Digital (mental) divide

L’obbiettivo dello stato italiano è dare la possibilità a tutti i cittadini di accedere ad internet con una banda di almeno 30 Megabit entro il 2020. I primi bandi per la creazione dell’infrastruttura partono quest’anno e, in teoria, dovremmo già vedere nel 2016 il progressivo aumento della banda a disposizione degli utenti e la riduzione delle aree “digital divide”. In pratica, essendo l’operazione finanziata solo per una parte dalla comunità europea e per l’altra dallo stato italiano, speriamo che le gare non vadano deserte, vista la scarsa affidabilità di quest’ultimo.

Vogliamo essere positivi e credere che anche l’Italia, attualmente piuttosto malmessa rispetto agli altri paesi europei, possa fornire connettività a tutti i suoi cittadini. Il problema non è però solo legato alla rete. Cosa se ne faranno gli italiani di tutta questa banda? Se osserviamo intorno a noi, vediamo che la maggior parte di coloro che non lavorano nel settore fanno un uso del web scarso se non nullo. Prendiamo ad esempio la scuola. Internet è utilizzato da docenti e studenti? In che modo? Si insegna ad usare questo strumento e le regole da rispettare per evitare di esserne danneggiati o danneggiare qualcuno?

Il nostro paese è digital divided nella testa prima che nella rete; se non si effettuerà nei prossimi anni una campagna di alfabetizzazione digitale molte persone, pur avendone la possibilità, non utilizzeranno iternet. Molte altre lo sfrutteranno inconsapevoli dei reali vantaggi che può dare e rischieranno di averne più danni che benefici.

Usare strumenti, senza saperne il motivo o come funzionino solo perchè è semplice farlo, può essere molto rischioso.

Per maggiori info sul Piano Banda Ultra Larga potete leggere questo articolo del Sole 24 ore

Facebook, Mi Piace. O Non Mi Piace?

Il social più famoso e discusso del web sta cambiando. Le “problematiche deontologiche” iniziali vengono progressivamente superate. Oggi Facebook è una piattaforma con utilizzi commerciali sempre più spinti: già da tempo la navigazione viene “funestata” da messaggi pubblicitari, derivanti dai cookies di remarketing che registrano le nostre ricerche sui marketplace e principali ecommerce. A breve la questione evolverà e durante l’utilizzo della piattaforma social, ci appariranno inserzioni considerate “collimanti” con il profilo che Facebook ha tracciato di noi.

Non ci sarà un peggioramento dell’interfaccia; non dovrete però stupirvi se, dopo aver messo like sul post di un vostro amico relativo ad un cantante, comincerà ad apparirvi la pubblicità del disco dello stesso cantante. Si potrebbe dire che la rete da pesca è stata resa ancor meno visibile alle prede.

Stanno preparando il pulsante Non Mi Piace che, secondo Zuckerberg, permetterà agli utenti di esprimere un ventaglio di emozioni che il solo tasto Like non riusciva a trasmettere. Mark ha tenuto a specificare che questa nuova funzione non avrà lo scopo di denigrare contenuti poco graditi ma esprimere la solidarietà a quei post in cui dire LIKE, mi piace, risulterebbe sconveniente. Facebook farà il possibile per non creare uno strumento di contestazione dei post altrui; i più maliziosi pensano che la vera preoccupazione sia ricevere i Non Mi Piace sui sulla pubblicità degli inserzionisti, creando così non pochi problemi alla piattaforma social.

E’ probabile che la nuova funzione non faccia altro che alimentare la bolgia già presente sulla piattaforma dove tutti possono dire tutto di chiunque. Come nel Voodoo, la magia del Mi Piace e del Non Mi Piace avrà effetto solo su chi ci crede, o su chi ci specula sopra. Pensare con la propria testa rimane, per ora, ancora la soluzione migliore.

Perle di saggezza per il Web

“Dalla conchiglia si può capire il mollusco, dalla casa l’inquilino.”

– Victor Hugo

Una frase dalla semplicità disarmante. Volendola coniugare all’argomento del nostro blog potremmo dire anche che dal Sito Web si capisce l’Attività.

L’invito alla riflessione su questa citazione è rivolto soprattutto a tutti coloro che non hanno alcuna presenza su Internet; che sia dovuto alla pigrizia, ignoranza o scetticismo non ha particolare importanza. Un’esercente che spende tempo e soldi per allestire le vetrine, stampare volantini, abbellire il negozio e poi snobba completamente il Web, oppure si “sforza” di spendere qualche euro e buttare un Sito fatto alla bell’e meglio, crea un paradosso. Un’azienda che fa pubblicità sui media classici (tv, radio, giornali, ecc) e poi non ha un sito web, non è molto credibile. Avere la pagina Facebook va bene (pagina mi raccomando, non profilo usato come pagina), ma non è serio non avere un proprio spazio dedicato nella rete. Oggi è più facile che venda un Sito fatto bene di un’azienda che ha una brutta sede, piuttosto del contrario.

