Come migliorare l’esperienza del cliente (anche) dopo l’acquisto

customer journey

La customer journey è uno dei passaggi fondamentali per organizzare una buona strategia di marketing. Perché sottolineo questo punto? Semplice, attraverso una buona attività si posso scoprire i passaggi decisivi per intercettare le esigenze e le necessità del potenziale cliente. Tutto questo diventa decisivo in ottica inbound marketing.

Prima si parlava solo ed esclusivamente di funnel, un percorso a imbuto che accoglie una varietà ampia e indifferenziata di utenti per portarli verso una conversione. Oggi il concetto di customer journey accoglie delle sfumature diverse, specifiche e descrittive, di un approccio che va oltre la vendita. Ma si impone sul concetto di ambassador.

Di cosa sto parlando esattamente? Perché è così importante lavorare sull’esperienza utente per andare verso tutto ciò che si trova oltre la vendita? Scopriamolo insieme, affrontiamo quest’aspetto (dal mio punto di vista) cruciale per migliorare l’esperienza del cliente dopo la fase dell’acquisto. Prima però diamo qualche dettaglio in più.

Da leggere: esempi virtuosi di inbound marketing

Cos’è la customer journey: definizione

Con questo termine il mondo del marketing intende il cammino, che i clienti seguono nel momento in cui entrano in contatto con il tuo brand, fino alla conversione finale. Quest’approfondimento è in grado di definire la natura stessa del lavoro da fare con l’inbound marketing. Infatti qui più che parlare di funnel si lavora con la circolarità. Secondo Wikipedia:

 Indica il percorso e tutti i punti di contatto tra un consumatore e un marchio, un prodotto o un servizio e include, oltre ai momenti di interazione diretta tra cliente e azienda, anche i contatti indiretti, come le opinioni di terzi (social, blog, recensioni).

La visione, un po’ miope, del funnel di vendita vede come ultimo passaggio della customer journey la conversione economica. In realtà non è così se si lavora con una prospettiva legata all’inbound marketing; c’è un passaggio ancora più importante. Sto parlando del momento in cui il brand si prende cura dei clienti, deliziandoli. Cosa significa questo?

Il flusso dell’inbound marketing

Questo è un passaggio decisivo per capire qual è il sentiero che segue l’utente. Se la customer journey comprende tutti i momenti di contatto tra il brand e l’utente, puoi capire che tutto parte nel momento in cui le persone entrano in contatto con il nome grazie alla presenza di blog, social e attività SEO. Poi ci sono tutti i passaggi che portano verso le landing.

Tutto questo si trasforma in vendita, o comunque in una forma di conversione. Però il lavoro non si ferma con questo passaggio, continua verso la necessità di deliziare il cliente trasformandolo in ambassador. Vale a dire un soggetto così felice di essere parte della community da ritornare ad acquistare il tuo prodotto o servizio.

inbound marketing
Il classico percorso dell’inbound marketing.

Oppure diventa evangelista, un influencer naturale, che non ha bisogno di essere pagato o alimentato. Perché è pienamente soddisfatto della sua esperienza. Ciò avviene per diversi motivi, spesso tutto ciò si verifica grazie a un lavoro certosino sul post vendita. Il tuo lavoro dopo l’acquisto può essere decisivo. In che modo?

Esempio di esperienza post vendita

Qui puoi fare la differenza. Mentre la maggior parte delle realtà continuano a ragionare in termini di contratti chiusi, tu puoi farti notare e andare oltre. Per evitare che le persone dimentichino il tuo nome o lo associno a un’esperienza negativa.

Ci sono diverse aziende, che riescono a lavorare in modo estremamente utile per l’utente nel momento in cui c’è già stata una transazione economica. Cioè, dopo la vendita, c’è ancora un supporto valido per alimentare l’attenzione di chi ha già acquistato ed è diventato cliente. Qualche esempio chiaro? Io inizio con questo brand.

Bimby (content marketing)

Esatto, il robot per la tua cucina offre un’esperienza di content marketing unica per chi acquista il prodotto. Sul sito web ufficiale puoi trovare ogni sorta di contributo per migliorare la tua esperienza. In particolare nella sezione magazine, trovi centinaia di ricette e puoi mettere il tutto sulla penna USB e aggiungere i dati direttamente alla macchina.

Bimby (content marketing)
Un buon esempio di content marketing.

L’idea è quella di imparare a cucinare insieme al Bimby. Più segui queste indicazioni e maggiori sono le tue competenze, ma il tutto è legato all’uso di questo strumento. Che, in effetti, è utile in mille occasioni diverse. Con un lavoro attento di content marketing, tutto questo emerge e si fa portavoce di un passaggio dalla vendita all’evangelizzazione veramente efficace.

Intesa Sanpaolo (mobile app)

Una delle migliori app per catturare l’utente e renderlo fedele, felice, soddisfatto. Quando hai a che fare con una banca sai che c’è poco da evidenziare: ci sono tempi, file e attese da affrontare, Ma con l’app Sanpaolo IMI tutto è più semplice.

Con questa app puoi quasi dimenticare la filiale offline. Da questo supporto puoi fare tutto: verificare la situazione finanziaria, creare carte virtuali, ottenere PIN, parlare con gli operatori della tua banca, bloccare la carta e fare bonifici.

Insomma, qual è il problema di tutte le realtà bancarie? Perdi molto tempo per fare la fila. Con questa app eviti ogni attesa inutile, credo che non esista modo migliore per migliorare l’esperienza utente.

Evernote (customer service)

L’app, che consente di prendere appunti sul web, è a completa disposizione dei clienti. In particolar modo offre una serie di strumenti, che nessuno può eguagliare. Per risolvere i tuoi problemi puoi inviare un’email allo staff, oppure puoi interagire con gli altri utenti e trovare una soluzione insieme. Nel forum ufficiale c’è tutto quello che devi sapere.

L’aspetto interessante di questo sistema è che hai la risposta a qualsiasi problema. Evernote è la classica app che nasconde un mondo dietro alla sua semplicità. E le domande sull’uso delle sue funzioni più articolate possono susseguirsi all’infinito. Ecco perché hanno fatto bene a gestire la conoscenza di questa app attraverso interazioni e confronti.

Da leggere: come trovare nuovi clienti con lead e prospect

Customer journey: tu come la definisci?

Ci sono molti aspetti da considerare quando organizzi la tua strategia di vendita. Una customer journey deve comprendere tutti i passaggi, che un utente fa nel momento in cui entra in simbiosi con un brand fino all’acquisto?

Certo, deve abbracciare tutti i touchpoint, gli snodi di contatto che comprendono siti web, email, pubblicità sui giornali, cartellonistica, telefonate ai clienti per passare da prospect a customer e altro ancora.

