Creare un Ecommerce che funziona passo 9 di 10

Valorizza il tuo investimento. Contenuti e diffusione.

Riassumendo: ora che la tua strategia è pronta, mettila in pratica curando i contenuti, commerciali e non, del tuo eCommerce e sfruttando al meglio i mezzi per diffondere il tuo Brand. Leggi l’articolo per scoprire come fare.

Contenuti di valore di un eCommerce di successo

Se hai seguito i punti precedenti avrai notato che al centro di tutta la strategia c’è il tuo cliente tipo. L’attività sul web è rivolta ad ingaggiare nuovi clienti di questo tipo o fidelizzare quelli già acquisiti. Proprio per questa ragione devi impegnarti affinchè i contenuti del tuo eCommerce siano utili ed interessanti per loro; anche perchè se sono importanti per gli utenti lo sono anche per Google.

Partiamo con il contenuto principe: i prodotti
Il titolo di ogni scheda prodotto deve essere chiaro e comprensibile per i clienti, perchè sarà la prima cosa che vedranno insieme all’immagine. Se puoi usa immagini chiare che mettano in evidenza i pregi del prodotto (un articolo di Hubspot del 2014 ha evidenziato che il 67% degli utenti intervistati considera l’immagine fondamentale per l’acquisto). Inserisci una breve descrizione introduttiva già nell’anteprima e con poche parole spiegane i pregi. Se poi hai anche le recensioni falle vedere subito.

La scheda di ogni singolo articolo deve poi spiegarlo come faresti tu se avessi il cliente di fronte. Niente copia incolla o frasette buttate a casaccio. Scrivi tutto quello che è necessario per concludere l’acquisto (specifiche tecniche, quantità, condizioni, ecc.) senza dimenticare che stai spiegando al cliente la tua qualità.

Le recensioni
Non si può evitare di metterle. Le recensioni sono l’unica riprova effettiva che il tuo eCommerce fa quello che dice. Inoltre veicola molto gli acquisti dei clienti, che tendono a preferire articoli che hanno valutazioni di altri acquirenti (Hubspot riporta che il 53% degli utenti si basano sulle recensioni per acquistare).

Se non sai come fare per ottenere le recensioni o fai fatica a fartele dare ti consigliamo di leggere il nostro articolo Ottenere più recensioni

Condizioni, modalità e informative
E’ sicuramente la parte più barbosa dei contenuti. Può non esserlo per il cliente che ha deciso di acquistare, ma vuole chiarimenti su particolari come la spedizione, il reso, la garanzia e via dicendo. La presenza della stessa informativa sulla privacy, sebbene non si sa quanti la leggano, rassicura alcuni utenti che stanno per registrarsi alle newsletter.

Materiale: informativo ed istruttivo
Sebbene venga naturale pensare che nessuno entri in un eCommerce con l’intenzione di leggere o imparare qualcosa, la comunicazione di marketing dimostra il contrario. Pensate a LIDL, vi abbina perfino i vini con raffinate pietanze. Ma non era un discount?

Oggi molti eCommerce del settore food si abbinano ad un blog, magari con ricette che usano proprio i loro prodotti. Altri negozi online creano infografiche, ebook, whitepages o altro tipo di materiale, con lo scopo principale di dare qualcosa di utile ed interessante al cliente. Un esempio è Zalando con le sue Denim Stories; in queste pagine alcuni clienti “tipo” raccontano la loro storia con i Jeans Denim. Qual’è lo scopo di queste pagine? Di sicuro non l’acquisto visto che non c’è il prezzo, che appare solo se si clicca uno dei modelli alla fine dell’articolo. L’obbiettivo è utilizzare la tecnica dello storytelling per farci immedesimare nei protagonisti e decidere che VOGLIAMO SAPERE QUANTO COSTANO I JEANS!

I fattori da tener presente quando si vuole creare del materiale di qualità sono:

  • interessa ai miei potenziali clienti?
  • C’è già? Nel caso posso farlo differente o migliore?
  • Lo scopo ufficiale è informare, far appassionare o far svagare
  • Lo scopo non ufficiale è portare gli utenti a desiderare quello che vendo
  • Sono in grado di farlo da solo?
  • Ho la possibilità di perseverare in questa azione per lungo tempo?

 

Cerchi supporto per questa attività? Ricorda, Ci piace fare web. Contattaci.

Diffusione dei contenuti

Nel nostro settore gira da un po’ di tempo il detto “Content is King”, letteralmente, il contenuto è il re; ad indicare nella qualità dei contenuti di un sito il principale fattore per il suo posizionamento e relativo successo. Molti addetti ai lavori hanno però coniato alcune varianti a questo modo di dire. Mentre anni fa bastava avere i contenuti per avere gli utenti, oggi la quantità di materiale presente sul Web è tale che un contenuto, per quanto bello, potrebbe risultare invisibile.

Come ha detto Jonathan Perelman di Buzzfeed: “Content is king, but distribution is queen.”

A significare che, oltre a produrre contenuti graditi al pubblico, si deve riuscire a raggiungere l’utente con il contenuto più adatto. Di seguito i metodi più utilizzati in Italia per diffondere i contenuti.

Posizionamento sul motore di ricerca
Visto che Google è oramai la principale fonte di informazioni per gli utenti del Web, è evidente che ogni attività con un sito web o eCommerce agogni ad essere posizionata in prima pagina con i suoi contenuti. Quest’ultima frase contiene però un pericolo nascosto che spesso ci procura grandi delusioni.

Come abbiamo già chiarito in questa serie di articoli: 10 passi per Creare un eCommerce di successo, l’essere in prima pagina di Google per una determinata chiave di ricerca può non avere alcun valore effettivo per la tua attività. I motivi possono essere molti: la parola chiave è poco cercata (mancanza di target) o troppo cercata (target troppo generico), il termine di ricerca attira utenti a cui non sei interessato e via dicendo.

Essere ben posizionati con le giuste chiavi di ricerca, per il giusto target, è sicuramente frutto di un contenuto ben preparato, ma non solo. Il posizionamento stesso è influenzato dalla visibilità e dalle interazioni. Come un cane che insegue la sua coda, corri il rischio di ritrovarti in un circolo vizioso senza sbocchi: sei visibile perchè ti posizioni, ma ti posizioni se sei visibile. E’ necessario supportare il nostro contenuto diffondendolo il più possibile senza dimenticare di adeguare il modo di comunicare allo strumento utilizzato.

