Caso studio RoRa

Vi raccontiamo il viaggio fatto con il nostro cliente.

Il primo incontro, la prima impressione

La prima volta che siamo entrati in RoRa, siamo rimasti stupiti dell’ordine, precisione e pulizia che permeavano ogni angolo dell’azienda. Subito abbiamo apprezzato la bella immagine che l’attività dava di sè.

L’esigenza iniziale: creare un sito web aziendale

I titolari di RoRa, con la partecipazione della responsabile marketing, hanno da subito espresso la loro volontà di rinnovare il loro sito, oramai datato e incompatibile con le nuove tecnologie e che, secondo noi, non riusciva a comunicare le evidenti qualità aziendali. Noi abbiamo proposto loro qualcosa di diverso.

Approccio al Web diverso dal solito

Abbiamo subito consigliato loro, di investire una parte del loro budget nell’elaborazione di un progetto per una strategia di Web marketing, ancor prima di investirli per comprare il loro nuovo sito web. La nostra motivazione è subito risultata evidente: se prima di fare qualsiasi cosa, abbiamo la certezza dell’obbiettivo che perseguiamo, del target di clientela che vogliamo raggiungere, della concorrenza che abbiamo sul web, delle query di ricerca più interessanti da posizionare e di una strategia da seguire, RoRa riesce a massimizzare il ritorno del suo investimento nel Web.

Ci piace fare Web… che permette ai nostri clienti di raggiungere i loro obbiettivi

Questo è un po’ la nostra “frase guida”, che ci ispira nel nostro lavoro.

La strategia di Web marketing e la decisione

Dopo alcuni incontri, interviste e ricerche, abbiamo fornito a RoRa la strategia che ritenevamo migliore per loro. Durante l’esposizione, è subito emerso che il costo dello sviluppo del sito sarebbe stato ben più alto di quello inizialmente immaginato dal cliente.
Perchè il cliente ha voluto farlo comunque? La risposta è semplice: siamo riusciti a far vedere a RoRa quali potevano essere le reali potenzialità commerciali e di marketing di un sito Web.

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A cosa serve il sito web: cambiata la prospettiva

Dall’idea iniziale di un “sito vetrina” istituzionale, che ci doveva essere perchè “non si può non avere un sito web”, all’idea del sito Web come un potente strumento commerciale e di marketing, che batta la concorrenza poco attenta alla comunicazione, facilitando l’apertura di nuove trattative o agevolando la chiusura di quelle già in essere.

Il sito Web di RoRa

La collaborazione tra noi ed il cliente ha prodotto un sito ottimizzato sia nella tecnica che nel SEO copywriting, che trasmette l’atmosfera di ordine e precisione provato da ogni cliente che si reca in RoRa. Un sito semplice da navigare, che comunica velocemente al target l’idea precisa dei valori di questa azienda. Un fondamentale punto di partenza per la futura attività commerciale e di marketing. L’inizio di un viaggio insieme verso gli obbiettivi di RoRa.

 

Se piacerebbe anche a te seguire questo percorso: Contattaci

Visibilità: Google o Facebook?

La presenza degli utenti sul web è in costante aumento (oggi è il 63%). Le persone per soddisfare i loro bisogni si rivolgono in prima battuta ad internet. Oggi il tempo speso sul web supera persino quello dedicato alla televisione; quindi, a meno che tu non voglia spendere migliaia di euro in spot televisivi, devi sfruttare il web per far conoscere la tua attività ed i suoi prodotti. Nel grafico sottostante la % di tempo speso dalle persone sui media tradizionali (tv, radio, giornali, ecc.) ed i media digitali.

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COME SI OTTIENE VISIBILITÀ OGGI?

In Italia, oggi, i principali strumenti digital per ottenere visibilità per la tua attività sono Facebook e Google; questi due canali hanno funzioni molto diverse: Google intercetta la ricerca degli utenti, quindi probabilmente interessati a quello che stanno cercando, proponendo i risultati ritenuti più coerenti con la ricerca, ma privilegiando sempre i link pubblicizzati e quelli geo localizzati. Facebook, come i canali tradizionali d’intrattenimento (tv, radio, ecc.), permette di sottoporre i tuoi contenuti agli utenti, cercando di attrarre il loro interesse; la funzione principale in questo caso è fare branding, cioè associare la tua attività e prodotti ad una determinata immagine che l’utente si fa, ma soprattutto creare interazioni sociali, che ti permettono di conoscere meglio la tua clientela e viceversa.

QUANTO COSTA LA VISIBILITÀ?

Devi distinguere tra servizi gratuiti e servizi a pagamento. I servizi a pagamento sono sicuramente più immediati e supportati (anche perché queste piattaforme vivono principalmente di questo); la percentuale di conversione (ad esempio la % di trasformazione dell’utente in acquisto) è sicuramente più alta con Google perché stai intercettando una richiesta specifica. Su Facebook invece pubblichi del materiale in attesa che le persone interessate vengano raggiunte. Nel grafico sottostante possiamo vedere come la % di conversione di Google sia più alta di quella di Facebook, ma non così alta come ci si potrebbe aspettare.

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Il costo della visibilità a pagamento con  Google è nettamente superiore e l’effetto della sponsorizzazione termina immediatamente quando si smette di pagare per averla; mentre la sponsorizzazione Facebook risulta più economica, rende visibile anche il tuo brand ed ingrandisce la tua community.
Nei due grafici sottostanti si può notare la differenza tra il costo medio di ogni conversione con Facebook, in Italia circa 8 centesimi, e con Google dove varia in base al settore, partiamo da un minimo di 19 centesimi per conversione.

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QUANTO COSTA LA VISIBILITÀ ORGANICA?