Poi devi gestire i punti di attrito che potrebbero frenare il percorso virtuoso e stabilire i KPI, le chiavi che definiscono le performance da osservare e valutare. Ma ricorda sempre che non basta arrivare alla vendita: dopo c’è la possibilità di ottenere il risultato più interessante. Vale a dire la generazione di una community compatta, fedele, sempre pronta.

Se vuoi far analizzare e ottimizzare la tua customer journey in modo professionale, contattaci.

6.000 euro a fondo perduto per la comunicazione digitale PMI turismo di Bergamo

Sei una PMI iscritta al Registro delle Imprese di Bergamo?
Lavori nel settore Turismo, ristorazione e servizi collegati?

Oggi hai l’opportunità di sfruttare questo bando per avere un rimborso di 6.000 euro su 8.000 di spesa per aumentare la tua visibilità sul web e creare canali online di acquisizione clienti.

Se hai un sito web con poche visite che non ti porta clienti, questa è l’occasione di:

  • migliorare il tuo posizionamento su motori di ricerca
  • aumentare le conversioni da visitatori a potenziali clienti
  • creare un sistema di Lead Generation per avere sempre nuovi contatti
  • impostare una strategia di email marketing per aumentare le vendite

Se hai una pagina social e vuoi farla crescere, questa è l’occasione per:

  • ottimizzare i tuoi profili social
  • seguire un corso per imparare a gestire meglio la tua pagina
  • aumentare la visibilità grazie ad una strategia di sponsorizzazione mirata
  • fare local advertising
  • aumentare il numero di richieste e di interazioni con i tuoi post

Se vuoi raccontare la tua azienda, questa è l’occasione per:

  • creare una strategia di storytelling con la narrazione d’impresa
  • imparare a coinvolgere creando contenuti migliori

Noi siamo specializzati in digital marketing e lead generation. Progettiamo e sviluppiamo le strategie per creare Sistemi Online per l’acquisizione Clienti.

Stiamo raccogliendo i nominativi delle aziende interessate a creare il loro progetto di comunicazione digitale. Se vuoi avere maggiori informazioni contattaci per un incontro.

Ricorda, il tempo stringe. Il bando chiude il 30 di novembre.
L’analisi di fattibilità è gratuita.

Ecco l’elenco dei codici ATECO che possono beneficiare del bando:
49.31 – Trasporto terrestre di passeggeri in aree urbane e suburbane
49.32 – Trasporto con taxi, noleggio di autovetture con conducente
49.39 – Altri trasporti terrestri di passeggeri n.c.a.
50.30 – Trasporto di passeggeri per vie d’acque interne
tutto il capitolo 55 – Alloggio
tutto il capitolo 56 – Attività dei servizi
77.11 – Noleggio di autovetture ed autoveicoli leggeri
77.21 – Noleggio di attrezzature sportive e ricreative
77.34 – Noleggio di mezzi di trasporto marittimo e fluviale
77.35 – Noleggio di mezzi di trasporto aereo
77.39.10 – Noleggio di altri mezzi di trasporto terrestre n.c.a.
tutto il capitolo 79 – Agenzie di viaggio, tour operator e servizi di prenotazione e attività connesse
90.01 – Rappresentazioni artistiche
90.04 – Gestione di strutture artistiche
tutto il capitolo 90 – Attività creative, artistiche e di intrattenimento
tutto il capitolo 91 – Biblioteche, archivi, musei ed altre attività culturali
tutto il capitolo 93 – Attività sportive, di intrattenimento e di divertimento

Settembre 2018, si apre il bando StorEvolution per le attività commerciali della regione Lombardia

Bando “Storevolution” – Sostegno agli investimenti per l’innovazione delle micro, piccole e medie imprese commerciali

Così titola la pagina del sito di Regione Lombardia. Viene annunciata la tanto attesa partenza di questo bando, che vuole favorire lo sviluppo del commercio 4.0 perchè, citando proprio quanto scritto nella delibera:

Considerato che il settore commerciale sta attraversando un momento di forte cambiamento dovuto alla rivoluzione digitale che ha cambiato le abitudini e i comportamenti di acquisto dei consumatori e che, pertanto, necessità di attivare un percorso di innovazione che gli consenta un riposizionamento strutturale del modo di fare negozio

Se vuoi approfondire questa opportunità leggi l’articolo del blog che parla di StorEvolution, così scoprirai come rilanciare la tua attività grazie al mondo digital ed il web.

Di seguito ti riportiamo le principali informazioni legate al bando:

  • Possono presentare domanda  le micro, piccole e medie imprese commerciali al dettaglio in sede fissa, in forma singola o aggregata, aventi almeno un punto vendita in Lombardia  (codici ATECO 2007 G47 compresi tutti i sottodigit.)
  • contributo a fondo perduto pari al 50% nel limite massimo di 20.000 euro per le imprese in forma singola e pari al 60% nel limite massimo di 60.000 per aggregazione (che deve essere di minimo 6 imprese). Sono ammissibili investimenti  non inferiori a 10.000 euro per le imprese in forma singola e 20.000 per l’aggregazione.
  • Le domande di contributo devono essere presentate dalle ore 12.00 del 10 settembre 2018 alle ore 12.00 dell’8 ottobre 2018.
  • Le finalità per cui sono ammesse le spese:
  1. Organizzazione del back-end ossia nei processi di interazione retailer-fornitori o processi interni del retailer: sistemi ERP, Soluzioni a supporto della fatturazione elettronica, self scanning, sistemi di business intelligence e business analytics, soluzioni per incrementare le performance di magazzino, come il voice picking, sistemi per il monitoraggio dei clienti in negozio (attraverso telecamere e sensori), Sistemi per demand and distribution planning, sistemi di tracciamento dei prodotti lungo la supply chain attraverso RFId, soluzioni di intelligent transportation system;
  2. Sviluppo di servizi di front-end e customer experience nel punto vendita: sistemi per l’accettazione di pagamenti innovativi, sistemi per l’accettazione di couponing e loyalty, chioschi, light box, totem e touchpoint, sistemi di cassa evoluti e Mobile POS, Electronic Shelf Labeling, digital signage, vetrine intelligenti, specchi e camerini smart, realtà aumentata, sistemi di sales force automation, sistemi di in store mobility, sistemi CRM, proximity marketing, sistemi di self-scanning;
  3. Omnicanalità con integrazione con la dimensione del retail online: sviluppo di canali digitali per supportare le fasi di pre-vendita, post-vendita o per abilitare la vendita, sviluppo di app e mobile site per le fasi di pre-vendita, post-vendita o per abilitare la vendita; siti informativi/e commerce e app/mobile site.

Sfrutta il Bando StorEvolution per rilanciare la tua attività in Regione Lombardia.

Per conoscere la nostra proposta di web e digital marketing, contattaci senza impegno.