Ritornando all’esempio della casa, se il sito web è brutto si viene visti come degli inquilini inaffidabili, se non c’è come di senzatetto.

Dedicare risorse per creare un proprio Sito o E commerce non è più un opzione è la scelta tra: ci sono o non esisto.

Creare un Ecommerce che funziona passo 2 di 10

Decidi quanto sei disposto ad investire

Riassumendo: prima di iniziare qualsiasi attività commerciale devi creare il tuo business plan. L’eCommerce è un’attività commerciale a tutti gli effetti, solo che viene svolta online. Per questo richiede l’investimento di tempo e di soldi.

Quali sono gli investimenti di denaro?

La tua decisione di aprire un eCommerce è sicuramente frutto di una scelta imprenditoriale; questo ti consente di stabilire quanto puoi spendere per raggiungere gli obbiettivi minimi che ti sei prefissato. Prima di accostarti ai professionisti che ti supporteranno nella creazione e promozione del tuo eCommerce, devi stabilire quanto sei disposto ad investire in questo progetto in termini di soldi e di tempo.

Queste sono le voci che dovresti preventivare dal punto vista monetario:

  • Progetto di comunicazione e marketing sul web per 12 mesi, che una web agency deve crearti così da indicarti le operazione necessarie a raggiungere l’obbiettivo prefissato
  • Fotografie professionali da inserire nell’E-commerce
  • Servizio Copy per l’elaborazione dei testi principali del sito che subiranno pochissime variazioni nel tempo
  • Studio grafico ed elaborazione della piattaforma di E-commerce
  • Servizio SEO per l’ottimizzazione al fine di facilitarne il posizionamento sui motori di ricerca
  • Apertura dei canali social più congeniale per il tuo target (Facebook, Google+, Twitter e Instagram, Pinterest, LinkedIn sono i principali) e la loro gestione (oppure un corso di formazione ed una persona dedicata per gestirli in autonomia)
  • Impostazione di un sistema di newsletter per la raccolta, organizzazione e gestione degli indirizzi email (noi ti consigliamo MailChimp)
  • Iniziale sponsorizzazione del tuo nuovo E-commerce su Google Adwords
  • Servizio di analisi periodica dei risultati del sito che ti fornisca dati comprensibili sull’andamento (necessario per capire difetti da correggere o potenzialità da sfruttare)

Devi investire anche del tempo

Solitamente l’impegno di tempo è inversamente proporzionale a quello monetario; quello che fai tu non dovrai farlo fare da altri a pagamento. C’è un limite a questa proporzione, se il rapporto non è bilanciato otterrai pessimi risultati. Se provi a fare tutto da sa solo con la teoria che il Fai-da-te costa meno, ti troverai a spendere molto del tuo tempo per ottenere risultati scarsi o nulli. Ricorda che anche il tuo tempo ti costa soldi. Viceversa se pensi di pagare qualcuno per fare anche tutto quello di cui dovresti occuparti tu (obbiettivi, messaggi, customer relationship, ecc.), spenderai molti soldi per niente. L’occhio del padrone ingrassa la vacca.

Le voci che dovresti per cui dovresti quantificare  il tuo impegno di tempo (o quello di personale dedicato) sono:

  • Elaborazione periodica di materiale che mantenga vivo l’interesse per il tuo eCommerce
  • Incontri con i professionisti che, a pagamento, progetteranno, svilupperanno e seguiranno tutto quello che non farai tu (un professionista che non ti porta via del tempo per capire bene cosa vuoi e di cosa hai bisogno, non è serio)
  • Analisi dei dati relativi all’andamento dell’E-commerce
  • Verifiche periodiche sugli obiettivi e stabilirne di nuovi (crescita costante, chi si ferma in salita scivola indietro)
  • Gestione dei canali di diffusione
  • Gestire la comunicazione con i contatti derivanti dal Sito Web e dai social
  • Newsletter ed email marketing
  • Formazione costante, perchè devi sapere come funzionano le cose

Ti consigliamo di farti almeno un’idea di quello che potrai spendere in termini di tempo e di denaro, così non sarai completamente impreparato quando ti dovrai confrontare con i professionisti che ti dovranno seguire; questo ti farà risparmiare molto tempo in fase di trattativa.

Hai fatto quest’operazione per il tuo E commerce? Se hai cominciato a leggere il blog da questo articolo ti consigliamo di partire da Creare un Ecommerce che funziona passo 1 di 10.

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Come creare un E commerce che vende e di successo: i 10 passi preliminari

Perle di saggezza per il Web

“Ciò che è passato in noi resta nostro nella condivisione con gli altri.”