Facebook
Sicuramente oggi è il social con il maggior numero di utenti attivi (dalle statistiche Audiweb di gennaio 2016 solo in Italia sono 28,7 milioni). La metà degli italiani è su Facebook; quindi semplificando, anche la metà dei tuoi potenziali clienti. La deduzione sembrerebbe semplice: facciamo pubblicità su Facebook. Purtroppo questo è uno dei principali errori che fanno le aziende. Essendo un luogo dedicato allo svago è necessario adeguare la comunicazione che usi per diffondere i tuoi contenuti.

Con la stessa attenzione per i tuoi clienti con cui hai prodotto i tuoi contenuti, diffondili su questa piattaforma ricordandoti alcuni fattori fondamentali:

  • La prima riga del post è importante come il titolo di un articolo
  • Poco testo
  • Immagine bella che attrae
  • Link al contenuto
  • Corrispondenza tra post e contenuto
  • No pubblicità (salvo che si tratti di coupon, promo sconti e via dicendo, qui conta la targettizzazione dei fans)

Ci Piace fare Web ed aiutarti a fare Social. Contattaci.

Twitter
Uno strumento che, nonostante conti molti meno utenti di Facebook, ha delle peculiarità che lo rendono molto interessanti. Avendo il limite dei 140 caratteri, link compreso, devi essere piuttosto bravo a scrivere qualcosa di interessante che anticipi il tema del contenuto. Fortuna vuole che tu possa pubblicare più volte al giorno lo stesso contenuto variando semplicemente il testo del tweet; inoltre puoi citare anche utenti con un alto numero di follower, aumentando la tua possibilità di essere retwittato. Nota bene: cita solo se c’è una certa attinenza tra chi è citato ed il contenuto (non trasformare le persone in testimonial involontari).

Google+
Non sappiamo se sia corretto definirlo social. Pur essendo la seconda piattaforma come numero di utenti, non lo è per il numero di interazioni. Coinvolgere la popolazione di G+ richiede notevoli sforzi, ma ci sono una serie di pregi che lo rendono un’interessante opportunità. I posts sono completamente pubblici proprio come per Twitter e visibili da qualsiasi utente, puoi taggare qualsiasi utente nei tuoi posts ed i contenuti sono indicizzati sul motore di ricerca di Google, per ovvie ragioni. Le attività locali possono creare la loro pagina Google local posizionata su Google Map e i risultati di maps sono quasi sempre al primo posto nella SERP di Google su mobile (i dati di kantarworldpanel.com dicono che a febbraio 2016 il 78% degli utenti mobile sono Android quindi Google SERP).

Instagram
Si tratta di un social prettamente dedicato alle immagini. E’ interessante per quelle attività che hanno molte fotografie da mostrare, soprattutto se in real-time. Su questa piattaforma l’unica comunicazione possibile è tramite l’immagine e i suoi hashtags; rispetto a Facebook l’immagine non solo deve essere ingaggiante ma deve anche essere espressiva del concetto che si vuole comunicare.

Direct Mailing e newsletter
Il cosiddetto mail marketing sembra essere l’attività con il maggior ritorno sull’investimento; ovviamente quanto è fatto in modo corretto. Devi innanzi tutto costruire una base utenti a cui spedire le email (evita di comprare elenchi email o affidare il servizio ad aziende esterne che le inviano a casaccio). Dividi poi il tuo elenco in base ai profili ed agli interessi così che ognuno riceva la comunicazione più targettizzata possibile. L’utilizzo di software dedicati come Mailchimp consente una gestione più semplice delle liste e delle newsletter; ti eviterà il problema di veder finire le mail che hai inviato nello spam dei tuoi contatti.

Ti è piaciuto l’articolo? Hai dei dubbi? Dei commenti? Scrivi quello che pensi nei feedback.

Hai fatto quest’operazione per il tuo eCommerce? Se hai cominciato a leggere il blog da questo articolo ti consigliamo di partire da Creare un Ecommerce che funziona passo 1 di 10.

Micro corso Social media for Business 2.0

corso di Facebook Marketing

Strategia, consigli e trucchi per ottenere risultati rapidamente

26 Maggio 2016 alle ore 14.30 – Capriolo (Bs)

Al giorno d’oggi, per un’attività, essere sui social è fondamentale per ottenere visibilità, autorità e soprattutto nuovi clienti.

Attraverso i canali come Facebook si possono capire i bisogni, le difficoltà ed i dubbi dei clienti potenziali ed essere parte attiva del loro processo decisionale. Molti imprenditori hanno capito le potenzialità dei social ed al corso vedremo alcuni casi di successo.

In due ore di corso vi daremo gli strumenti necessari per fare business con Facebook. Potrete cominciare a gestire i vostri social sin da subito oppure, se già lo fate, otterrete velocemente migliori risultati. Inoltre tutti i partecipanti avranno in regalo un bonus.

Ecco cosa tratteremo nel corso:

  • Come usare i social
  • Ottenere risultati con Facebook
  • Come gestire una pagina
  • Come fare post che convertono
  • Capire le statistiche
  • Sponsorizzare
  • Gli altri social rispetto a Facebook (Google+, Twitter e Instagram)
  • Le recensioni
  • Domande e risposte
  • Casi studio

In poche ore avrai gli spunti che ti servono per gestire il social della tua attività.

[mk_button dimension=”flat” size=”large”  bg_color=”#ff8000″ text_color=”light” icon=”moon-quill” url=”https://www.eventbrite.it/e/biglietti-micro-corso-facebook-e-social-media-for-business-20-24426533419?aff=es2″ target=”_blank” align=”left” id=”” margin_top=”0″ margin_bottom=”15″]ISCRIVITI ORA AL MICRO CORSO SOCIAL MEDIA FOR BUSINESS 2.0[/mk_button]

Leggi le recensioni di alcuni partecipanti della versione 1.0 del corso:

“Corso social: convincente
L’aggettivo nasce dal fatto che io personalmente dovevo essere “convinta” dell’utilità dei social network per scopi lavorativi. Attraverso questo corso ho capito che i profili personali e le pagine aziendali possono essere tenuti ben distinti e che sarebbe veramente un peccato non sfruttare tutte le funzionalità offerte dal mondo social ad un costo irrisorio o addirittura gratuito….”

Eleonora V..

“Complimenti ai ragazzi della Publidesign per come hanno affrontato un argomento tanto complesso in così poco tempo, riuscendo ad essere interessanti ed esaustivi… “

Marco M..

“Un mini corso soddisfacente. Ho appreso alcune nozioni nell’utilizzo della pubblicità su FB che prima ignoravo. Dovreste programmarne un secondo per un livello superiore. Io ci sarei.”