Appuntamenti in sede per clienti di Bergamo, Brescia e provincia

 

MailChimp, email marketing e GDPR

A partire dal 25 maggio 2018 è in vigore il GDPR (general data protection regulation), che cambia anche la gestione dei dati personali raccolti e gestiti tramite il web. MailChimp, come altri sistemi di gestione automatizzata delle comunicazioni, rientrano nella tipologia di gestione regolamentata nel GDPR (non importa che tu sia una grande azienda o un privato).

In questo articolo spieghiamo come gestire la raccolta e l’utilizzo dei dati personali (email, nome, telefono, ecc.) per l’effettuazione di campagne newsletter ed email marketing per la Lead Generation.

  • GDPR prevede l’accettazione esplicita per ogni utilizzo

    In passato era sufficiente che una persona si registrasse alle tue newsletter, magari con già la casella di accettazione della Privacy già spuntata.Oggi il GDPR richiede che l’utente accetti esplicitamente ogni possibile utilizzo (trattamento) che tu poi vorrai fare dei dati forniti. Non è più possibile:
    prevedere accettazione tacita con possibilità di rifiuto
    pre-confermare le opzioni (la classica casella già spuntata)
    richiedere un unico consenso per tutte le finalità di trattamento
    ignorare gli utenti iscritti prima del 25 maggio 2018 che non hanno ancora fornito il consenso esplicito

    Qui trovi la Guida all’applicazione del GDPR redatta dal garante per la privacy

    gdpr privacy lead generation email marketing dati personali normativa europea

    Come adeguare il form di registrazione al GDPR

    Per cominciare, se l’intento del tuo form è quello di ottenere i contatti per inviare successive newsletter, devi specificarlo subito in fase di registrazione. Ancora oggi ci sono molti siti dove viene richiesto l’indirizzo email per ottenere un certo contenuto, ma non è scritto da nessuna parte che si verrà inseriti all’interno di un sistema di newsletter.

    La conferma dell’utente DOUBLE OPTIN di MailChimp sarebbe già sufficiente per confermare la volontà di essere iscritto alle tue newsletter. Ti consigliamo di specificare comunque nella mail di conferma registrazione, i contenuti, i formati e magari anche la frequenza massima di invio (es. riceverai dalle 2 alle 4 mail mensili). In questo modo, confermando l’iscrizione, l’utente confermerà anche la modalità di effettuazione del trattamento.

    Ricordati che devi dare la possibilità all’utente di decidere per quale tipologia di trattamento fornire il consenso. Ad esempio se un domani vorrai utilizzare le email per fare advertising su Facebook, non potrai farlo se non avrai precedentemente ottenuto il consenso.

    Sempre per fare un esempio, se in fase di registrazione alle tue newsletter tu richiedi anche il numero di telefono che pensi poi di usare per fare teleselling o altra attività promozionale, devi chiedere espressamente il consenso alle “attività di marketing telefonico”.

    Il regolamento europeo sulla privacy prevede l’accessibilità e la cancellazione

    Il GDPR prevede che l’utente possa liberamente accedere ai suoi dati che sono in tuo possesso in qualsiasi momento, con la possibilità di cambiare idea sul consenso accordato.Significa che oltre alla semplice cancellazione dai nostri database, dobbiamo garantirgli in ogni momento di poter variare le finalità e modalità per cui i suoi dati verranno utilizzati.

    Per questo utilizzare un sistema di gestione delle email come MailChimp o un CRM come Hubspot ti consente di far accedere l’utente al suo pannello di gestione tramite il web.

    Adeguamento di MailChimp alla normativa sulla privacy GDPR

    MailChimp, come tutti gli altri software di gestione dell’email marketing, si è adeguato al GDPR inserendo un apposita voce nel form di registrazione. Per attivare questa voce:

    seleziona LISTS e poi la lista che vuoi mettere a norma, seleziona SETTINGS, LIST NAME AND DEFAULTS e spunta la voce ENABLE GDPR FIELDS.

    Così facendo troverai sul fondo del form di registrazione (LISTS→SIGNUP FORMS→FORM BUILDER) un’area dedicata alle MARKETING PERMISSIONS. Potrai modificare il testo a tuo piacimento ed inserire tutte le tipologie di trattamento che prevedi di effettuare.

    Ti consigliamo di aggiungere anche quelle che prevedi di effettuare in futuro.

    Il General Data Protection Regulation prevede che sia spiegato l’utilizzo e la gestione di ogni tipologia di trattamento effettuato. Per questo ti consigliamo di inserire in tutte le tue email anche un link alle condizioni generali della privacy sul tuo sito (cosa che in teoria dovresti già avere).

    gpdr mailchimp lead generation privacy normativa europea dati personali

    Come utilizzare i dati personali rispettando le finalità del trattamento

    Raccogliere l’autorizzazione ad un certo tipo di trattamento o finalità, è solo il primo punto da rispettare per una gestione email a norma di GDPR. Una volta ottenute le autorizzazioni tramite il form di registrazione, dovrai provvedere a creare dei segmenti di utenti, suddivisi per tipologia e finalità di trattamento. Non potrai più utilizzare indistintamente tutti i dati per fare ogni tipologia di comunicazione commerciale o informativa.

    Ci sono due modi per fare questa segmentazione:

    1. creare un apposito segmento della lista che si aggiorni automaticamente con i nuovi iscritti (lista→CREATE A SEGMENT→impostare i parametri creati per il GDPR→SAVE A SEGMENT→ dai un nome al segmento e verifica che sia spuntata la voce AUTO-UPDATE per l’aggiornamento automatico del segmento)
    2. Durante la creazione di ogni singola campagna nella sezione TO → EDIT RECIPIENTS, creare l’apposito segmento seguendo la classificazione dei dati per il GDPR

    mailchimp campagna email marketing lead generation gdpr privacy

    Cosa fare con gli utenti che si sono iscritti prima?

    Per tutti i tuoi utenti che si sono iscritti alle tue newsletter prima dell’entrata in vigore del GDPR, non hai molte possibilità: o hai già ottenuto il consenso esplicito e dimostrabile, per l’invio di newsletter, oppure devi richiederlo a tutti quanti.

    Dovrai quindi inviare delle apposite campagne per richiedere il consenso al trattamento specifico. Dovrai comunque inviare le tue newsletter solo a quelli per cui puoi dimostrare di aver ottenuto il consenso.

    L’utente che si senta leso per un utilizzo improprio e non consentito dei propri dati, potrà rivolgersi al Garante della Privacy o persino al giudice del tribunale della zona dove risiede il titolare del trattamento dei dati. In capo a quest’ultimo l’onere di dimostrare di aver adottato tutte le misure idonee per evitare il danno o l’illecito (vuol dire che se non puoi dimostrarlo devi risponderne).

    Se hai un’attività commerciale e sei solito inviare email promozionali e newsletter dovrai chiedere un nuovo consenso agli utenti già iscritti. Il mondo del commercio ha visto cambiare radicalmente in questi anni le abitudini dei consumatori (anche in tema di utilizzo dei dati personali). Se vuoi approfondire l’argomento puoi leggere il nostro articolo sul commercio 2.0 e la lead generation.