Ottenere visibilità sul motore di ricerca in modo organico, senza pagare i click, può sembrarti una cosa semplice e gratuita; non lo è. Prima di tutto devi analizzare i dati disponibili (Google Trends, Strumenti Adwords, Google suggest, Analytics, ecc.) per capire quali sono le parole cercate e con quali conviene posizionarsi. Devi poi avere un sito internet, perché la ricerca di Google è un semplice elenco di link a contenuti esterni; il tuo sito deve essere ottimizzato tecnicamente e nei contenuti. Alla fine deciderà Google in che posizione inserirti. Il grafico sottostante rende evidente come lo sforzo iniziale sia molto superiore al risultato; con l’andare del tempo il rapporto si inverte.

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Ottenere visibilità su Facebook non è comunque semplice. Trattandosi di un canale di comunicazione creato per l’intrattenimento, più riesci ad adeguarti al flusso seguito dagli utenti e più e ti sarà facile ottenere visibilità. Devi avere una strategia comunicativa, frutto di un’analisi dei tuoi potenziali utenti e della concorrenza; crea un piano editoriale di partenza, che provvederai periodicamente ad aggiornare per migliorare sempre la tua visibilità. Aumenta la base di fan mantenendo una targettizzazione definita.

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“scegli bene la visibilità che ti serve, così eviterai di lavorare per niente”

Se vuoi maggiori informazioni su come gestire la tua comunicazione Facebook, continua a seguire le nostre newsletter (ti puoi iscrivere qui se non l’hai già fatto), oppure puoi partecipare al nostro Micro corso: Facebook e Social for Business (se sei troppo lontano puoi usufruire della nostra consulenza, contattaci per conoscere i costi).

Lascia il tuo parere, i dubbi e domande nei commenti, ti RISPONDI senz’altro.

 

 

 

Caso Studio ItalgomGroup

Quale era la necessità del Cliente?

In questo caso il cliente voleva un sito Web per la sua attività di cernita in outsourcing.

Il primo passo è stato l’organizzazione di un briefing approfondito per stabilire:

  • obbiettivi
  • concorrenza
  • messaggi
  • modalità di comunicazione

Analizzando i dati raccolti, abbiamo tratto un progetto dettagliato con:

  • valori differenzianti dalla concorrenza
  • analisi del mercato e concorrenza sul web
  • analisi delle keywords e volumi previsti di ricerca
  • proposta di azioni successive allo sviluppo del sito

Obbiettivo del cliente: utilizzare il sito web per supportare l’attività commerciale
Concorrenza: scarsa sul web, poco organizzata
Messaggi: azienda organizzata e certificata
Modalità di comunicazione: portare il cliente in un viaggio virtuale nell’attività aziendale

 

Quale è stata la strategia di Web marketing adottata?

Tramite la comunicazione del sito doveva risultare evidente la capacità organizzativa e di controllo del servizio fornito, in tutti i suoi momenti: dalla presa in carico fino alla riconsegna.

L’idea è stata quella di creare un website immediato, la cui homepage accompagnasse il visitatore in una sorta di viaggio virtuale, assieme all’azienda, nelle fasi tipiche dell’attività svolta. Abbiamo effettuato un’apposita sessione fotografica, programmata per raccogliere le immagini necessarie alla comunicazione visuale. I testi sono stati scritti e tradotti dai nostri addetti al copywriting SEO.

La struttura del sito è leggera e fruibile, sia da desktop che da mobile; ottimizzata per la lettura da parte dei motori di ricerca. Il form di richiesta dei preventivi è studiato per raccogliere tutti i dati necessari, evitando gli sprechi di tempo.

Visita www.italgomgroup.com

Se anche tu stai cercando dei

professionisti in provincia di Brescia per la tua strategia di web marketing

contattaci ora senza impegno. I tuoi obbiettivi sono i nostri obbiettivi.

Micro corso “Facebook e Social design for Business” 3.0

corso di Facebook Marketing

Usare il design nei social per il tuo business

Al giorno d’oggi, per un’attività, essere sui social è fondamentale per ottenere visibilità, autorità e soprattutto nuovi clienti.

Questo mini corso di Facebook Marketing, ti aiuterà ad utilizzare i social per avere più risultati, trovando nuovi clienti e promuovendo al meglio la tua attività. Attraverso i canali come Facebook si possono capire i bisogni, le difficoltà ed i dubbi dei clienti potenziali ed essere parte attiva del loro processo decisionale. Molti imprenditori hanno capito le potenzialità dei social ed al corso vedremo alcuni casi di successo.

In tre ore ti daremo gli strumenti necessari per fare business con Facebook. Potrai cominciare a gestire la tua pagina da subito oppure, se già lo fai, otterrete velocemente migliori risultati.

Nel corso è previsto l’intervento dello STUDIO MOLTRASIO 04, che racconterà la sua esperienza e ci spiegherà l’importanza dell’immagine nel design d’interni per settori del turismo ed immobiliare.

Inizio ore 14.30

Registrazione

Intro ai Social

Facebook for Business

E gli altri social?

Le recensioni e la gestione dei commenti

L’importanza dell’immagine per il design

Coffee Break

Questions & Answers

Qual’è il segreto?

Fine ore 18.00

Iscriviti ora

Leggi le recensioni di alcuni partecipanti della versione 2.0 del corso:

“Corso social: convincente
L’aggettivo nasce dal fatto che io personalmente dovevo essere “convinta” dell’utilità dei social network per scopi lavorativi.” Eleonora V.

“Complimenti ai ragazzi della Publidesign per come hanno affrontato un argomento tanto complesso in così poco tempo, riuscendo ad essere interessanti ed esaustivi!” Marco M.