– Lao Tse

Qual’è il principale obbiettivo della Rete? Si potrebbe rispondere, mettere in contatto tra loro le persone. Ma per quale ragione? Per condividere. Come dimostra il crescente successo dei social, gli utenti vogliono che altri abbiano accesso ai loro pensieri, stati d’animo ed esperienze. Il Web è uno strumento altamente divulgativo in cui ognuno di noi non deve aver paura di condividere con gli altri.

Quello che abbiamo imparato tramite esperienze, belle o brutte che siano, saranno sicuramente utili a qualcuno e magari quel qualcuno le tramanderà a qualcun’altro e tutti diventeremo “immortali” perchè una persona domani citerà noi o la nostra esperienza. Il confronto e la condivisione sono essenziali per la crescita intellettuale e spirituale così come la mescolanza dei geni lo è per l’evoluzione della nostra specie. Divulgare il sapere non è pericoloso; è necessario. Se le persone che vi circondano  non sapranno almeno una parte di quello che sapete voi, come potrete riuscire a comunicare con loro?

Perle di saggezza applicate al Web

“Come raggiungere un traguardo? Senza fretta ma senza sosta.”

– Goethe

Abbiamo scelto questa frase perchè ben si sposa con la filosofia del Web. La fama istantanea ed i guadagni facili sono il miraggio preferito di chi vuole fare di Internet una fonte di guadagno. Esistono effettivamente vari casi di “fama virale” generata dal Web; alcuni contenuti, spesso dalla qualità opinabile, hanno fatto il giro del mondo in pochi minuti. Ma, come le stelle cadenti, bruciano sfavillanti per un brevissimo periodo e poi ritornano nel buio dell’oblio. Il vero successo sul Web, qualsiasi sia il campo, si ottiene costruendo la propria fortuna mattone dopo mattone, senza sosta.

Qualsiasi sia il Tuo obbiettivo, lo potrai raggiungere se lavorerai con costanza ed accuratezza. Crea un sito, crea i contenuti, utilizza i social per dare importanza a chi ti segue; se continuerai costantemente in questo lavoro migliorerai gradualmente la tua qualità e di conseguenza la tua credibilità sul Web. Fai e nel contempo impara  a fare (leggi articoli dei blog, segui webinar, frequenta corsi, ecc.).

“Come raggiungere un traguardo? Senza fretta ma senza sosta”

Creare un Ecommerce che funziona passo 1 di 10

Individuare un’obiettivo su cui creare la strategia

L’E-commerce è uno strumento creato per raggiungere degli obbiettivi; più gli obbiettivi saranno definiti e prima verranno raggiunti. Aprire uno shop online è come aprire un vero negozio; sebbene gli investimenti siano nettamente inferiori è necessario pensare per bene al da farsi. Per sapere come individuare l’obbiettivo per creare la strategia leggi l’articolo.

Cosa vendi?

Sebbene la domanda possa sembrarti banale, in realtà è piuttosto insidiosa. Per scegliere l’obbiettivo devi innanzi tutto stabilire quale messaggio vuole dare il tuo negozio. Il messaggio è direttamente collegato alla tipologia di prodotto e servizio che vuoi vendere:

  • uno shop online di accessori in legno per la cucina fatti a mano
  • un outlet d’abiti di marca
  • un sito per l’acquisto di servizi per la manutenzione delle caldaie
  • e così via

Se il tuo E-commerce  è troppo generalista, perchè vende un po’ di tutto, corri il rischio di confonderti nel marasma della comunicazione e di confondere gli acquirenti. Probabilmente ti troveresti a confrontarti sui prezzi con realtà molto più grandi della tua. Cerca di dare un tema al tuo negozio online selezionando accuratamente cosa vendere.

A chi vendi?

Per la stessa ragione per cui ti di vendere qualcosa di specifico, ti consigliamo di scegliere un target preciso di clientela. Cerca d’individuare qual’è la tipologia di cliente che vuoi nel tuo E-commerce. Il motivo principale di questa scelta si può spiegare con una semplice esempio:

Devi comprare una macchina per il caffè espresso e ci sono due negozi. Uno espone marche molto famose, ha grandi vetrine che mettono in evidenza le macchine come se fossero delle opere d’arte ed i prezzi non sono esposti, all’interno intravedi un negozio ampio e minimale, molto ordinato e pulito. L’altro non pubblicizza particolari marche ed ha le vetrine zeppe di macchine di ogni tipo. Guardando dentro sembra che ci sia così tanta roba da non riuscire quasi a camminare. In quale sceglieresti di entrare per primo?