    Se usi un CRM? Hubspot ti aiuta

    Avere i dati personali all’interno di un software CRM (customer relationship management) per la gestione dei clienti e delle attività commerciali collegate (email, messaggi, telefonate, ecc.) è consentito solo per quei trattamenti che sono stati esplicitamente accettati dall’utente.

    Se si tratta di dati dei tuoi clienti sei autorizzato al trattamento per il “legittimo interesse”, cioè quello legato alla gestione e miglioramento del rapporto cliente-fornitore. Se però intendi usare gli stessi dati per fare attività di marketing diretto ed indiretto, d’informazione o altre finalità, dovrai chiedere espressamente ed in modo inequivocabile il loro consenso (anche se lo hai già fatto in passato).

    Se invece vuoi inserire nel tuo CRM dati di potenziali clienti e contatti con cui non hai già un rapporto avviato, dovrai chiedere il loro consenso, consentendo loro di poterlo visualizzare e variare in qualsiasi momento.

    Hubspot, uno dei CRM online più conosciuti, sta approntando tutta una serie di modifiche per agevolarti nel raccogliere e gestire i dati, rispettando quanto previsto dal GDPR.

    Se hai bisogno di supporto o consulenza per la gestione del tuo email marketing, per metterlo a norma con il GDPR o vuoi avere maggiori informazioni su Hubspot, contattaci senza aspettare.

Se vuoi approfondire il discorso GDPR ti consigliamo di scaricare il Vademecum marketing e privacy  disponibile nel sito del garante della privacy

StorEvolution il bando di regione Lombardia per finanziare a fondo perduto le imprese commerciali

E’ stato approvato StoreEvolution, il bando di Regione Lombardia per favorire lo sviluppo delle micro, piccole e medie aziende del settore commercio. Un’ottima occasione per chi vuole passare alla vendita 4.0 sia in negozio che online. In questo articolo analizziamo le caratteristiche più interessanti.

Perché il bando StoreEvolution per favorire il digital?

“Considerato che il settore commerciale sta attraversando un momento di forte cambiamento dovuto alla rivoluzione digitale che ha cambiato le abitudini e i comportamenti di acquisto dei consumatori”

Così recita il decreto regionale che approva il bando StoreEvolution per favorire gli investimenti finalizzati all’innovazione delle micro, piccole e medie imprese commerciali.

Il cambiamento di questi anni nelle abitudini d’acquisto è stato talmente radicale, da mettere in crisi la maggior parte delle attività di commercio al dettaglio che non hanno potuto adeguarsi.

Oggi i clienti non si limitano più a quello che dice il negoziante e non si accontentano di essere soggetti passivi della Customer Experience (l’esperienza di acquisto). Il famoso “passaparola” ormai viaggia sul digitale e ogni parere, soprattutto quelli negativi, si diffonde ben oltre il solo vicinato.

Se prima un cliente scontento aveva un peso relativo, oggi non è più così. Infatti il commerciante 4.0 si trova ad affrontare:

  • la visibilità dei prezzi su internet
  • la facilità di acquisto e ricezione di prodotti via web
  • la molteplicità di canali usati dai clienti per “mettersi in contatto”
  • le politiche, a volte poco assennate, di vendita online delle aziende fornitrici
  • nuovi metodi di pagamento elettronico
  • le ricerche di informazioni che i clienti fanno sui social e motori come Google
  • il potere di influenzare l’attività che oggi i clienti possono esercitare con recensioni, feedback e segnalazioni

Una volta i commercianti accusavano i centri commerciali di aver rovinato il piccolo commercio. Oggi i marketplace come Amazon subiscono le stesse accuse dai centri commerciali e dai commercianti.

In realtà è più una questione di demerito che di merito. Negli anni, e grazie ad internet, il consumatore si è parzialmente liberato dal giogo dell’ignoranza e dalla dipendenza dal “negozio di prossimità” (cosa favorita anche dalla aumentata possibilità di spostamento).

Come si sta evolvendo in Lombardia il commercio al dettaglio

“Oggi la strada è tracciata: si andrà più verso internet, e-commerce, mobile, social, e non
meno….Una delle caratteristiche dei negozianti di successo è, infatti, il loro desiderio di imparare, l’essere studenti dei propri clienti e dei propri concorrenti… Questo non significa necessariamente vendere online, almeno non subito, ma significa essere presenti e giocare la propria partita anche sul web, seguendo regole e consuetudini proprie del nuovo mezzo.”

Hai letto un estratto della guida di CONFCOMMERCIO “il negozio nell’era di internet”, pubblicata nel 2014 (qui puoi leggere il testo integrale della guida).

Sono già passati tre anni e la direzione è ancora quella indicata.

85% delle famiglie accedono ad internet ed il 58% degli utenti cercano informazioni su beni e servizi, il 41% per viaggi e soggiorni (percentuali estratte dalla guida di Confcommercio).

I commercianti che vendono online, nel triennio 2008-2010, hanno aumentato il volume d’affari mediamente del +1,3%; quelli che non hanno avuto nessuna strategia online hanno avuto una diminuzione del – 4,5%.

Il 55% dei consumatori ha ammesso di fare ROPO (Research online, purchase offiline), cioè di cercare informazioni sui prodotti online per poi andare ad acquistarli in negozio. Sta però crescendo anche il fenomeno inverso (detto showrooming), per cui i consumatori studiano il prodotto in negozio per poi acquistarlo online.

Strategia digitale: un’occasione da poter sfruttare il web marketing

“L’attività su Internet non è differente dalle attività off-line: così come non si può improvvisare l’apertura di un negozio fisico, è altrettanto sconsigliabile iniziare l’attività online senza adeguata pianificazione.”

Questo è il principale consiglio che da Confcommercio nella sua guida.

Il cambiamento delle abitudini di acquisto, per chi decide di affrontarlo in modo serio e professionale, è una grande occasione per aumentare le vendite e ridurre i tempi di gestione. Ci sono molte migliorie che il web può portare alle attività commerciali, soprattutto per quelle locali di commercio al dettaglio.

Pensiamo solo alla pubblicità effettuata tramite volantini, che rimane ancora oggi una delle più utilizzate. Sicuramente in alcuni casi specifici e ben studiati, anche questo mezzo di ricerca della visibilità porta ottimi risultati. La maggior parte delle volte viene utilizzata con comunicazioni sterili e gli stessi commercianti non possono valutare il ritorno che questo tipo di comunicazione porti alla loro attività. Ci sono attività locali che grazie alle Facebook Ads hanno aumentato esponenzialmente il loro giro di affari; altre ancora ammettono che ad ogni invio di email ai loro clienti, seguono nuove vendite.

