Ecommerce: un’occasione per crescere o un’occasione persa, dipende da te

La ricerca del gruppo Casaleggio Associati ha messo in luce che nel 2014 l’ecommerce a livello mondiale raggiungerà i 1.500 miliardi di dollari, crescendo del 20% rispetto allo scorso anno.

Già nel 2012 avevamo “avvisato” le PMI di questo grande potenziale ancora inespresso e le previsioni non solo sono state rispettate ma addirittura abbondamente superate..

La situazione italiana

In Italia l’ecommerce è solo agli inizi del suo percorso e la crescita continua a doppia cifra ogni anno, grazie da un lato all’aumento degli utenti che acquistano online e dall’altro alle (ancora troppo poche) aziende che hanno visto lontano, investendo in questo canale e favorendone al contempo l’utilizzo.

Ecco i dati emersi, per quanto riguarda il nostro Paese: “Il valore dell’ecommerce italiano è stimato in 22,3 miliardi di euro nel 2013. Il fatturato delle vendite on line è cresciuto complessivamente del 6% rispetto al 2012. Si rileva, quindi, una crescita delle vendite on line nonostante il protrarsi dello stato di recessione economica

Nell’anno appena trascorso, il numero di attivazioni di nuovi ecommerce, è stato il più alto degli ultimi dieci anni.

Quindi?

Se hai un un negozio integrarlo con un ecommerce ti permetterà sia di ridurre o eliminare la merce rimasta invenduta sia di aumentare il volume di affari grazie all’ampiamento della base di clienti. “La promozione dell’attività sul web, inoltre, attraverso il sito e l’eventuale attività di advertising, consente di intercettare la domanda e fa crescere il business”, come sostiene la società Casaleggio Associati.

Un dato molto importante da tenere in considerazione quando si apre un ecommerce è quello relativo al numero di utenti che si collegano a Internet da mobile (smartphone, tablet & co.): in rapida crescita e destinato ad aumentare nei prossimi anni.

Oltre a intercettare il traffico mobile è essenziale saperlo gestire predisponendo gli strumenti adeguati, ottimizzando il sito perchè sia perfettamente fruibile anche in mobilità. Altrimenti tutto il lavoro per portarvi utenti interessati si tradurrà in mancate vendite e quindi mancati guadagni, perchè (lo fanno tutti) il primo motivo per cui si “abbandona” un sito è proprio la difficoltà di navigarlo. Per dare un’idea Dollar Shave Club (ecommerce di prodotti per la rasatura) ha avuto un incremento del 126% delle conversioni da mobile dopo aver ottimizzato il proprio sito per la navigazione da smartphone e tablet.

E’ tutto oro quel che luccica?

L’ecommerce è una grande opportunità. Non rischiare di bruciare l’occasione di coglierla.

E’ necessario tener presente che ci vogliono impegno e risorse per riuscirci. Diffida da chi ti propone un’ecommerce a 99€ tutto compreso. L’ecommerce, infatti, non è diverso da un negozio fisico (naturalmente con moltissimi vantaggi rispetto a questo, come flessibilità, costi di avvio, burocrazia ridotta ecc…) e come questo richiede impegno, lavoro e pazienza. Gli utenti online non stanno aspettando te: devi conquistarteli!

Un ecommerce non si fa solo con un sito internet perchè avere un sito con il “carrellino” non assicura di per sè visibilità. Per far funzionare questo strumento bisogna soprattuto promuoversi nel modo giusto e nei “posti” giusti, ed avere un “piano di azione” (detto anche business plan) quantomeno chiaro e sincero nei numeri.

Come tutte le attività a scopo di lucro l’obiettivo è quello di ottenere quanti più clienti è possibile, ed online sono virtualmente illimitati!

I modi per fare pubblicità su Internet sono moltissimi.

Ad esempio è consigliabile affidarsi ad un esperto per gestire una campagna AdWords, per limitare i costi ed aumentare le conversioni: rivolgiti ad aziende specializzate che ti faranno da consulenti e aiuteranno a gestire al meglio il tuo ecommerce.

Rivolgendoti ad un’azienda specializzata otterrai anche un’altra cosa fondamentale: la formazione. Imparare tecniche ed accorgimenti per aumentare le vendite sfruttando gli strumenti del webmarketing ed applicando accorgimenti a volte molto semplici e “sottili” può far anche raddoppiare le prestazioni del tuo ecommerce o delle campagne pubblicitarie ad esso collegate. E questo non ha prezzo, perchè da un lato abbasserai i costi vivi dell’attività sopperendo con le tue nuove competenze, dall’altro l’azienda potrà seguire al meglio tutte le novità del settore, proponendoti sempre soluzioni aggiornate e all’avanguardia.

Ora sta a te decidere se cogliere l’occasione o no.. Ricorda che per fare due chiacchere senza impegno al telefono o di persona puoi sempre farci un colpo di telefono.

New Internet, il futuro della pubblicità

Oggi non si parla più di Internet. Si parla di New Internet. E per le aziende italiane è un’ottima notizia!

Infatti in Italia le vendite di tablet come l’iPad e smartphone sono in costante aumento negli ultimi anni. Cosi come quelle riguardanti le “Smart Tv”, cioè quei televisori che permettono di navigare in internet con il telecomando, vedere filmati di YouTube e consultare la posta elettronica comodamente dal proprio divano di casa.

Questo vuole dire che le aziende hanno di fronte a loro un parco di potenziali clienti sempre più ampio.

E 7 nuovi modi per raggiungerli:

  1. smartphone
  2. tablet
  3. smart Tv
  4. social network
  5. applicazioni
  6. vendita di contenuti a pagamento
  7. video

Quindi perchè continuare ad investire solamente nei canali tradizionali, che solo nel 2012 hanno subito un calo del 5%, mentre i new media hanno raggiunto 1/3 della quota complessiva degli investimenti pubblicitari?

Per saperne di più potrebbe essere utile leggere questi articoli:

New Internet, il futuro della pubblicità (soprattutto in Italia)

La Nuova Internet spinge i ricavi secondo nuovi modelli di business

“New Internet” in crescita del 90% grazie a smartphone e tablet

Come l’eCommerce fa ripartire le PMI tradizionali

L’ecommerce può essere concretamente una delle leve principali per tutte le micro e piccole imprese italiane che vogliono crescere.

Sopprattuto quelle che si occupano di produzione di beni e prodotti.

Ma pensare di aprire un ecommerce e trovarsi una fila di clienti “fuori” dal sito il giorno dopo è una bellissima utopia.

E’ necessario un cambio culturale e d’impresa. Oggi bisogna mettersi in ascolto dei propri clienti. Eventualmente anche di quelli scontenti. Perchè solo cosi si potrà instaurare un rapporto di fiducia serio e duraturo tra l’azienda e il cliente.

Piattaforme social, blog, siti web, marketplace ecc… sono importantissimi strumenti, che bisogna conoscere ed imparare ad utilizzare a proprio vantaggio.

L’importante è avere la voglia di farlo. Poi, per la loro gestione, sviluppo, mantenimento è possibile rivolgersi a professionisti in grado di diventare la guida per l’imprenditore in questo nuovo territorio.

Fertile. Molto fertile.

Leggi questo interessante articolo su un concreto caso di successo: Re-StartuPmi: ecco come l’eCommerce fa ripartire le pmi tradizionali

E scopri le previsioni di aumento di questo strumento: L’e-commerce in Europa crescerà a un tasso annuo del 12% fino al 2016

Update 28/5/2013: I 5 consigli per un e-commerce di successo

Update 31/5/2013: L’ecommerce italiano smette di guardare al passato