Alberto B..

Leggi tutte le recensioni oppure lascia il tuo commento.

E commerce: come aumentare velocemente le vendite

Riassumendo: ci sono una serie di attività che puoi fare per aumentare le vendite dell’e comemrce senza modificarlo : newsletter, gestione commenti, messaggi automatici, re-marketing. Se vuoi saperne di più leggi questo articolo

Consigli per aumentare le vendite dell’eCommerce con i contenuti

Prima di elencarti le operazioni che ti permetteranno di aumentare le vendite del tuo eCommerce senza che tu debba modificarlo, ci sono alcuni parametri da rispettare che dovresti verificare sul tuo negozio online.

Articoli con titoli comprensibili e descrizioni utili

Ci sono vari eCommerce che utilizzano come nome prodotti dei codici indecifrabili che principalmente richiamano quelli del produttore; questi però non aiutano Google nell’indicizzazione, nè l’utente nella navigazione (a meno che la ricerca non avvenga nella maggioranza dei casi per codice, in questo caso è accettabile). Le descrizioni dei prodotti sono una nota ancor più dolente dei titoli. Quando ci sono (perchè alcuni neanche le mettono) capita spesso di vedere la fiera del copia ed incolla, oppure son completamente sterili di informazioni per gli utenti.
Diciamo una volta per tutte che:

Google non apprezza i contenuti miseri o duplicati e quindi non li posiziona.

Immagini con nomi comprensibili e di qualità

Molti inseriscono nei propri eCommerce immagini con nomi senza significato, tipo immagine1.jpg o 03032016.png. Questa pratica nuoce al posizionamento della pagina e delle immagini. Tieni presente che per l’acquisto il cliente si basa molto anche sulle immagini; più punti di vista e dettagli permetti di vedere e più faciliterai l’acquirente.

Consigli per incrementare le vendite dell’eCommerce con le azioni commerciali

Dato per scontato che il tuo eCommerce non abbia grossi problemi di usabilità o indicizzazione, ci sono delle attività che puoi svolgere, senza agire per forza sul tuo negozio, per aumentare le vendite online.

La prima è utilizzare il database di utenti e clienti che si sono registrati per tenerli informati sulle ultime novità. Potresti creare dei flussi email personalizzati. Con questo sistema le comunicazioni più interessanti che puoi fare sono :

  • segnalare promozioni ed offerte
  • informare dell’arrivo di un prodotto prima non disponibile
  • proporre prodotti logicamente correlabili agli acquisti già effettuati (cross-selling)
  • proporre il cambio con prodotti di miglior qualità e più costosi (up-selling)
  • invitare ad eventi dimostrativi
  • parlare di un nuovo interessantissimo ed esclusivo prodotto

Sicuramente almeno una delle opzioni sopra citate è applicabile al tuo tipo di eCommerce.

Un’altra “arma” a tua disposizione è la gestione dei commenti, recensioni e richieste di informazioni. Che tu le faccia tramite il sito, via email, sui social o su altra piattaforma, puoi usare queste occasioni per innescare ulteriori vendite con una delle casistiche sopra indicate.
Come fare? Se un cliente ti fa una recensione poco positiva su un prodotto tu puoi contattarlo per capire come mai non è soddisfatto; contemporaneamente puoi proporgli di ritirare il prodotto scontando l’acquisto di uno più adeguato a lui. Un altro esempio potrebbe essere un cliente che cerca un pezzo di ricambio per un vecchio articolo a cui puoi proporre la riparazione, oppure l’acquisto del modello avanzato con tanto di garanzia ed assistenza. Gli esempi sono praticamente infiniti. Devi tenere sempre presente che ogni contatto è un’occasione di vendita. Le stesse recensioni potrebbero diventare una newsletter che testimonia la qualità del tuo eCommerce o di uno specifico prodotto.

Non dimentichiamoci del re-marketing! Quando un visitatore entra nel tuo eCommerce, potrai “inseguirlo” attraverso il web continuando a fargli apparire l’articolo che ha visionato nel tuo sito. Sarà capitato probabilmente anche a te di andare su un eCommerce e poi trovare su Facebook la pubblicità proprio di quel prodotto. Che coincidenza! Verrebbe da dire così; invece sono i nostri cari Cookies che l’utente ha accettato all’inizio della navigazione.

Un altro strumento interessante ed un po’ sottovalutato sono i carrelli abbandonati e lista dei desideri. Alcuni eCommerce danno la possibilità di registrare i carrelli non evasi o liste dei desideri associandoli all’indirizzo mail dell’utente registrato. Potresti utilizzarli per contattare successivamente l’utente ed avvisarlo: “gentile cliente, ti avvisiamo che l’articolo xxxx a cui eri interessato è in offerta fino al xxxxx. Approfitta di questa occasione irripetibile.”

Prova a mettere in pratica alcune di queste azioni e vedrai sicuramente un aumento delle vendite.

Le Automazioni fanno aumentare le vendite dell’e commerce

Tutte le attività che ti abbiamo indicato possono essere svolte manualmente senza utilizzare particolari software; ovviamente sarà maggiore il dispendio di tempo per progettarle e gestirle. Noi ti consigliamo di utilizzare soluzioni che automatizzino queste procedure permettendoti di risparmiare tempo e gestirle meglio. Uno strumento particolarmente utile per un’eCommerce è quello che gestisce le newsletter ed i messaggi di risposta automatica. Noi ti consigliamo MailChimp e qui puoi trovare la guida in italiano che abbiamo elaborato: MailChimp guida all’uso in italiano.

Se questo articolo ti è servito condividilo, potrebbe servire ad altri. Se invece hai dei dubbi o vuoi dire la tua scrivi un commento.

Hai un sacco di contatti mail ma non sai come usarli per il tuo e commerce? Allora leggi FARE EMAIL MARKETING CON MAILCHIMP

Se cerchi il supporto per l’ottimizzazione e posizionamento del tuo e commerce, contattaci 

Cos’è una Web Agency?

cos'è una web agency Brescia

Riassumendo: il significato di  Web Agency si identifica l’azienda che fornisce servizi di vario tipo legati al Web. Wikipedia la definisce come un’azienda che ha una conoscenza approfondita di tutto ciò che riguarda il Web. Leggi l’articolo per capire per cosa ti può servire una Web Agency

Proviamo a trovare insieme la risposta più chiara a questa domanda e cominciamo ad individuare cosa è “tutto ciò che riguarda il web”.