Ogni mezzo ha il suo modo e tempo per essere usato. Il web però ci da dei vantaggi aggiuntivi, due su tutti:
si può adeguare rapidamente la comunicazione ai diversi tipi di clientela
abbiamo a disposizione dati per valutare l’efficacia delle attività, che possiamo usare per migliorare quelle future

La regione Lombardia vuole supportare attivamente quelle imprese di commercio, micro, medie e piccole, che vogliano veramente sfruttare il web marketing per invertire la tendenza e garantire un futuro alla propria attività.

Bando StorEvolution Lombardia, quali sono i soggetti beneficiari?

StorEvolution e riservato alle MPMI commerciali al dettaglio con sede fissa (codice Ateco G47). Quindi si va dai piccoli negozi al dettaglio fino alle catene di negozi (in quest’ultimo caso è necessario che sia presente almeno un punto vendita in Lombardia).

Puoi verificare il tuo codice Ateco in modo piuttosto semplice consultando la tua visura camerale. Il G47 indica COMMERCIO AL DETTAGLIO (ESCLUSO QUELLO DI AUTOVEICOLI E DI MOTOCICLI).

Per la definizione di MPMI invece ti riportiamo direttamente il testo della Gazzetta ufficiale dell’Unione europea:

“La categoria delle microimprese, delle piccole imprese e delle medie imprese (complessivamente definita PMI) è costituita da imprese che hanno meno di 250 occupati, e hanno un fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro, oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 43 milioni di euro”

Qui puoi trovi il bollettino ufficiale con il D.g.r. 28 novembre 2017   e qui trovi la pagina ufficiale del bando sul sito di Regione Lombardia

Per che tipologie di spese le MPMI possono sfruttare questo finanziamento a fondo perduto?

Riportiamo di seguito quanto indicato nel decreto regionale:

“Organizzazione del back-end ossia nei processi di interazione retailer-fornitori o processi interni del retailer: sistemi ERP, Soluzioni a supporto della fatturazione elettronica, self scanning, sistemi di business intelligence e business analytics, soluzioni per incrementare le performance di magazzino, come il voice picking, sistemi per il monitoraggio dei clienti in negozio (attraverso telecamere e sensori), Sistemi per demand and distribution planning, sistemi di tracciamento dei prodotti lungo la supply chain attraverso RFId, soluzioni di intelligent transportation system);

Sviluppo di servizi di front-end e customer experience nel punto vendita: sistemi per l’accettazione di pagamenti innovativi, sistemi per l’accettazione di couponing e loyalty, chioschi, totem e touchpoint, sistemi di cassa evoluti e Mobile POS, Electronic Shelf Labeling, digital signage, vetrine intelligenti, specchi e camerini smart, realtà aumentata, sistemi di sales force automation, sistemi di in store mobility, sistemi CRM, proximity marketing, sistemi di self-scanning;

Omnicanalità con integrazione con la dimensione del retail online: sviluppo di canali digitali per supportare le fasi di prevendita, post-vendita o per abilitare la vendita, sviluppo di app e mobile site per le fasi di pre-vendita, post-vendita o per abilitare la vendita; siti informativi/e commerce e app/mobile site.”


E’ evidente che si vuole promuovere la cura della Customer Experience, sia online che offline; dal rendere più semplice e piacevole l’atto del pagamento, fino ad investire in formazione per riuscire a gestire in “multicanalità” il rapporto con la clientela. Trasformare l’atto dell’acquisto in una “esperienza di acquisto” è probabilmente la vera nuova sfida del commercio.

Quali sono gli importi finanziati e in che modalità?

StorEvolution prevede per le aziende un contributo a fondo perduto del 50% sulle spese facenti parte di quelle ritenute ammissibili.

L’importo massimo concesso per singolo progetto è di euro 20.000 ed il progetto presentato non può essere inferiore a 10.000 euro.

In caso di domande presentate in forma aggregata da più aziende (minimo 6), il contributo a fondo perduto è del 60% e l’importo massimo erogato è di 60.000 euro. Il valore minimo degli investimenti presentati nel progetto è di euro 20.000

Le domande verranno valutate secondo l’ordine di presentazione passando per un prima istruttoria formale di ammissibilità (per verificare l’esistenza di tutti i requisiti) e poi per un’istruttoria tecnica che valuterà:

  • chiarezza e qualità della documentazione
  • qualità del progetto
  • impatto sulla competitività
  • sostenibilità ambientale e sociale

Tutte le imprese che raggiungeranno un punteggio di almeno 40 punti verranno ammesse in ordine di presentazione della domanda (quindi prima prepari il progetto meglio è).

StorEvolution e commercio 4.0: ecco la nostra proposta per la tua attività

“un momento di forte cambiamento dovuto alla rivoluzione digitale che ha cambiato le abitudini e i comportamenti di acquisto dei consumatori”

Riportiamo ancora la frase contenuta nel bando StorEvolution, perché oggi per far crescere la tua attività è necessario adeguarsi alle nuove abitudini di acquisto. Devi saper attrarre l’attenzione dei tuoi clienti ed intercettare le loro richieste, altrimenti lo farà qualcun’altro.

Per ottimizzare l’esperienza acquisto dei dei tuoi clienti e poter comunicare con loro sui diversi canali web, ti proponiamo di presentare con noi il tuo progetto (minimo 10.000 euro di investimento sul web marketing), perché c’è una base di attività da intraprendere a priori per poter spingere la tua attività sul web. In caso di accettazione del progetto, sfrutteremo il finanziamento a  fondo perduto per chiudere il cerchio. Spesso infatti le aziende non portano a termine un percorso completo di marketing per questioni di budget, riducendo notevolmente la resa degli investimenti sostenuti.

Questa è l’occasione per non tralasciare quei particolari che fanno la differenza.

Se vuoi conoscere i dettagli della nostra proposta e dei nostri sistemi di Lead e Customer generation, contattaci ora.

Cosa è un sistema di Lead e Customer Generation

La Lead Generation è un metodo di procurare alla tua attività contatti di potenziali clienti in target (se vuoi approfondire questo argomento puoi leggere l’articolo Lead Generation cosa è oppure Facebook Lead Generation). La Customer generation è un sistema per creare dei “funnel” che portino i contatti a diventare clienti (se vuoi approfondire puoi leggere l’articolo Fare email marketing con MailChimp ).

Abbiamo definito questo metodo “un sistema”, perché segue dei principi precisi e testati che, applicati correttamente, permettono di ottenere ottimi risultati a prescindere dal settore di applicazione (è ovviamente necessaria a monte un’analisi professionale del mercato, della clientela e del brand aziendale).

Inoltre questo sistema è studiato per automatizzare buona parte delle attività, così da non andare a pesare eccessivamente sulle risorse della tua attività.

Se vuoi maggiori informazioni sul Sistema di Lead e Customer generation, contattaci ora.

 

Per StorEvolution a Bergamo, Brescia e provincia fissiamo un appuntamento in sede.