“Un mini corso soddisfacente. Ho appreso alcune nozioni nell’utilizzo della pubblicità su FB che prima ignoravo.” Alberto B.

“Corso Social Media for Business: ottimo corso introduttivo alla gestione dei social media in ambito aziendale, con interessanti spunti da approfondire in corsi avanzati successivi. Docenti disponibili a rispondere a qualsiasi domanda durante il corso.” Stefano L.

Perchè frequentare questo corso?

La risposta comincia con un’altra domanda: faresti pubblicità in centro città o in mezzo al deserto? Facebook è usato da 1 italiano su 2, quindi i tuoi clienti lo usano. Esserci però non basta, devi saper comunicare nel modo corretto per attrarre la loro attenzione ed ottenere i risultati che desideri.

Publidesign e Studio Moltrasio

Il corso è sviluppato da Publidesign, Digital Agency con anni di esperienza nella comunicazione Web, con la collaborazione dello Studio Moltrasio, uno studio di professionisti del design d’interni e progettazione ristrutturazioni. Questo corso è mirato a spiegare come l’utilizzo del design d’ambiente nei social, porti grandi benefici alla comunicazione del tuo business.

Cosa otterrai con questo corso?

Ti spiegheremo le regole fondamentali di comunicazione su Facebook, indicandoti delle strategie per risparmiare tempo e risorse. Avrai gli spunti per gestire la tua comunicazione aziendale. Ti consiglieremo gli strumenti più adatti per creare i tuoi contenuti.

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Corso di Facebook Marketing a Brescia e provincia

A settembre, rilancerai la tua attività?

Riassumendo: a settembre parte Web for Small Business. Al rientro dalle ferie siamo tutti più carichi e pieni di buoni propositi; nei tuoi c’è il marketing? E il Web? Leggi l’articolo per scoprire che anche una piccola attività può fare la differenza sul Web.

Una piccola attività può fare marketing?

Il 19 Luglio 2016 si è svolto il #FED2016, il Forum dell’Economia Digitale. In questo evento (che potete seguire sull’apposito canale Youtube), si è potuto vedere come il Web sia uno strumento di comunicazione e marketing molto più democratico degli altri. Anche l’azienda agricola, la piccola attività produttiva, l’artigiano e persino il piccolo negozietto possono ottenere la visibilità che cercano.

E’ il caso dell’Azienda Agricola Orlando che, grazie al supporto di Patrizia, la marketing manager dell’azienda, è riuscita a raggiungere molti nuovi clienti grazie soprattutto a Facebook ed Instagram. Una frase di Patrizia che ci è piaciuta molto è:

“Facebook realizza la democraticità del web. Attraverso questo mezzo, con un investimento che la mia azienda si può permettere, riesco a raggiungere la fetta di mercato che mi serve”

Con un investimento minimo ed intelligenza hanno saputo sfruttare i canali social, trovando persino la loro Brand Ambassador nella sig.ra Renata Marini, casalinga della Toscana, che ha cominciato ad utilizzare i prodotti dell’azienda agricola per preparare succulenti piatti, postati poi sui social, che hanno fatto il giro di mezzo mondo. Il risultato? In meno di un mese il fatturato dell’azienda è aumentato di 12.000 euro. (ecco il link per vedere l’intervento)

Perchè Settembre?

E’ il momento migliore. L’estate è un periodo, per alcuni di riposo e riflessione, per altri di intenso lavoro e raccolta. A settembre hai le forze e le risorse per preparare il terreno ai mesi che seguiranno. Fare marketing, in particolare web marketing, in modo intelligente ti porterà sicuramente verso i tuoi obbiettivi.

Quali sono i tuoi propositi?

Se da settembre non avevi previsto di prendere in mano la tua comunicazione Web, è il caso che cominci a prenderla in considerazione. Se il tuo obbiettivo è aumentare il fatturato, trovare nuovi clienti, trovare nicchie di mercato, non puoi non pensare di investire sul Web Marketing.

Come fare?

Se già fai marketing, decidi di destinare una parte del tuo budget al Web; se invece non fai marketing, pianifica di spendere dal 3% al 5% del tuo fatturato per farlo. Cerca poi dei professionisti, VERAMENTE INTERESSATI ai tuoi obiettivi, che abbiano la mission di far rendere al meglio il tuo investimento, piuttosto che venderti qualcosa o compiacerti.

Seguici, contattaci oppure provaci.

Se già ci conosci sai che siamo una giovane Web Agency a Capriolo. Se non ci conosci ancora il nostro motto è: Ci piace fare Web. Collaborando con importanti professionisti su tutto il territorio nazionale, è dal 2001 che facciamo Web ed oggi, con il nostro Blog, abbiamo una mission: far conoscere le potenzialità del Web e del Digital a tutti. E’ un’occasione alla portata di tutte le attività, anzi, più sei piccolo e più è semplice ottenere risultati.
La domanda è:

vuoi rilanciare la tua attività da Settembre?

Fare email marketing con MailChimp

L’email marketing è statisticamente l’attività con il maggior ritorno sull’investimento (quando è ben fatto). Per farlo bene è indispensabile un sistema di gestione professionale. Noi abbiamo scelto MailChimp che permette di gestire in sicurezza e velocità questo tipo di attività, potendo partire senza alcun costo.

Cosa è l’email marketing e quando è efficace?

