi siamo sempre a disposizione per rispondere a dubbi o domande a riguardo.

E dopo le ferie estive, il 4° ed il 5° passo!

Il 2° passo (di 5) per arrivare all’ecommerce: immagine e comunicazione coordinate

Chi passa dal giornale alla televisione, poi al telefono, finisce sul divano e ricomincia a letto?

Cominciamo la seconda parte della nostra guida, divisa in 5 passi, per arrivare a vendere online con una domanda.

Quindi? Chi è?

Il tuo cliente!

Come avevamo scritto ormai più di 1 anno oggi le persone non seguono più una sola strada per arrivare a te, ma passano da moltissimi canali diversi, ognuno con le sue caratteristiche e funzionalità.

La domanda che devi farti è: “ma che partano dal giornale, dallo smartphone, o dal volantino, la mia azienda da sempre la stessa ”prima impressione“? Comunica sempre il motivo per cui sceglierla? E se poi acquistano o mi vengono a trovare? Corrisponde a quello che vedono online?”

Oggi parliamo di immagine e comunicazione coordinate

Coordinando la tua immagine e comunicazioni online ed offline presenterai la tua azienda in modo chiaro e univoco al pubblico, ma soprattutto ai tuoi clienti (sia attuali che potenziali).

Pensa alla forza del marchio McDonald, alla Coca Cola o Apple? La fotografia sopra ne è un esempio: forse vedi la scritta “Coca Cola” da qualche parte? No. Ma tutti noi sappiamo che quel distributore è Coca Cola e che se abbiamo sete è lì che devo andare. I loro loghi sono riconoscibili a metri di distanza, che tu li veda online, su un volantino o alla televisione. E portano con loro un insieme di valori e significati che per chi li conosce e “ama” sono piacevoli e rispondenti alle esigenze personali: fame, sete, tecnologia e design ecc…

Ok, non sei McDonald o la Coca Cola (forse è meglio cosi, no?) ma comunque il tuo pubblico deve poterti riconoscere da metri di distanza, riconoscere in te qualità e valori precisi e la soddisfazione alle sue esigenze. Altrimenti sei uno dei tanti, e allora te la giochi sul prezzo..

Nella pratica vuol dire che dal biglietto da visita, alla carta intestata, al volantino, al sito web, alla banner promozionale, allo striscione, al gadget, al pacchetto con cui spedirai la merce… tutto deve corrispondere!

Sia l’immagine che la comunicazione coordinata sono diventate fondamentali per far percepire la tua azienda come realtà professionale e all’avanguardia, anche rispetto alla concorrenza. Il messaggio che trasmetti deve essere completo, univoco e coerente, sia nella forma che nella sostanza, ed adatto al canale con cui lo trasmetti.

I vantaggi?

In primo luogo c’è sicuramente la possibilità di distinguersi dalle altre imprese e dagli altri prodotti in generale, non soltanto dai tuoi concorrenti. È essenziale per la tua azienda che il cliente, o chiunque si relazioni con voi, non abbia dubbi nel capire a chi si sta rivolgendo. Ogni elemento comunicativo, dal web al cartaceo, deve suscitare sicurezza ed un’immagine precisa dell’attività nel tuo interlocutore.

Il secondo vantaggio è la chiarezza di comunicazione: attraverso la comunicazione coordinata, trasmettiamo un messaggio chiaro, unico e semplice. Sopprattutto sul web dobbiamo arrivare in poco spazio ed in pochissimo tempo a catturare l’attenzione del nostro potenziale cliente e comunicargli qualcosa. O meglio: non qualcosa, ma un vantaggio, un tuo punto di forza, un motivo per cui valga la pena cliccare sulla pubblicità e saperne di più di te e di quello che offri. In questi casi, non avere un progetto di comunicazione coordinata adeguato può complicare il compito e diminuire di molto l’efficacia di ogni azione promozionale. Ricorda: il cliente prima di sceglierti controllerà anche le offerte dei tuoi competitor, opinioni e molti altri dati che lo convincano ad acquistare. Presentarti in modo professionale, coordinato, su tutti i possibili canali che userà per trovarti e “controllarti” è fondamentale, e fa la differenza tra il vendere e non vendere.

Detto questo, se pensi che la tua azienda abbia bisogno di un “restyling” a livello di immagine e comunicazione.. be.. facci un colpo di telefono o scrivici: saremo felici di fare 2 parole senza impegno per capire in che modo possiamo esserti utile!

A presto con il 3° passo!