Lead generation Facebook, come funziona: il tutorial per ottenere contatti con le Ads

Facebook lead gentation cos'è come funziona ads

Per la tua strategia di generazione contatti, puoi ripiegare sulla Facebook Lead Generation, che il social ti mette a disposizione con le Ads a pagamento. Ti spieghiamo come utilizzarla con i relativi pro e contro.

Lead Generation Facebook cos’è
Come impostare la campagna Facebook Ads di acquisizione contatti
Come funziona la Lead Generation con Facebook Ads 
Gli svantaggi di usare un sistema Lead non tuo
Consigli per migliorare la tua  Lead Generation
Cosa fare dopo aver raccolto contatti con Facebook

Lead Generation Facebook cos’è

Con il termine Lead Generation si individua l’attività dedicata a raccogliere le sottoscrizioni degli utenti ed i relativi dati personali ( quali dipende da come è impostata la strategia) col fine di svolgere successive attività di marketing.
Per una spiegazione più approfondita puoi leggere questo articolo: “Lead generation cos’è: guida gratuita “i 7 passi per ottenere più contatti

Le statistiche ci dicono che il 78% degli utenti web, prima di acquistare un prodotto, cercano informazioni su internet, molti sono anche disposti a lasciare i loro dati per avere più informazioni ed approfondire la loro ricerca. (fonte Search Engine Land)

Per intercettare queste ricerche e portare gli utenti a diventare tuoi “Lead” registrandosi, devi avere una strategia, dei canali e dei contenuti appositamente studiati (sito web, landing page, tool gestione email marketing, advertising, ecc.). Se non vuoi fare il “salto della fede” ed investire nella tua strategia di Lead Generation come molti stanno facendo oggi, puoi provare qualcosa di più soft ed utilizzare Facebook.

Tramite i post a pagamento di Facebook è possibile richiedere agli altri utenti del social i loro dati. Inoltre se usi MailChimp puoi collegare la tua lista alla pagina Facebook; per sapere come fare leggi il nostro articolo Come aggiungere il form di registrazione MailChimp su Facebook

Come impostare la campagna Facebook Ads di acquisizione contatti

Facebook è in costante evoluzione e può darsi che le indicazioni che leggerai di seguito non siano più così precise, ti saranno comunque utili se non ha mai impostato una campagna Ads (a pagamento) di Facebook per la generazione di contatti.

  • Nella schermata principale di clicca sulla freccia a destra e selezione “Gestisci inserzioni” (se non hai mai fatto inserzioni selezione “Crea Inserzioni” e vai al punto 4)

Facebook lead generation ads

  • Selezione l’account pubblicitario con cui creare la Lead generation (oppure crealo se non ne hai ancora uno)
  • In alto a sinistra seleziona “+Crea”

Facebook lead generation come funziona

  • Scegli come tipo di inserzione “Generazione di contatti”

Facebook lead generation cos'è

  • Scegli per quale pagina (se ne gestisci più d’una), per che Pubblico ed il budget (giornaliero o totale)

Facebook lead generation

  • Se questa è la prima volta che crei un’inserzione per la tua pagina, clicca “Visualizza le Condizioni” per accettare le condizioni di sponsorizzazione

Facebook generazione contatti campagna

  • Verifica a destra se i numeri potenziali sono sufficienti

Facebook lead generation

  • Crea la vera e propria inserzione che il Pubblico vedrà sulla propria bacheca

Facebook lead generation

  • Per raccogliere i dati degli utenti devi creare “Nuovo modulo” in cui deciderai
    Titolo
    Descrizione per gli utenti
    Le informazioni che vuoi raccogliere
    Link ad una pagina per la privacy

Facebook lead generation

  • Clicca “Salva” per memorizzare la bozza del form che hai creato
  • Seleziona “Fine” per concludere la creatività del post
  • “Conferma” per avviare la promozione (ogni nuova inserzione viene sottoposta alla valutazione di Facebook prima della pubblicazione)

Scarica la nostra guida introduttiva alla Lead Generation e comincia a creare il tuo Sistema di acquisizione clienti


Come funziona la Lead Generation con Facebook Ads

Grazie a questo sistema per sponsorizzare un post dedicato al modulo di raccolta contatti, Facebook ti consente di raccogliere  tutti i dati richiesti in modo automatico. Questo accade per le informazioni che il cliente ha già fornito al social. Il dover inserire meno dati rende più semplice la compilazione e quindi invoglia l’utente a fornire i suoi dati.

Un altro importante vantaggio è che Lead Magnet e Form di registrazione (leggi l’articolo Lead generation in Italia per approfondirne il funzionamento) si trovano sullo stesso social e quindi l’utente, per concludere la registrazione, non deve abbandonare la piattaforma digitale in cui stava navigando.

E’ dimostrato che il dover cliccare su un link che porta fuori dal social scoraggi buona parte degli utenti a proseguire (se c’è un immagine con link nel post, capita spesso che gli utenti clicchino per ingrandire l’immagine e non per seguire il link). Il sistema di Facebook risolve questo problema.

Facebook raccoglie automaticamente gli indirizzi mail con cui gli utenti si sono registrati sul social; su sistemi di Lead Generation esterni gli utenti possono lasciare mail diverse da quelle utilizzate su Facebook (a volte persino mail temporanee). Se vuoi fare advertising Facebook con gli indirizzi email raccolti questo è il metodo migliore per ottenere i contatti.

Gli svantaggi di usare un sistema Lead non tuo

Il primo evidente svantaggio è che per ottenere Lead con Facebook è necessario sponsorizzare post, continuando a spendere soldi. Un tuo sistema  una volta avviato continuerebbe a funzionare senza spese aggiuntive.

Un ulteriore punto a sfavore è che questo sistema non è performante come una Landing page appositamente studiata per attrarre contatti veramente interessati. E’ infatti probabile che si registrino anche contatti poco interessati. In una strategia completa di Lead Generation possiamo attirare gli utenti che cercano informazioni su una pagina con la promessa di poter scaricare una risorsa utile per loro.

In ultimo se generi il Lead sul tuo sito o landing page, potrai tracciare l’utente sia con Google Analytics che con Pixel, potendo così targettizzare meglio le tue prossime campagne Adv.

Consigli per migliorare la tua Lead Generation

Ricorda che su Facebook (a differenza di Google) non usi la pubblicità per intercettare delle richieste di informazioni, ma tenti di inserirti nel flusso di intrattenimento degli utenti. Questo significa che il punto fondamentale è creare un post che abbia le seguenti caratteristiche:

  • immagine che attragga l’attenzione restando pertinente all’oggetto della comunicazione
  • un testo che invogli gli utenti in target a cliccare e proseguire nella registrazione, chiarendo che si tratta di una registrazione (o che comunque si stanno lasciando i propri dati per un determinato scopo)

Per evitare di sprecare soldi devi costruire un Pubblico più targettizzato possibile (ovviamente senza ridurre troppo la visibilità del post); quindi devi aver ben in mente prima di cominciare chi è il target di questa attività.