Le newsletter, comunicazioni, offerte e pubblicità che ricevi sulla tua casella di posta elettronica, fanno parte del Email Marketing. Starai pensando che questo metodo con te non funziona perchè, con tutte le email che ricevi, leggi solo quelle che ti interessano. Appunto! Funzionano solo quelle che ti sembrano interessanti in quel momento, anche se magari in precedenza le avevi ignorate. Fare questo tipo di attività richiede strategia, competenze di comunicazione e soprattutto, buon senso. Mandare la mail del tuo hotel di Rimini, a persone che non hanno mai avuto l’intenzione di andare a Rimini, è uno spreco di risorse (tanto per fare un esempio reale); quindi, prima segmenta il target per interesse, poi crea un percorso di mail che aumenti le conversioni*. Non fare quest’attività con la tua posta elettronica, finiresti nello spam con pochi invii.

Esempi di email marketing

Un primo caso di successo è Goat Milk Stuff, un’azienda di 10 persone che tratta esclusivamente latte di capra e derivati. Hanno cominciato con le fiere ed ora vendono i loro prodotti in tutto il mondo. La gente però non utilizzava il loro sito web per fare ordini ed avere informazioni, preferiva farlo durante le fiere. Questo risultava estremamente scomodo per Jonas, il titolare, che ha provato assiduamente a convincere i clienti ad ordinare dall’eCommerce. Ecco l’idea: raccogliere i nominativi in fiera, creare una lista Mailchimp e poi inviare mensilmente newsletter con offerte speciali, presenti solo sul sito. Un successo!

Un altro esempio interessante è la DODOcase che ha triplicato i contatti della propria lista, grazie ad espedienti come i contest e le promozioni, che richiedono la registrazione da parte degli interessati, nei vari canali comunicativi con cui MailChimp permette di integrarsi.

Cosa è MailChimp e come funziona

MailChimp è un software professionale, semplice e veloce, per creare e gestire liste di email, suddividerle a piacere, creare campagne mail e visionare le varie statistiche legate a questa gestione. E’ anche un servizio esterno di invio email che, mantenendo come mittente il tuo indirizzo, usa dei propri server per inoltrare le campagne create, evitando così di finire nello spam o peggio ancora nelle black list. Se vuoi fare mailing serio e redditizio, è uno strumento indispensabile che ti permette di risparmiare molto tempo, dandoti veloci resoconti sui risultati che hai ottenuto. E’ in inglese. Ma non ti preoccupare! Con la nostra mini guida sarai operativo in pochi minuti – Scarica la guida MailChimp in Italiano.

Consigli per il tuo email marketing con MailChimp

Personalizza le campagne. Evita di far capire agli utenti che la mail ricevuta ha richiesto un paio d’ore di lavoro. per poi essere mandata a qualche migliaio di utenti. Un accorgimento può essere: richiamare nella mail dei dati personali del destinatario, il nome ad esempio utilizzando il codice *|FNAME|*
Crea diversi segmenti di utenti con la tua lista e manda ad ognuno la campagna, leggermente modificata per adattarsi agli interessi o comportamenti abituali
Ricordati di mettere i link ai tuoi canali web per aumentare la possibilità di conversione: link alla pagina del tuo sito attinente alla mail. Gli utenti preferiscono cliccare su link all’interno del testo che stanno leggendo, piuttosto che su quelli esterni; ricorda i link ai canali social, perchè molti utenti leggendo la mail dal cellulare potranno visitare la tua pagina Facebook, account Twitter, Instagram, ecc.
Aumenta la visibilità delle campagne: qualche giorno dopo l’invio, copia la campagna, modifica l’oggetto e parte del contenuto; invia la nuova email a quelli che non hanno aperto la precedente

Guida MailChimp in italiano 2016

Se vuoi cominciare da subito a creare le tue campagne, oppure ti sei bloccato e non riesci a proseguire, scarica la nostra guida qui.
Se invece hai bisogno di supporto non esitare a contattarci, siamo riconosciuti MailChimp Experts.

*con il termine “conversione” si indica la trasformazione di un’azione nel risultato desiderato, ad esempio un utente che visita il sito, oppure un acquisto sull’eCommerce o ancora una richiesta di informazioni.

Ti è piaciuto l’articolo? Dubbi, domande, commenti? Qui sotto puoi dire la tua 🙂

Se hai bisogno di supporto o di una consulenza, contattaci pure senza impegno e valuta il nostro servizio di MailChimp Experts.

Cos’è email marketing e come fare con MailChimp

Marketing: l’offline che diventa online

Riassumendo: l’evoluzione del marketing verso i canali online sembra, ad una prima impressione, che stia causando l’abbandono di quelli più tradizionali, rendendo desueti accessori come le brochure ed i biglietti da visita. In realtà il web sta ridando a questi “strumenti classici” del marketing, come i biglietti da visita, la nobile funzione per cui erano stati in origine ideati. Scopri cosa puoi fare leggendo l’articolo.

Stampare il biglietto da visita non serve più?

Come recita Wikipedia il biglietto da visita è un’invenzione francese risalente al 1730, di cui parla persino Carlo Goldoni in una sua opera:

« Partendo da Bologna, facendo a lei ritorno,
in visite una volta spendeva tutto il giorno:
ora con i biglietti supplisco a ogni impegno.
Ah! I Francesi, i Francesi hanno il gran bell’ingegno! »

Seppur datato non è lo strumento il problema, ma lo scopo per cui viene utilizzato. Se usassimo un martello per inchiodare viti nel legno, otterremmo sicuramente dei pessimi risultati. Non è che non si possa fare, ma l’attrezzo giusto in questo caso è il cacciavite (o ancora meglio il trapano e poi il cacciavite). In questo articolo prenderemo in considerazione uno degli strumenti più “classici” del marketing il biglietto da visita.