Cosa riguarda il Web e la Web Agency?

Una volta, quando un’azienda pensava al Web, tutti avevano in mente una cosa sola: il sito internet. Solo dopo ne seguiva una serie di servizi accessori. Oggi per le povere agenzie Web la cosa si è fatta più complicata e sempre più raramente si parla per prima cosa del Website. Paradossalmente, quello che una volta era accessorio oggi è diventato prioritario.

I social network, le campagne a pagamento, il mailing ed i motori di ricerca stanno attraendo sempre più l’interesse delle aziende che hanno spostato l’obbiettivo da “avere un sito” a “essere visibili”, “essere posizionati”, “avere più clienti” e così via.

Se prima per una Web Agency era sufficiente saper sviluppare un sito, oggi ha a che fare con altri importanti aspetti: SEO, social media managment, branding, copywriting, video making, user experience, user interface, online advertising, content marketing, web strategy, online reputation, web design, data mining….

Risulta complicato trovare agenzie Web medie o piccole che, come dice Wikipedia, “abbiano una conoscenza approfondita di tutto ciò che riguarda il Web” (leggi la fonte). Solo le agenzie più grandi possono avere un così alto numero di figure competenti; ma una PMI difficilmente ha le risorse sufficienti per potersi rivolgere a queste e c’è il rischio di una scarsa “personalizzazione” del servizio. Più spesso ci si rivolge a delle Web Agency che abbiano le principali competenze interne e che poi collaborino con professionisti esterni a seconda delle necessità.

Quali sono le figure indispensabili in una Web Agency?

Anche in questo caso le esigenze sono profondamente cambiate con il cambiare delle richieste dei clienti. Se una volta serviva:

  • un web designer
  • un web developer
  • un webmaster

oggi ci sono agenzie, con clienti molto importanti, che demandano tutto all’esterno ed effettuano solo l’attività strategica di web marketing e di project managing.
Se dovessimo elencare quelle che sono oggi le figure indispensabili in una Web Agency, diremmo:

  • web project manager

che si occupi di sviluppare il progetto del cliente collaborando con figure, interne ed esterne, e che poi sappia coordinarle fino ad ultimazione del progetto. E’ ovvio che chi gestisce debba avere le conoscenze sufficienti per poterlo fare.

Non succede quasi mai che ci sia una figura dedicata per ognuna delle competenze sopra indicate. Più spesso un professionista ne raggruppa diverse collegate tra loro.

Cosa fa una Web Agency e qual è quella più giusta per te?

Sono due i casi in cui l’agenzia scelta è quella più adatta alle tue necessità:

  • è specializzata nel fare quel servizio di cui hai bisogno (copywriting, social media managing, campagne Adv, ecc)
  • è strutturata per studiare e realizzare il tuo progetto web con l’ausilio di diverse figure professionali

Il primo caso presuppone che tu sappia esattamente cosa ti serve; se hai frequentato corsi e ti sei fatto una cultura sul Web potresti essere arrivato da solo alla corretta comprensione di quello di cui hai bisogno. Nel secondo devi riuscire a scegliere una Web Agency che faccia suoi i tuoi obbiettivi, piuttosto del contrario.

Come indicato nella guida CREARE UN E-COMMERCE CHE FUNZIONA PASSO 8 DI 10 – Selezionare il Team giusto per te, non devi temere di chiedere informazioni sulle specializzazioni, lavori effettuati ed obbiettivi dell’agenzia; puoi anche chiedere delle referenze.

Ricordati che solitamente una Web Agency specializzata in un settore si fa pagare di più proprio perchè in quello è particolarmente vincente. Puoi anche affidarti ad una meno esperta che abbia però la voglia di sperimentare il tuo progetto; ti costerà sicuramente meno ma i risultati potrebbero non essere gli stessi.

Cos’è una Web Agency?

Per rispondere alla domanda principale: è un’agenzia che sviluppa progetti in uno o più settori del Web. C’è quella poliedrica che svolge soprattutto un’attività di progettazione e coordinamento, c’è quella ultra specializzata in un determinato campo e c’è la via di mezzo. Questo termine ormai comprende professionalità, esperienze ed obbiettivi molto diversificati; si stanno infatti affermando le singole figure che lavorano per la Web Agency. Termini come Social media manager, SEO specialist, Web Strategist, Blogger, Copywriter, Visual storyteller, ecc. stanno diventando di uso comune.
La differenza tra un’agenzia ed un’altra sta nel modo in cui ha deciso di operare. Si tratta di capire qual è quella che meglio sposa i tuoi obbiettivi, necessità e che ti puoi permettere.

Quanto costa una Web Agency?

Si stima che, se la spesa media di marketing di un’attività corrisponde al 3-5% del fatturato, quella per generare un sistema Internet vincente di acquisizione clienti sia il 6-10%.

Ad esempio per il costo di un sito Web o di un E-commerce consigliamo la lettura di questo articolo Quanto costa creare un sito Web?

Publidesign web agency di Brescia

Come agenzia lavoriamo su tutto il territorio nazionale. A noi piace fare web e conoscere le passioni dei nostri clienti. Quando è possibile ci piace incontrarli  (in particolare per le province di Brescia, Bergamo e Milano) per poter condividere la loro realtà aziendale.

Se vuoi maggiori informazioni Contattaci

 

Creare un Ecommerce che funziona passo 8 di 10

Seleziona il team giusto per te

Riassumendo: quali sono i criteri da tenere in considerazione per selezionare il team migliore che sviluppi il tuo e-commerce? La valutazione è simile a quella di un potenziale fornitore. Ispirandoci ad un “white paper” elaborato da IBM nel 2013 vi daremo alcune indicazioni molto utili. Leggi l’articolo per sapere quali sono.

Ora che hai individuato con maggior precisione qual è il tuo obbiettivo e cosa ti potrebbe servire per raggiungerlo, è il momento di scegliere il team che creerà il tuo E-commerce e la sua attività di web marketing.

Selezionare un fornitore non è mai una cosa semplice, soprattutto quando non lo si conosce; il problema della “scelta migliore” è talmente sentito che persino una multinazionale come IBM ha creato un documento contenente le linee guida per scegliere al meglio. Abbiamo analizzato i 10 aspetti indicati nel documento (che potete scaricare qui Dieci criteri per selezionare un provider di servizi gestiti ) e riteniamo che questi siano applicabili anche a questo contesto.