Non esagerare con la quantità di dati richiesta. Noi ad esempio abbiamo provato di persona che passando dalla richiesta del semplice indirizzo mail con nome a mail, nome, cognome, provincia e telefono, le registrazioni sono diminuite drasticamente. Questo non vuol dire che non si possa fare. Se hai in mente una campagna Lead molto selettiva e i dati che richiedi ti sono indispensabili, vale la pena sacrificare il numero per la qualità.

Qui puoi visitare la pagina ufficiale di Facebook sull’acquisizione di contatti.

Cosa fare dopo aver raccolto contatti con Facebook

Molte aziende raccolgono contatti, ad esempio per inviare newsletter, e poi si dimenticano di averli raccolti. Quello che devi tenere ben presente è che la raccolta dei Lead costituisce la cima del tuo Funnel, cioè il percorso attraverso il quale il Lead si trasforma in cliente. Dovrai usare questi indirizzi per costruire verso i tuoi potenziali clienti fiducia, ABITUDINE ed autorità.

Ad esempio puoi usare un software di email marketing come MailChimp per fidelizzare i tuoi iscritti. Per approfondire leggi il nostro articolo sulla Lead Generation e email marketing con MailChimp

 

Se vuoi il nostro supporto per costruire la tua strategia di generazione contatti e per il tuo Funnel, contattaci per avere il nostro listino servizi.

Un voucher per aiutare le aziende a trovare clienti e vendere online

Si chiama Voucher per la Digitalizzazione delle PMI ed è l’opportunità per attività come la tua (PMI o micro azienda) per rilanciare le vendite e trovare nuovi clienti tramite il digital e internet.

Questo finanziamento a fondo perduto ti permetterà di creare il tuo sistema di vendite e generazione clienti con un investimento minimo rispetto ai benefici che otterrai in termine di fatturato. Prima di entrare nei dettagli ti diamo alcuni numeri per capire cosa si può fare con il web:

  • l’88% degli italiani usa internet (Report ecommerce 2017)
  • il 49% degli italiani ha acquistato online (Istat 2016)
  • il 10% delle PMI hanno effettuato vendite online (Istat 2016)
  • il 70% delle PMI sono presenti sul web (Istat 2016)
  • il 52% degli italiani è presente sui social (wearesocial 2017)
  • il 37% delle PMI usa i social media (Istat 2016)
  • il 58% delle aziende ha difficoltà a promuoversi online (Report ecommerce 2017)
  • il 39% delle aziende è soddisfatto della sua promozione online

è evidente che il mercato richiede la presenza online ma ancora molte aziende non lo sfruttano o lo fanno in modo non strategico.

Con il Voucher per la Digitalizzazione ti sarà possibile ottenere il rimborso a fondo perduto del 50% fino a 10.000 € finanziati per gli investimenti in:

  • lancio di un canale di vendita online (e-commerce o sistema di generazione clienti)
  • rinnovamento del sito web e e-commerce per favorire le vendite tramite internet
  • aumento della visibilità del brand o e-commerce tramite canali social, blog, advertising e similari

e usufruirai dei seguenti vantaggi:

  1. potrai dilazionare l’investimento fino a 6 mesi (da Marzo a Luglio 2017)
  2. tutte le piccole, medie e micro aziende con i requisiti otterranno il voucher (no clickday)
  3. creando il progetto gestiamo tutta la pratica senza costi aggiuntivi per te
  4. raddoppierai la resa del tuo investimento (creazione canale online+web marketing)
  5. sarà compresa la formazione del personale per garantire i migliori risultati
  6. per la vendita online abbiamo anche soluzioni con gestione completa della piattaforma e logistica (no costi di magazzino, no costi di personale, no problemi di pagamenti e spedizioni, anche all’estero)

Il voucher è a fondo perduto e viene riconosciuto a tutte le micro, piccole e medie aziende, studi professionali e liberi professionisti che non siano del settore Agricoltura o Pesca, che siano iscritti al Registro delle Imprese entro la richiesta, che ne facciano richiesta entro il termine previsto. L’ammontare del voucher viene calcolato sulla base del progetto e viene erogato una volta documentate le spese sostenute.

Se vuoi sfruttare questa occasione per rilanciare la tua attività tramite internet, contattaci perchè noi ti possiamo offrire la soluzione ottimale:

  • Progetto personalizzato per sviluppare le vendite tramite l’online (con minimo di spesa garantita)
  • Formazione del personale interno
  • Gestione completa della richiesta
  • Adeguamento del progetto all’importo erogato
  • Frazionamento dei pagamenti
  • Rendicontazione periodica del progetto

Per approfondire questa possibilità ti lasciamo il link ufficiale dove troverai tutti i documenti pubblici:

Voucher per la digitalizzazione delle PMI – MISE

 

Pet marketing: social Pet for Business

I Pet in Italia sono circa 60 milioni e il loro numero è rimasto stabile negli ultimi anni.

Dal rapporto zoomark 2016 di ASSALCO il 43% degli italiani vive con almeno un animale: Gli alimenti per cane e gatto continuano a rappresentare i segmenti principali del mercato, che in Italia ha chiuso nel 2015 con un giro d’affari di 1.914 milioni di euro. Si è stimato che nel 2016 tale mercato avrà una crescita esponenziale del +14,4% nelle catene della grande distribuzione, del +1,6% nel canale grocery e del 0,7% nei petshop tradizionali (contro il 4,1% di crescita del 2015).

AZIENDE PET ECONOMY E I SOCIAL MEDIA

Il mercato del pet food, come abbiamo visto nel rapporto, è molto ampio e presenta molte sfaccettature. Ma come si saranno comportate le principali aziende nei confronti dei social network?
Abbiamo analizzato la comunicazione social delle seguenti aziende:
– Purina Friskies;
– Royal Canin;
– Science Plan;
– Nologo Bio;
– Monge.

Abbiamo scoperto che il 95% presenta non solo un profilo Facebook, ma hanno anche un profilo instagram e twitter. Solo un’azienda non è presente sui social, Nologo Bio (probabilmente utilizzerà altri canali per la comunicazione di marketing).

Quale è il principale canale di comunicazione di queste aziende? Ovviamente Facebook.

Tutte le aziende analizzate pubblicano almeno un post a settimana: Royal Canin ne pubblica uno ogni 2 o3 giorni, Monge arriva ad uno al giorno (sembra che non riesca a fidelizzare la clientela), purina friskies ha persino affiancato ai canali social un “pet magazine” (per riuscire a raggiungere un target più ampio).

Se vuoi approfondire leggi l’articolo: Pet Economy, aumenta la spesa media per le cure veterinarie 

PET MARKETING SUI SOCIAL: VANTAGGI E SVANTAGGI

Dai dati analizzati si denota che le più frequenti interazione con i post sono i “mi piace” (su pagina, post, fotografie e video) e le condivisioni da parte degli utenti.