Tutti sappiamo di cosa si sta parlando; molti lo chiamano “santino”. Il motivo per cui viene chiamato così è però tutt’altro che positivo. Di fatto, il biglietto da visita ci viene spesso somministrato come un volantino distribuito ai passanti di un centro commerciale. Non viene creato nessun interesse da parte nostra nel riceverlo; così ci viene lasciato nella speranza che ogni tanto lo si tiri fuori per la preghierina della sera. Oggi, se voglio sapere qualcosa di una certa azienda, vado su internet e cerco, senza bisogno per forza dell’indirizzo scritto su un biglietto.

Il biglietto da visita quindi non serve più? Ti starai chiedendo. Invece serve eccome! L’unica cosa che è cambiata è che non va più distribuito, ma concesso, per diventare il collegamento tra il mondo reale offline e quello online del web. Oggi avere in tasca un pezzo di carta che non vuoi, da fastidio a te, esattamente come da fastidio ai tuoi clienti. Ma se mi chiedi tu di dartelo, e quello che ti do è un biglietto da visita studiato e stampato per colpirti, con i suoi colori, immagini e consistenze, allora non te ne separerai volentieri. Molto probabilmente appena sarai sul web, cercherai il mio sito web per saperne di più sulla mia attività.

Non è più consigliabile stampare migliaia di biglietti tutti uguali e privi di un ragionamento di marketing. Meglio avere pochi biglietti studiati e ben fatti che, all’occorrenza, possano venir rimpiazzati da altri nuovi, senza sprecare troppe risorse. Una comoda soluzione per ottenere questo è rivolgersi ad aziende online che producono materiale pubblicitario stampato, anche in piccole quantità. In passato la qualità di questo servizio era molto low level in quanto low budget; oggi però non è più così. Prendiamo il caso, linkato sopra,  della tipografia flyeralarm.com e dei suoi biglietti da visita personalizzati e creativi: si possono avere con scritte in oro, in argento, in rilievo, gommati, plastificati, ecc. La scelta è veramente molto ampia. Il requisito fondamentale è: i biglietti che fate stampare devono essere il frutto di una strategia di marketing.

Lo scopo del biglietto da visita torna così ad essere quello di un promemoria, di cui abbiamo bisogno, per risparmiare tempo; un collegamento naturale tra il marketing offline e quello online. Tant’è che alcuni prendono molto sul serio la funzione comunicativa di questo strumento come puoi leggere in questo articolo di La Repubblica.it.

Se vuoi commentare quanto hai letto o vuoi approfondire l’argomento, puoi farlo sotto nel box RISPONDI.

Social for business 2.0: grazie a tutti i partecipanti

Si è concluso il nostro evento formativo “Micro corso Social media for Business 2.0. Un ringraziamento a tutti i partecipanti che hanno contribuito con le loro domande ed esperienze ad arricchirlo.

Nonostante siano stati trattati vari argomenti e le attività presenti fossero molto diverse tra loro:

  • falegnameria e arredamento su misura
  • interior designer
  • lavorazione e stampaggio gomma
  • cernita manuale ed automatizzata
  • centro ottico
  • negozio di calzature
  • fondazione a scopo sociale
  • creative designer

siamo certi che ognuno ha potuto portare via con se i suggerimenti, le idee e soprattutto la consapevolezza per gestire i loro social al meglio.

Siamo felici di aver condiviso le nostre idee e competenze tramite i relatori:

  • Giuseppe Maremonti, che ha introdotto il corso, ha illustrato la varietà di social utilizzabili ed ha risposto alle domande dei partecipanti
  • Nadia Bracchi ha spiegato l’importanza delle immagini, dando importanti suggerimenti sulla grafica utilizzata in Facebook
  • Nicoletta Frau ci ha introdotto nel mondo del copywriting, con particolare riferimento a Facebook, illustrandoci i diversi aspetti di una buona comunicazione social
  • Stefano Salvoni ha evidenziato le potenzialità commerciali delle piattaforme social, descrivendo le caratteristiche alla base di proficuo marketing su Facebook.

Creare un Ecommerce che funziona passo 10 di 10

Analizza i dati del tuo eCommerce e correggi la strategia

Riassumendo: se hai seguito i precedenti 9 passi ora hai un eCommerce studiato per avere successo. Sei solo all’inizio del lavoro. Ora devi tenere monitorata l’attività e prendere le misure correttive. Per sapere come fare, leggi l’articolo.

Un interessante articolo sul blog di Prestashop “Vademecum sulla gestione dei dati per le piccole attività di e-commerce” esordisce dicendo che una volta il processo di vendita era piuttosto semplice e produceva pochi dati facilmente interpretabili. Non si deve confondere però la scarsità con la semplicità.

Se è pur vero che anche gli eCommerce piccoli generano grandi quantità di dati, è altrettanto vero che questi dati non devono essere visti come una scocciatura ma come una grande opportunità, che prima non avevi, di capire cosa funziona e cosa no nella tua attività di vendita online.

Il vero lavoro sta nel saper interpretare i dati che ci vengono forniti e, sulla base di questi, scegliere le azioni correttive da applicare.

Come raccogliere i dati del tuo eCommerce?

Il sistema gratuito più gettonato per ottenere i dati dell’eCommerce è Google Analytics. Grazie a questo strumento configurabile semplicemente inserendo il codice di monitoraggio nella pagine del tuo commercio elettronico, potrai verificare:

  • da dove arriva il traffico verso il tuo eCommerce
  • quali sono le pagine più viste e quali quelle che coinvolgono maggiormente gli utenti
  • come si muovono i clienti all’interno dell’eCommerce
  • quali sono i link più cliccati all’interno di una pagina

e tutta un’altra serie di dati molto utili per capire velocemente le potenzialità o carenze del tuo eCommerce.