Aspetto 1 – Profondità di competenze ed esperienza

Il o i fornitori che selezionerai dovranno sicuramente avere una competenza che vada oltre la semplice elaborazione di un sito web o e commerce. Per avere successo il tuo e commerce ha bisogno di competenze interdisciplinari che coprano i molteplici aspetti tecnici, comunicativi e di marketing. Ci dovrà essere un fornitore capo fila che abbia sufficienti competenze per coordinare le figure specializzate nelle varie discipline, una sorta di Project Manager esterno. Il famoso e commerce “chiavi in mano” che ti porterà via solo il tempo necessario (sprecheresti il tuo tempo pensando di dare consigli a professionisti di settori diversi da quello in cui sei esperto). L’esperienza è il miglior indicatore di questa competenza interdisciplinare; chiedi al fornitore che lavori ha effettuato, in che ambiti ha avuto esperienze, a quali altri professionisti si appoggia, che struttura. Tenta di capire se si tiene aggiornato costantemente sulle evoluzioni del web e se è abituato a capire le necessità del cliente per proporgli la soluzione più adatta.

Aspetto 2 – Approccio proattivo

Consulente o semplice esecutore? Trattandosi di un servizio altamente consulenziale non devi rivolgerti ad un “meccanico” del web che deve semplicemente mettere in pratica quello che tu gli dici di fare. E’ il fornitore che deve impegnarsi per capire cosa ti serve e poi ti deve indicare come ottenerlo. IBM parla dell’approccio “break/fix”, cioè rivolto all’aggiustamento e quindi con obbiettivi a brevissimo termine. Informarsi su come il fornitore intende operare per massimizzare la redditività del tuo investimento è assolutamente consigliabile. Non devi dire al fornitore cosa deve fare ma cosa ti deve far ottenere.

Aspetto 3 – Allineamento con le best practice di settore

Se hai fatto quanto indicato nei precedenti 7 punti ti sarai fatto sicuramente un’idea, seppur generica, di come si muovono la concorrenza ed il mercato. Sebbene ogni fornitore abbia il suo modo di operare, ci sono quelle operazioni da effettuare riconosciute un po’ da tutti come “attività utili a portare risultati”, dette anche “best practice”. Cose del tipo E-commerce mobile compatibile, ottimizzato per i motori di ricerca, leggero e semplice, sono alcune tra le caratteristiche riconosciute come indispensabili. Ti consiglio quindi di partecipare a qualche corso, seminario o workshop dedicato alle aziende che vogliono fare attività tramite il web; ti terrai costantemente aggiornato su quali sono le best practice e così saprai cosa pretendere dai tuoi fornitori.

Aspetto 4 – Processi coerenti, gestione delle conoscenze e visibilità complessiva dei servizi

Il tuo fornitore deve essere disponibile a chiarirti quale sarà il processo che lo porterà a fornirti quanto hai chiesto. Dovrà essere trasparente nello spiegare l’organizzazione e gestione del lavoro, aspetti negativi compresi. Non dovrà estraniarti dal processo di creazione e presentarti la soluzione bella e finita; ti dovrebbe coinvolgere tenendoti aggiornato sullo sviluppo per le parti che ti interessano.

Aspetto 5 – Supporto per ambienti “multisector”

IBM parla di multivendor, cioè di diverse case produttrici, ma il discorso si applica perfettamente anche al Web. Come già detto ci sono svariate competenze che vengono tirate in ballo e svariate soluzioni utilizzabili (social, app, mailing, adv, video, ecc.). Calza perfettamente la frase del documento IBM che citiamo testualmente “Un fornitore di servizi veramente indipendente dal fornitore dovrebbe svolgere il ruolo di consulente tecnologico di fiducia, aiutandovi a selezionare le tecnologie che forniscono la soluzione migliore per il vostro business.”

Aspetto 6 – Conoscenze globali e risorse locali

Il fornitore ideale dovrebbe fornirti tutte le risorse necessarie alla tua attività locale ma essere anche in grado di aiutarla a superare i confini dettati dal commercio e comunicazione “tradizionali”. Praticamente devi saper guardare un po’ più avanti; capire se il fornitore che stai esaminando oltre ad essere perfetto per le tue attuali necessità, lo sarà anche per quelle future che puoi già immaginare.

Aspetto 7 – Rispondere del livello del servizio e delle performance

Qui tocchiamo un tasto dolente; se dicendo di voler fare un E commerce si viene assaliti da una selva di fornitori, se cominci a dire che vuoi qualche garanzia sui risultati è facile che alla fine non ti arrivi neanche un’offerta. E’ ovvio che una Web Agency non può assumersi il tuo rischio di impresa se non riuscirai a vendere online; è pero altrettanto evidente che se il fornitore è conscio dei reali frutti che la sua CONSULENZA può dare, dovrebbe assumersi le colpe nel caso che prometta cose improbabili o impossibili, oppure non ottenga alcun risultato attinente all’attività da lui svolta (posizionamento sui motori di ricerca, feedback utenti, aumento costante delle visite e delle conversioni, ecc.). Ovviamente non puoi pretendere niente se non fai quello che ti viene detto di fare.

Aspetto 8 – Ampio portafoglio di servizi allineati al tuo modello di business

Affidarsi ad un’azienda per sviluppare la tua piattaforma E commerce, poi ad un’altra per elaborare i contenuti, ad un’altra ancora per le campagne a pagamento, ad un’altra per gestire i social, e via dicendo, ti permetterà forse di aver a che fare con esperti di ogni campo ma creerà dei compartimenti stagni. Il rischio è la totale assenza di sinergia che porterebbe a sprecare forze invece di ottimizzare gli investimenti. Un fornitore un po’ meno specializzato ma più poliedrico ti permetterebbe di avere un solo referente con cui doverti interfacciare (l’interfacciamento umano resta ancora il principale problema nel rapporto cliente-fornitore).

Aspetto 9 – Prospettive ed innovazione

Citando alla lettera il documento di IBM, il fornitore “Possiede spunti o esperienze esclusive che possano illuminare sui futuri cambiamenti tecnologici o di mercato? Quali vantaggi competitivi si potrebbero guadagnare dall’accesso o, meglio ancora, dalla collaborazione con la funzione Ricerca e Sviluppo del fornitore?”. Il fornitore che sceglierai dovrebbe essere in costante evoluzione facendo formazione e ricerca. Perchè? Perchè il marketing sul Web è perennemente in trasformazione e non ci si può adagiare sugli allori. Se chi ti consiglia non si aggiorna, non potrà consigliarti al meglio.