C’è un legame tra le condivisioni e gli utenti? Certamente sì e comporta una maggiore interazione tra utenti e azienda.

Eppure la maggior parte delle aziende risponde solo al 30% dei commenti negativi. Questo “sistema” evita la compromissione dell’immagine aziendale. Una comunicazione che si definisca efficace, risponderà al 95% dei commenti, perché tutti i clienti sono importanti e vanno fidelizzati per avere un buon margine di profitto. Le aziende che utilizzano Facebook in modo distaccato ed irrazionale vengono escluse dagli utenti social e non ottengono nessuna interazione.

In conclusione facebook è uno strumento potente ma non semplice da utilizzare.

FACEBOOK E’ UTILE PER LA TUA AZIENDA?

Vuoi essere un’azienda della social pet economy e non rimanere offline? E’ un po che non aggiorni la tua pagina Facebook? Credi che non ne valga la pena? Se vuoi migliorare la tua comunicazione sui social network, Facebook in particolare, iscriviti al nostro corso di Pet Marketing: Social for Pet business che si terrà giovedì 15 giugno presso la nostra sede di Capriolo (BS); in alternativa, per chi non ha possibilità di essere fisicamente in ufficio, c’è la possibilità dello streaming in tempo reale.

Articolo by Mattia Capelletti

Come aggiungere il form di registrazione MailChimp su Facebook

In questo articolo spieghiamo perchè ti è utile integrare MailChimp con la tua pagina Facebook e come farlo.

Perchè collegare MailChimp a Facebook

Se hai deciso di utilizzare un software per la gestione dell’email marketing, vale la pena di sfruttare tutti i canali comunicativi da te che usi attualmente per comunicare con la tua audience. Così facendo la sfida della raccolta contatti sarà più semplice. Il social più diffuso in Italia è Facebook, per tale motivo molte attività hanno aperto una pagina aziendale o professionale; quindi dai la possibilità a tutti i tuoi follower di registrarsi alle tue newsletter sulle diverse piattaforme in cui leggono i tuoi contenuti.

Cosa fare su MailChimp

La prima operazione la devi fare su MailChimp andando sul menù in alto a destra che riporta il nome del tuo account e scegliendo “Profile”. Successivamente seleziona “Integrations”, “Facebook” e collegati con “Log In” (ovviamente devi disporre di un profilo personale Facebook con cui gestisci la pagina dell’attività). Se gestisci più pagine scegli quella in cui vuoi inserire il form “Page to use” e la lista a cui collegarsi “List to use”. Lascia selezionata la voce “Use signup form tab” su “Yes”. Puoi scegliere se nella Tab di Facebook (le voci a sinistra della pagina aziendale) deve apparire il form di registrazione di MailChimp, “My List’s Theme(default)”, o quello neutro di Facebook, “Facebook-esque”. Scegli poi che nome dare alla Tab di Facebook, “Tab label”. Confermate il tutto con “Save”.

mailchimp su facebook

Cosa fare su Facebook

Andando sulla pagina Facebook della tua attività vedrai che nelle schede sotto all’immagine di profilo e nome della pagina, si sarà aggiunta la Tab di MailChimp con il nome che le hai dato nelle operazioni precedenti. Per cambiare l’ordine delle tab è sufficiente che tu selezioni “Gestisci tab” e le riposizioni come preferisci. Per eliminare la Tab creata, perchè magari hai sbagliato qualcosa o non vuoi che venga visualizzata è sufficiente che tu vada sul menu “Impostazioni” della tua pagina, selezioni nel menù a sinistra “Applicazioni” e clicchi sulla “x” per rimuoverla. Sempre da qui puoi modificare il nome della tab, “Modifica impostazioni”, oppure ottenere il link alla tab Facebook da condividere “Collega a questa scheda” (ad esempio se vuoi utilizzare il pulsante di azione in cima alla pagina Facebook)

mailchimp-su-facebook

Se stai valutando la possibilità di fare email marketing, noi ti consigliamo di provare questa piattaforma semplice ed intuitiva. Anche se è disponibile solo in lingua inglese non ti devi preoccupare, perchè puoi scaricare la nostra Guida all’uso di MailChimp in Italiano e trovare tutta una serie di utili articoli sull’uso di questo tool nella categoria Email marketing con Mailchimp sul nostro blog.

Se hai bisogno di supporto o di una consulenza, contattaci pure senza impegno e valuta il nostro servizio di MailChimp Experts.

Come collegare la lista tramite l’applicazione Mailchimp su facebook

Alcune opinioni su MailChimp

Questo sistema di gestione delle newsletter ed email marketing è uno dei più conosciuti, soprattutto grazie al fatto che fino ad un certo livello di utilizzo è completamente gratuito. L’anima “smart” dell’azienda si riscontra nella semplicità del tool, oltre agli investimenti fatti per migliorare, che lo hanno reso uno tra i sistemi di gestione dell’email marketing più consigliati dai marketer professionisti.

Ecco il parere di qualcuno che probabilmente hai già sentito:

Alessio Beltrami, esperto di content marketing, indica MailChimp come un valido strumento per la gestione dei contenuti tramite email, tant’è che è il sistema da lui stesso utilizzato nel suo blog.

Giulio Gaudiano, stratega del Digital e professionista dell’inbound marketing, nel suo libro “Youtube per il Business” descrive MailChimp come particolarmente indicato per chi è alle prime armi (oggi anche validissimo strumento per l’email marketing professionale), inoltre lo apprezza per la politica molto “smart” dell’azienda.

Joe Pulizzi, professionista del content marketing riconosciuto a livello mondiale, nel suo ultimo libro “Content Inc.” consiglia MailChimp come strumento eccellente per gestire i contenuti con le email.

Non ti basta?

Marco Montemagno, guru della comunicazione e public speaker. Non abbiamo trovato un suo parere su questa piattaforma, però il suo sito personale è di 1 pagina, con 1 pulsante: “Sign up for my Newsletter”. Il sistema è ovviamente Mailchimp.

Gary Vaynerchuk, sul suo sito usa MailChimp.

Guy Kawasaki, nel suo libro “L’arte dei Social Media” ci raccomanda l’utilizzo di MailChimp.

Se stai valutando la possibilità di fare email marketing, noi ti consigliamo di provare questa piattaforma semplice ed intuitiva. Anche se è disponibile solo in lingua inglese non ti devi preoccupare, perchè puoi scaricare la nostra Guida all’uso di MailChimp in Italiano e trovare tutta una serie di utili articoli sull’uso di questo tool nella categoria Email marketing con Mailchimp sul nostro blog.

Se hai bisogno di supporto o di una consulenza, contattaci pure senza impegno e valuta il nostro servizio di MailChimp Experts.

Alcuni fatti e opinioni su Mailchimp di professionisti conosciuti