Google Analytics purtroppo non permette di visualizzare i termini di ricerca usati dagli utenti arrivati alle tue pagine, informazione estremamente utile per valutare l’interesse che ha originato la visita. Per ovviare parzialmente a questo inconveniente, è possibile attivare una campagna a pagamento Adwords e collegarla all’Analytics; così potrai visualizzare con quali parole chiave si sono generate le visite sulle diverse pagine.

Un altro servizio gratuito particolarmente utile è la Search Console di Google che ti permette di vedere lo stato dell’indicizzazione e posizionamento delle keyword, i link che rimandano al tuo sito ed alcuni tool interessanti che verificano eventuali problematiche tecniche rilevate come link rotti, pagine bloccate, microdati ed altri.

Spesso la stessa piattaforma utilizzata per creare il tuo eCommerce fornisce dati sulle vendite, prodotti visualizzati, carrelli abbandonati, wishlist, e via dicendo; anche la ricerca interna al sito può diventare un importante indicatore di quello che gli utenti cercano e si aspettano di trovare sul tuo eCommerce. Se puoi, valuta la scelta della piattaforma anche in base ai dati sulla navigazione che ti fornirà.

Esistono molti altri strumenti, gratuiti o a pagamento, che possono essere molto utili; all’inizio, già con quelli sopra elencati, avrai a disposizione una grande quantità di dati da poter analizzare.

Come raccogliere i dati dai canali di diffusione?

E’ importante monitorare l’efficacia della tua attività di diffusione dei contenuti sulle varie piattaforme.Le principali, quelle che più probabilmente ti troverai ad utilizzare, sono Facebook, Instagram, Twitter e Google+. Ognuno di questi ha un suo servizio di analytics:

  • Facebook con Insight
  • Twitter con analytics.twitter.com
  • Google+ con le statistiche di My Business

Instagram non ha un suo servizio di analisi dei dati ma si può supplire alla carenza con tool esterni come: Iconsquare.com, simplymeasured.com, websta.me e vari altri.

Esiste tutta una serie di servizi online che permettono di tenere monitorati i social, ed il web più in generale, che ti avvisano tutte le volte che il tuo eCommerce o Brand viene menzionato. I tool free sono spesso limitati nelle funzionalità e la versione a pagamento è onerosa. Tra quelli provati in versione gratuita abbiamo trovato piuttosto comodi:

  • mention.com
  • socialmention.com
  • talkwalker.com

Un tool piuttosto economico ma interessante è social-searcher.com che ti permette di cercare le menzioni di specifiche keywords sul web; abbiamo trovato dei risultati interessanti che non erano emersi con gli altri strumenti.

Così potrai verificare manualmente o automaticamente quando un utente menzionerà il tuo eCommerce o i prodotti che vendi.

Come leggere i dati raccolti?

Con gli strumenti che ti abbiamo indicato sopra, raccoglierai una grande quantità di dati che ti saranno più o meno utili.

Motori di ricerca e parole chiave
Capire con che parole chiave è posizionato il tuo eCommerce e se queste keywords sono giuste per il tuo target. Su Google Search Console puoi vedere quali sono le principali ricerche effettuate e il tuo posizionamento con le principali search queries. Con Google Analytics potrai visualizzare alcune delle parole chiave con cui sei stato raggiunto e, se avrai attivato una campagna Adwords adeguata, tutte le parole chiave del traffico a pagamento, visualizzando così anche il comportamento degli utenti (per far questo devi impostare come dimensione secondaria Pubblicità>Parola chiave). Con software come SeoZoom avrai una stima del posizionamento del tuo eCommerce ed il relativo volume di traffico che potrebbe generare.

Comportamento sul sito
Sapere quali sono le pagine con il maggior “Tempo medio” di permanenza può dirti quali sono quelle che sono interessanti per gli utenti e quali no. La “Frequenza di rimbalzo” ti permette di capire se la pagina invoglia alla navigazione sul resto del sito oppure se gli utenti entrano, leggono ed escono. Capire come gli utenti si muovono all’interno del eCommerce, quali link cliccano di più, con che apparecchiature lo fanno (personal computer, tablet, smartphone, ecc.); molti dati ti permetteranno di capire cosa funziona e cosa no.

Social ed altri mezzi di diffusione
Spesso questi canali vengono sottovalutati. Di fatto sono i mezzi che, più di altri, ti permetteranno di dialogare con i clienti, avere il loro feedback ed individuare necessità altrimenti inespresse; inoltre potrai valutare in che modo ed in che misura questi canali saranno capaci di portare traffico verso il tuo eCommerce.

Quali sono le misure correttive da apportare?

In base ai dati che rileverai le correzioni che effettuerai saranno di due tipologie:

  • risolvere le debolezze
  • sfruttare al meglio le potenzialità

Risolvere le debolezze

Se alcune pagine rendono meglio di altre, se alcuni post Facebook creano più interazioni di altri e via dicendo, dovrai prendere spunto dal meglio che hai fatto per correggere quello che ha avuto meno successo. Quando hai individuato un problema che non hai idea di come poter risolvere, puoi provare ad utilizzare la ricerca Google. Ad esempio se hai capito che nessuno clicca il link per la registrazione alle newsletter potresti scrivere come query di ricerca: “nessuno clicca il link per la registrazione alle newsletter” oppure “ Come ottenere click sui link del sito”. Un altro sistema più veloce e professionale è acquistare la consulenza di una web agency (anche per analizzare l’eCommerce in generale); o ancora puoi partecipare a corsi e workshop dedicati all’argomento che ti interessa approfondire (si parte ad esempio da un corso come il nostro Microcorso Social Media for Business, che fornisce il metodo ed i consigli per gestire la tua immagine su Facebook, passando per Workshop tecnici dedicati alla tua piattaforma, fino ad arrivare a percorsi formativi come i Master)

Di una cosa puoi essere sicuro, se lasci una cosa che non funziona così com’è difficilmente comincerà a funzionare.