Aspetto 10 – Stabilità e reputazione

Prima di “fidanzarti” dovresti informarti sul tuo fornitore. Sentire cosa dicono altri clienti, vedere da dove viene, capire se è neofita del settore o se vanta un’esperienza pluriennale. Dovresti capire se ha avuto una costante crescita ed evoluzione. Diffida da quelle aziende che ti propongono le stesse cose che proponevano ai loro clienti 3 o 4 anni fa. Cerca anche di capire quali sono i suoi obbiettivi per il futuro e se in questi ci sarai anche tu.

Approcciarsi ad un’offerta per lo sviluppo di un business di vendita online in modo superficiale è il modo migliore per buttare tempo e soldi. Siccome si parla di qualche migliaia di Euro, è meglio valutare bene i preventivi che hai in mano. Decidi solo quando sarai certo di aver capito la scelta che stai facendo.

Hai fatto quest’operazione per il tuo E commerce? Se hai cominciato a leggere il blog da questo articolo ti consigliamo di partire da Creare un Ecommerce che funziona passo 1 di 10.

Come ottenere le recensioni, crea un Funnel di raccolta.

Riassumendo: oggi tutti vorrebbero le recensioni, ottenerle è difficile e tanti rinunciano. Le “reviews” sono fondamentali per i potenziali clienti; sono l’unico parere che conta sul web. Come ottenerle senza correre dietro ad ogni cliente? Creare un sistema di procacciamento recensioni, un Funnel di raccolta. Leggi l’articolo per sapere come fare.

Passaparola classico

Partiamo con lo spiegare come funziona il passaparola classico.

Una persona acquista un prodotto o un servizio  e si trova talmente bene da consigliarlo a conoscenti ed amici. Questo processo non è però da confondersi con la promozione dove una persona parla dell’attività agli altri, anche se non è contestuale alla conversazione o alla situazione. Il passaparola avviene molto raramente in modo spontaneo e, per lo più, è derivante dalla manifestazione di necessità da parte di un’altra persona. Ci sono dunque due fattori che lo rendono un’attività piuttosto rara: contemporaneità di presenza (almeno due persone in contatto) e contestualità (l’informazione va data quando serve).

La maggioranza delle piccole e medie attività (e persino qualcuna di grandi dimensioni) lavorano con questo sistema frutto del caso, vantandosi giustamente che un cliente possa restare così contento da parlarne bene agli altri, ma dimenticando che questo NON E’ MARKETING!

Bene. Ora che abbiamo stabilito il grande valore e la rarità di questa attività, vediamo come funziona il passaparola sul Web. Questa attività corrisponde alla recensione. Indipendentemente da dove venga effettuata, quando è positiva, costituisce di fatto un parere positivo di un cliente soddisfatto. Qual’è la differenza tra il passaparola classico e la  recensione? Il primo richiede contemporaneità e contestualità; la seconda non richiede la compresenza di più persone ed è quasi sempre contestuale.

Spieghiamo meglio: non serve che la recensione venga effettuata contemporaneamente alla presenza di altri utenti; inoltre una persona trova sul Web una recensione quasi sempre perchè la sta cercando.

Le recensioni sono un passaparola potenziato, senza limiti spazio-temporali.

Recensioni più facili per tutti

Come anticipato all’inizio, ottenere recensioni non è una cosa semplice. Troppo spesso, è capitato di vedere aziende perdere giornate per farsi lasciare un “Bravi”, “Bene” o qualche stellina priva di senso. All’opposto ne abbiamo viste altre arrendersi al primo tentativo.
Anche qui il Web ci viene in aiuto. Con i giusti strumenti si possono ottenere le recensioni molto più facilmente.

Una soluzione interessante, anche se nel tempo può risultare un po’ dispendiosa, è affidarsi ad una società esterna che gestisca le recensioni per te. Ci sono aziende che forniscono tutti gli strumenti da integrare nel tuo sito per raccogliere la recensione. Tramite i loro tools, dopo l’acquisto, viene inviata una mail che invita il cliente a dare un voto ed un commento. Qualora la recensione non pervenga, possono effettuare su richiesta un’ulteriore attività di richiesta feedback tramite mail.
Nel caso la recensione ottenuta sia dubbia o negativa svolgono un servizio di valutazione, mettendola in stand by per permetterti di poterle gestire. Due validi esempi sono Feedaty ed eKomi.

Ovviamente, come ogni aspetto della tua attività, non puoi dimenticarti di questa gestione dandola in mano ad altri; è necessario interessarsene con costanza.

Se invece decidi di gestire internamente questa attività, devi creare un sistema di gestione che rispecchi quello del servizio in outsourcing. Ecco i punti particolarmente importanti che ti faranno risparmiare molto tempo ed ottenere un maggior numero di recensioni:

non aspettare, chiedi subito la recensione

se hai la fortuna di essere a tu per tu con il cliente convincilo a lasciare subito la recensione con il suo pc o smartphone. Se la transazione avviene online, richiedi subito al cliente, tramite il sito o con una mail, un parere su come ha trovato il servizio. Avvisalo che ne riceverà una seconda nel caso ci voglia del tempo per poter valutare quanto acquistato (prodotto che va spedito, servizio che deve ancora essere svolto, ecc). Questo comporta che tu abbia degli automatismi sul tuo sito oppure per semplificare manda i clienti sui social;

invia una mail di verifica soddisfazione e richiedi la recensione

una volta consegnata la merce o fornito il servizio, manda una mail con la motivazione di voler verificare il grado di soddisfazione; fai rispondere il cliente tramite un link che gli permetta di inserire direttamente la recensione. Se poi si tratta di un bene materiale, approfittane per allegare una vistosa informativa, con tanto di link, in cui inviti il cliente a lasciare il suo parere;

prevedi l’invio di altre mail

quasi sempre una mail non è sufficiente per ottenere la recensione. A questo punto prevedi l’invio di ulteriori richieste simili alla prima. Tra ogni richiesta deve passare una lasso di tempo sufficiente a non farti sembrare uno stalker. Ad esempio manda la seconda dopo una settimana, la terza dopo una ventina di giorni e la quarta dopo un mese;

invoglia a lasciare la recensione

la recensione non è un dovere ma un piacere che il cliente fa, in primis, ai futuri potenziali acquirenti e poi a te. Devi quindi palesare che per te il suo parere conta, che è importante anche per le altre persone e che trarrai spunto dalla sua opinione;

l’ultima chance

se anche dopo tutta la tua gentilezza e le tue email non riesci comunque ad ottenere la recensione puoi provare a contattarlo telefonicamente, oppure puoi promettere una gadget, coupon o altro regalo in cambio della recensione (neanche il cane muove la coda per niente);