Sfruttare le potenzialità del tuo eCommerce

Quando individui una potenzialità del tuo eCommerce che non stai sfruttando appieno devi pensare a come ricavarne tutto il ritorno possibile (ad esempio articoli del tuo blog che portano molte visite, ma che hanno un alta percentuale di rimbalzo, oppure scoprire che i contatti provenienti da Facebook hanno una percentuale di conversione* superiore agli altri, e così via). La maggior difficoltà in questo tipo di azioni è che difficilmente puoi trarre spunto da altre tue attività; qui entrano in gioco la creatività e la competenza. Avere un consulente a cui appoggiarsi è sempre consigliabile, così come frequentare periodicamente corsi di formazione e anche eventi informativi.

*percentuale di conversione: è la percentuale di utenti che raggiungono l’obbiettivo da te prefissato (acquisti, sottoscrizioni, commenti, recensioni, ecc.)

Ti è piaciuto l’articolo? Ti è stato utile? Lascia il tuo parere o commento.

Se non hai letto i punti precedenti ti consigliamo di leggere

Passo 1 di 10 per un eCommerce di successo

Creare un Ecommerce che funziona passo 9 di 10

Valorizza il tuo investimento. Contenuti e diffusione.

Riassumendo: ora che la tua strategia è pronta, mettila in pratica curando i contenuti, commerciali e non, del tuo eCommerce e sfruttando al meglio i mezzi per diffondere il tuo Brand. Leggi l’articolo per scoprire come fare.

Contenuti di valore di un eCommerce di successo

Se hai seguito i punti precedenti avrai notato che al centro di tutta la strategia c’è il tuo cliente tipo. L’attività sul web è rivolta ad ingaggiare nuovi clienti di questo tipo o fidelizzare quelli già acquisiti. Proprio per questa ragione devi impegnarti affinchè i contenuti del tuo eCommerce siano utili ed interessanti per loro; anche perchè se sono importanti per gli utenti lo sono anche per Google.

Partiamo con il contenuto principe: i prodotti
Il titolo di ogni scheda prodotto deve essere chiaro e comprensibile per i clienti, perchè sarà la prima cosa che vedranno insieme all’immagine. Se puoi usa immagini chiare che mettano in evidenza i pregi del prodotto (un articolo di Hubspot del 2014 ha evidenziato che il 67% degli utenti intervistati considera l’immagine fondamentale per l’acquisto). Inserisci una breve descrizione introduttiva già nell’anteprima e con poche parole spiegane i pregi. Se poi hai anche le recensioni falle vedere subito.

La scheda di ogni singolo articolo deve poi spiegarlo come faresti tu se avessi il cliente di fronte. Niente copia incolla o frasette buttate a casaccio. Scrivi tutto quello che è necessario per concludere l’acquisto (specifiche tecniche, quantità, condizioni, ecc.) senza dimenticare che stai spiegando al cliente la tua qualità.

Le recensioni
Non si può evitare di metterle. Le recensioni sono l’unica riprova effettiva che il tuo eCommerce fa quello che dice. Inoltre veicola molto gli acquisti dei clienti, che tendono a preferire articoli che hanno valutazioni di altri acquirenti (Hubspot riporta che il 53% degli utenti si basano sulle recensioni per acquistare).

Se non sai come fare per ottenere le recensioni o fai fatica a fartele dare ti consigliamo di leggere il nostro articolo Ottenere più recensioni

Condizioni, modalità e informative
E’ sicuramente la parte più barbosa dei contenuti. Può non esserlo per il cliente che ha deciso di acquistare, ma vuole chiarimenti su particolari come la spedizione, il reso, la garanzia e via dicendo. La presenza della stessa informativa sulla privacy, sebbene non si sa quanti la leggano, rassicura alcuni utenti che stanno per registrarsi alle newsletter.

Materiale: informativo ed istruttivo
Sebbene venga naturale pensare che nessuno entri in un eCommerce con l’intenzione di leggere o imparare qualcosa, la comunicazione di marketing dimostra il contrario. Pensate a LIDL, vi abbina perfino i vini con raffinate pietanze. Ma non era un discount?

Oggi molti eCommerce del settore food si abbinano ad un blog, magari con ricette che usano proprio i loro prodotti. Altri negozi online creano infografiche, ebook, whitepages o altro tipo di materiale, con lo scopo principale di dare qualcosa di utile ed interessante al cliente. Un esempio è Zalando con le sue Denim Stories; in queste pagine alcuni clienti “tipo” raccontano la loro storia con i Jeans Denim. Qual’è lo scopo di queste pagine? Di sicuro non l’acquisto visto che non c’è il prezzo, che appare solo se si clicca uno dei modelli alla fine dell’articolo. L’obbiettivo è utilizzare la tecnica dello storytelling per farci immedesimare nei protagonisti e decidere che VOGLIAMO SAPERE QUANTO COSTANO I JEANS!

I fattori da tener presente quando si vuole creare del materiale di qualità sono:

  • interessa ai miei potenziali clienti?
  • C’è già? Nel caso posso farlo differente o migliore?
  • Lo scopo ufficiale è informare, far appassionare o far svagare
  • Lo scopo non ufficiale è portare gli utenti a desiderare quello che vendo
  • Sono in grado di farlo da solo?
  • Ho la possibilità di perseverare in questa azione per lungo tempo?