usa tools che automatizzano

tutte queste operazioni ti porteranno via molto meno tempo se sarà un tool preconfigurato a farle per te. Magari ti costerà qualcosina, però saranno ore ed ore di tempo risparmiato. Noi utilizziamo Mailchimp ed io te lo consiglio caldamente. Ci sono altri tools altrettanto validi come Getreponse (http://www.getreponse.it);

rispondi a tutte le recensioni velocemente

Non è indispensabile rispondere in tempo reale; non è neanche il caso di aspettare dei giorni. Recensire è lecito, rispondere è cortesia. E’ una piccola azione di Branding per far capire all’utente che la sua recensione è talmente gradita, da meritare una risposta. Inoltre le risposte, se usate astutamente, possono innescare processi di Up-selling e Cross-selling. Questo darà un maggiore stimolo anche alle nuove recensioni perchè le persone sapranno che almeno verranno lette;

non cancellare le recensioni ma gestiscile

il fatto che una recensione o un commento non venga pubblicato subito non è ben visto dagli utenti. Nel casto tu riceva una recensione troppo “scarna” tale da sembrare finta oppure negativa, ti consigliamo di pubblicarla comunque e lavorare per recuperarla. Nei social come Facebook l’unico che può cancellare una recensione è chi l’ha scritta; per tale ragione dovrai saper dialogare con il cliente e creare una conversazione che lo porti ad inserirne una positiva. Non essere prevenuto e tieni presente che spesso la recensione negativa è frutto di malintesi o di un reale disagio del cliente (raramente capita anche la spazzatura vera e propria);

Ti piacerebbe partecipare ad un corso sulla GESTIONE DELLE RECENSIONI, tenuto da esperti di comunicazione e web marketing? Rispondi nei commenti. Non conosci Mailchimp? Leggi questo articolo per capire a cosa serve.

Creare un Ecommerce che funziona passo 7 di 10

Branding, la tua azienda è differente

Riassumendo: in questo articolo, che fa parte di una serie di 10  su come avere successo con un E commerce, spiegheremo come e perchè differenziare la tua attività dalle altre evitando di dover lottare sempre e solo sul prezzo. Per sapere qual’è il tuo valore differenziante leggi l’articolo.

Cos’è il Branding? Wikipedia ci dice che è l’attività di Brand Management, cioè l’insieme delle azioni di marketing che hanno lo scopo di creare nel cliente un’immagine riconoscibile e riconducibile ad uno o più valori dell’azienda.

Perchè è importante il Brand? Serve ad evitare che il cliente paragoni l’attività alla concorrenza semplicemente sulla base di criteri di convenienza quali ad esempio: prezzo, disponibilità, struttura, marca, e via dicendo. Il Brand è una visione dell’attività legata ai valori che la stessa comunica. Ne deriva che un cliente possa scegliere un Brand piuttosto di un altro, che sarebbe per lui più conveniente, perchè lo ritiene più vicino alla propria visione.

Cosa serve per fare Branding? Innanzitutto individuare un valore della tua attività che pensi possa renderti differente dalla concorrenza. A prima vista sembra facile, eppure richiede un po’ di tempo per ragionare ed una buona dose di onestà.

Siamo sicuri che la tua attività ha molte caratteristiche positive ma, purtroppo, non tutte sono rare, non tutte sono capite o desiderate dal cliente. Sul fondo dell’articolo troverai una serie di domande che potrebbero aiutarti per individuare i tuoi valori differenzianti.

Una volta che avrai stabilito in cosa la tua azienda è differente dalla concorrenza dovrai essere in grado di comunicare questa “diversità” anche sul tuo sito E commerce. Il consiglio migliore che possiamo dare è di far scrivere i testi principali del sito ad un Copywriter che tenga presente i valori che vuoi comunicare; questo perchè non è facile comunicare dei concetti e contemporaneamente scrivere un testo che faccia posizionare la pagina sui motori di ricerca.

Sui canali di diffusione che utilizzerai, tra cui i social, dovrai sempre tenere presente questi valori mantenendo un filo logico nella tua comunicazione. Ad esempio il blog www.mypetshero.it ha come valore principale l’idea che i cani, non importa di che tipo, abbiano tutti delle grandi potenzialità inespresse che i loro proprietari dovrebbero incoraggiare tramite il gioco. Sulla community Facebook di questo blog fb.com/mypetshero.it si comunica seguendo lo stesso filo logico.

Domande utili per individuare il tuo “valore differenziante”

Se preferisci puoi richiedere gratuitamente il questionario completo in formato pdf :

Richiedo il questionario gratuito

  1. Vuoi parlare della tua attività o dei prodotti e servizi?
  2. Quali sono le principali caratteristiche positive della tua attività? (se hai scelto attività)
  3. Scegli i prodotti o servizi più interessanti. (se hai scelto prodotti/servizi)
  4. Quali sono le caratteristiche che li rendono particolarmente interessanti? (se hai scelto prodotti/servizi)
  5. Scegli una caratteristica, la principale, per ogni prodotto/servizio (se hai scelto prodotti/servizi)
  6. Le caratteristiche sono tangibili, dimostrabili e calcolabili?
  7. Elenca i principali pregi dei tuoi principali competitor o dei loro prodotti
  8. Dovendo stabilire una percentuale, quanto percentualmente il tuo Valore incide sul risultato finale per il cliente?
  9. Come fai a rendere comprensibile il Valore al cliente?

Se sei arrivato fino in fondo a questo articolo speriamo che tu l’abbia trovato utile ed interessante; lascia un commento per esprimere il tuo punto di vista in merito. Hai fatto quest’operazione per il tuo E commerce? Se hai cominciato a leggere il blog da questo articolo ti consigliamo di partire da Creare un Ecommerce che funziona passo 1 di 10.

 

Quanto costa un sito web professionale? Capire quanto spendere e perché.

Quanto costa un sito internet professionale

Il costo di un sito internet professionale può essere vista in due diversi modi: una spesa oppure un investimento. Nel primo caso probabilmente  acquisti qualcosa che serve solo a soddisfare la tua voglia di averlo. Nel secondo caso vedi il sito internet come uno strumento professionale per supportare la tua attività commerciale e aziendale. Ecco alcune indicazioni sul costo che dovrebbe avere un web site professionale (sviluppato da professionisti e non da parenti o amici), derivate dalle nostre esperienze.Continue reading

Creare un Ecommerce che funziona passo 6 di 10

Rivedi i tuoi obbiettivi

Siamo arrivati a metà del percorso. Fin’ora ci siamo dedicati a capire qual’è il nostro obbiettivo da raggiungere con l’ecommerce, abbiamo stabilito un budget di soldi ed energie da spendere nel progetto, verificato come si muove la concorrenza, ci siamo fatti un’idea del mercato tramite il volume delle ricerche e costruito con questi dati uno o più figure di cliente tipo (Personas).

Possiamo dire che all’inizio ci siamo basati sul nostro intuito e sulla prima impressione; ora abbiamo raccolto dei dati che ci permettono di verificare se la nostra idea iniziale fosse corretta, da aggiustare o, se necessario, da stravolgere. Prenditi il tempo necessario per ri-definire i tuoi obbiettivi guardando e riguardando i dati; se questi ti dicono che stai sbagliando devi avere il coraggio di correggere il tiro.

Ricordati che la Home Page di un ecommerce deve avere un solo obbiettivo, al massimo due, per essere efficace. Lo stesso vale per il percorso che si studierà nel sito, ed ancor prima sui canali comunicativi, per guidare gli utenti fino all’effettuazione di una o più azioni.

Non diciamo di fare tabula rasa delle idee iniziali; semplicemente prendile per quello che sono delle intuizioni che vanno poi convalidate dai numeri. Di conseguenza potrete anche ridefinire il budget (al ribasso o al rialzo) perchè ora sai con maggior certezza dove andranno spese le tue risorse e cosa queste potranno rendere.

Nel prossimo articolo vedremo come distinguersi dagli ecommerce dei nostri concorrenti.

Hai fatto quest’operazione per il tuo E commerce? Se hai cominciato a leggere il blog da questo articolo ti consigliamo di partire da Creare un Ecommerce che funziona passo 1 di 10.

E se non so cosa scrivere? Come creare articoli, post per Facebook e per altri social

Post facebook, cosa scrivere?

Cosa scrivere se c’è il “blocco dello scrittore”?

Tu e tutti quelli  che gestiscono gli articoli di un blog, i post di una pagina Facebook o di un altro social, prima o poi si trovano a porsi la fatidica domanda: cosa scrivo adesso? Questo problema di solito e causato dal non riuscire a scegliere l’argomento di cui parlare tra la moltitudine di cose di cui si potrebbe scrivere; quindi è come essere davanti al bancone di una pasticceria ed avere l’imbarazzo della scelta. Ti diamo degli spunti per sbloccarti subito:

Ispirati osservando il mondo che ti circonda

Ecco alcuni suggerimenti raccolti dai siti dei più famosi copywriters (alcuni suggerimenti sono  nostri 😃).

fai ricerche su internet, leggi e prendi ispirazione perchè le connessioni sono dovunque (Brian Clark – Copyblogger.com)

E’ la soluzione più semplice; cercare informazioni ed argomenti utili sul web, che siano pertinenti con l’argomento di cui stai scrivendo. Costruire con i dati raccolti da varie fonti un testo che sia utile alla tua “target audience”, cioè la tipologia di utente a cui ti rivolgi.

E’ un’attività semplice da fare:

  1. vai su Google
  2. scrivi una parola o frase che hanno a che fare con la tua attività
  3. spulcia i risultati alla ricerca di domande, risposte e idee
  4. crea un collage di argomenti ed ecco che sai di cosa scrivere

Vuoi scrivere articoli vincenti, condivisi e commentati? Ricorda che l’“how to do” è sempre molto apprezzato dai lettori. (David Ogilvy)

Il “come fare a”  o “how to” rientra nella categoria di contenuti creati per “risolvere il problema”. Se per tua esperienza o cercando su internet sai che ci sono problemi mal risolti o addirittura non affrontati che affliggono la tua target audience, scrivi una serie di post per risolverli.

Ad esempio per cosa scrivere su una pagina Facebook:

  1. un primo post generico che richiami il problema e i suoi effetti
  2. post successivi più specifici su ogni punto richiamato nel post generico (tirala lunga, ma senza essere logorroico o inutile)

Tutti amano una buona storia. Le “buone” storie possono portare i lettori a fare azione (James Chartrand – menwithpens)

Lo Storytelling è sempre una scelta vincente. Che la storia sia tua o di qualcun altro, che sia semplice o complessa,  se contiene il messaggio che vuoi dare, puoi usarla; un successo dell’attività, un’ambizione, un racconto istruttivo da mettere in parallelo con il messaggio della pagina. Se sai raccontare le storie hai molte frecce al tuo arco.

Gli argomenti sono nascosti nei commenti (Publidesign ed altri)

Non c’è cosa migliore  che scrivere un bel post per rispondere ad un commento o una domanda fatta dagli altri. Ad esempio il commento di un post precedente su Facebook. In questo caso ricorda che:

  1. devi selezionare la tua “target audience” (se vuoi approfondire puoi leggere l’articolo Guida alla Lead Generation )
  2. devi rispondere alla richiesta senza girarci troppo intorno
  3. devi guidare l’utente nell’approfondire su altri contenuti

Ricordati sempre che è per lavoro

Anche se sembra scontato dirlo, tutti i post e articoli che scrivi hanno lo scopo di promuovere in qualche modo la tua attività. La fonte da cui trai ispirazione non è particolarmente importante, l’importante è tu riesca a ricollegarlo a quello che fai. Ad esempio i post su Facebook, secondo molti Copywriter, dovrebbero avere le seguenti caratteristiche:

  • Titolo che genera uno stato d’animo (curiosità, preoccupazione, felicità, ecc.); per cui invece di scrivere “Pollo fritto buonissimo” puoi scrivere “Perché il nostro pollo è così buono?” (dalla pagina facebook di KFC Italia)
  • Bella immagine d’impatto; a parte foto di cani, gatti, cibo e sesso che dovresti evitare (salvo che tu lavori in uno di questi settori), essendo Faceboook un social dove la gente scorre la propria bacheca senza leggere, in attesa di qualcosa che attragga la loro attenzione, l’immagine è la prima cosa che colpisce.
  • Messaggio breve e link all’articolo; quasi nessuno legge più di due o tre righe di un post, non sprecare tempo a scrivere dei temi su Facebook. Metti un link al contenuto che si troverà sul tuo sito

Hai trovato questo articolo interessante e utile? Per approfondire puoi iscriverti alle nostre newsletter oppure contattaci per conoscere i nostri servizi di consulenza e formazione.

Hai letto:

Cosa scrivere su Facebook