 

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Diffusione dei contenuti

Nel nostro settore gira da un po’ di tempo il detto “Content is King”, letteralmente, il contenuto è il re; ad indicare nella qualità dei contenuti di un sito il principale fattore per il suo posizionamento e relativo successo. Molti addetti ai lavori hanno però coniato alcune varianti a questo modo di dire. Mentre anni fa bastava avere i contenuti per avere gli utenti, oggi la quantità di materiale presente sul Web è tale che un contenuto, per quanto bello, potrebbe risultare invisibile.

Come ha detto Jonathan Perelman di Buzzfeed: “Content is king, but distribution is queen.”

A significare che, oltre a produrre contenuti graditi al pubblico, si deve riuscire a raggiungere l’utente con il contenuto più adatto. Di seguito i metodi più utilizzati in Italia per diffondere i contenuti.

Posizionamento sul motore di ricerca
Visto che Google è oramai la principale fonte di informazioni per gli utenti del Web, è evidente che ogni attività con un sito web o eCommerce agogni ad essere posizionata in prima pagina con i suoi contenuti. Quest’ultima frase contiene però un pericolo nascosto che spesso ci procura grandi delusioni.

Come abbiamo già chiarito in questa serie di articoli: 10 passi per Creare un eCommerce di successo, l’essere in prima pagina di Google per una determinata chiave di ricerca può non avere alcun valore effettivo per la tua attività. I motivi possono essere molti: la parola chiave è poco cercata (mancanza di target) o troppo cercata (target troppo generico), il termine di ricerca attira utenti a cui non sei interessato e via dicendo.

Essere ben posizionati con le giuste chiavi di ricerca, per il giusto target, è sicuramente frutto di un contenuto ben preparato, ma non solo. Il posizionamento stesso è influenzato dalla visibilità e dalle interazioni. Come un cane che insegue la sua coda, corri il rischio di ritrovarti in un circolo vizioso senza sbocchi: sei visibile perchè ti posizioni, ma ti posizioni se sei visibile. E’ necessario supportare il nostro contenuto diffondendolo il più possibile senza dimenticare di adeguare il modo di comunicare allo strumento utilizzato.

Facebook
Sicuramente oggi è il social con il maggior numero di utenti attivi (dalle statistiche Audiweb di gennaio 2016 solo in Italia sono 28,7 milioni). La metà degli italiani è su Facebook; quindi semplificando, anche la metà dei tuoi potenziali clienti. La deduzione sembrerebbe semplice: facciamo pubblicità su Facebook. Purtroppo questo è uno dei principali errori che fanno le aziende. Essendo un luogo dedicato allo svago è necessario adeguare la comunicazione che usi per diffondere i tuoi contenuti.

Con la stessa attenzione per i tuoi clienti con cui hai prodotto i tuoi contenuti, diffondili su questa piattaforma ricordandoti alcuni fattori fondamentali:

  • La prima riga del post è importante come il titolo di un articolo
  • Poco testo
  • Immagine bella che attrae
  • Link al contenuto
  • Corrispondenza tra post e contenuto
  • No pubblicità (salvo che si tratti di coupon, promo sconti e via dicendo, qui conta la targettizzazione dei fans)

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Twitter
Uno strumento che, nonostante conti molti meno utenti di Facebook, ha delle peculiarità che lo rendono molto interessanti. Avendo il limite dei 140 caratteri, link compreso, devi essere piuttosto bravo a scrivere qualcosa di interessante che anticipi il tema del contenuto. Fortuna vuole che tu possa pubblicare più volte al giorno lo stesso contenuto variando semplicemente il testo del tweet; inoltre puoi citare anche utenti con un alto numero di follower, aumentando la tua possibilità di essere retwittato. Nota bene: cita solo se c’è una certa attinenza tra chi è citato ed il contenuto (non trasformare le persone in testimonial involontari).

Google+
Non sappiamo se sia corretto definirlo social. Pur essendo la seconda piattaforma come numero di utenti, non lo è per il numero di interazioni. Coinvolgere la popolazione di G+ richiede notevoli sforzi, ma ci sono una serie di pregi che lo rendono un’interessante opportunità. I posts sono completamente pubblici proprio come per Twitter e visibili da qualsiasi utente, puoi taggare qualsiasi utente nei tuoi posts ed i contenuti sono indicizzati sul motore di ricerca di Google, per ovvie ragioni. Le attività locali possono creare la loro pagina Google local posizionata su Google Map e i risultati di maps sono quasi sempre al primo posto nella SERP di Google su mobile (i dati di kantarworldpanel.com dicono che a febbraio 2016 il 78% degli utenti mobile sono Android quindi Google SERP).

Instagram
Si tratta di un social prettamente dedicato alle immagini. E’ interessante per quelle attività che hanno molte fotografie da mostrare, soprattutto se in real-time. Su questa piattaforma l’unica comunicazione possibile è tramite l’immagine e i suoi hashtags; rispetto a Facebook l’immagine non solo deve essere ingaggiante ma deve anche essere espressiva del concetto che si vuole comunicare.

Direct Mailing e newsletter
Il cosiddetto mail marketing sembra essere l’attività con il maggior ritorno sull’investimento; ovviamente quanto è fatto in modo corretto. Devi innanzi tutto costruire una base utenti a cui spedire le email (evita di comprare elenchi email o affidare il servizio ad aziende esterne che le inviano a casaccio). Dividi poi il tuo elenco in base ai profili ed agli interessi così che ognuno riceva la comunicazione più targettizzata possibile. L’utilizzo di software dedicati come Mailchimp consente una gestione più semplice delle liste e delle newsletter; ti eviterà il problema di veder finire le mail che hai inviato nello spam dei tuoi contatti.

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Hai fatto quest’operazione per il tuo eCommerce? Se hai cominciato a leggere il blog da questo articolo ti consigliamo di partire da Creare un Ecommerce che funziona passo 1 di 10.