La stessa cosa accade con l’E-commerce. Il suo aspetto e funzionamento deve essere pensato in funzione di uno specifico target di clienti. Se l’aspetto e il contenuto non sono adatti alla clientela che vuoi attirare, è probabile che questa non comprerà fuggendo via subito.

e commerce di successo
by www.casaleggio.it

 

Un’idea precisa.

Più l’idea che ti fai è precisa, più semplice sarà affrontare i prossimi passi; inoltre sarà maggiore la probabilità che il tuo sia un E-commerce di successo. Scegli quindi cosa vuoi vendere. Evita la tentazione di vendere più cose possibile e poi decidi d’istinto quale sara il tuo tipo di cliente. Così potrai creare un negozio online, in cui lui si possa trovare a suo agio, in cui possa comprare tutto quello che cerca, presentando i prodotti nel modo a lui più congeniale.  Se ti è d’aiuto cerca su internet fotografie di negozi che a tuo avviso sarebbero perfetti per il tuo target di cliente. Individua quali sono i fattori che possono far preferire uno shop rispetto ad un altro.

 

Non affezionarti troppo alla tua idea

Quello che hai in mente ora,  che ti sembra così chiaro e scontato, probabilmente cambierà profondamente leggendo i prossimi passaggi. Ti consigliamo di tenere aperta la mente. E’ normale che approfondendo alcuni aspetti importanti, nascano nuove idee e quelle vecchie vengano riviste.

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Continua sui post successivi:

CREARE UN ECOMMERCE CHE FUNZIONA PASSO 2 DI 10 – Decidi quanto sei disposto ad investire

CREARE UN ECOMMERCE CHE FUNZIONA PASSO 3 DI 10 – Analizza la concorrenza

CREARE UN ECOMMERCE CHE FUNZIONA PASSO 4 DI 10 – Verifica il mercato

CREARE UN ECOMMERCE CHE FUNZIONA PASSO 5 DI 10 – Costruisci la Personae del tuo Cliente migliore

CREARE UN ECOMMERCE CHE FUNZIONA PASSO 6 DI 10 – Rivedi i tuoi obbiettivi

CREARE UN ECOMMERCE CHE FUNZIONA PASSO 7 DI 10 – Branding la tua azienda è differente

CREARE UN ECOMMERCE CHE FUNZIONA PASSO 8 DI 10 – Seleziona il Team giusto per te

CREARE UN ECOMMERCE CHE FUNZIONA PASSO 9 DI 10 – Contenuti e diffusione

CREARE UN ECOMMERCE CHE FUNZIONA PASSO 10 DI 10 – Analizza e correggi

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Come creare un E commerce di successo che funziona

Crescere in digitale: la nuova opportunità per i giovani

E’ partito il nuovo progetto di Google in collaborazione con il Ministero del Lavoro e Unioncamere che punta ad aumentare l’occupazione giovanile nel settore del Web. 

Come fare questo? Vengono messe a disposizione dei giovani iscritti a Garanzia Giovani 50 ore di formazione online, laboratori e 3000 tirocini formativi retribuiti appunto da Garanzia Giovani.

Seguendo il percorso formativo online e superando un test i giovani potranno avere accesso ai laboratori di Unioncamere per la pratica sul campo ed incontrare le aziende interessate ad accoglierli nella loro struttura.

Sicuramente una possibilità in più che, in alcuni radi casi, potrà trasformarsi in un’opportunità di lavoro a tempo indeterminato (a tutele crescenti).

Chi fosse interessato (ovviamente deve essere  giovane) a tentare questa strada o le aziende che stanno cercando un tirocinante sovvenzionato dallo stato potranno avere tutte le informazioni sul sito: http://www.crescereindigitale.it/

Google veste Mobile

Se lo fa Google ci sarà un perchè. Ai più attenti non sarà sfuggito il cambio di logo che Google ha effettuato un po’ dappertutto (browser, app, ecc). Eccentricità? Tempo da perdere? Assolutamente no. Lo spiega bene Tamar Yehoshua sul blog ufficiale: vista la costante crescita di utilizzatori Web su tencologie mobile si è voluto creare una grafica che fosse compatibile con tutti questi sistemi donando nel contempo più semplicità ed intuitività alle interfacce.

Dietro a questo “nuovo vestito” c’è anche una grande azione di branding; con il passare del tempo basterà vedere un simbolo dalla grafica lineare contenente determinati colori per pernsare immediatamente a Google. Si va ben oltre il branding, è una vera e propria innovazione stilistica. Con lo studio e la sua potenza comunicativa Google crea il suo personale stile proprio come hanno fatto i più grandi stilisti di moda; avete presente il “rosso Valentino”, ecco, ora ci sarà il “Google web style”. Il motore di ricerca si appropria dei colori che lo hanno sempre contraddistinto; viene da pensare che quest’idea sia nata molto tempo fa.

Qual’è il messaggio? Google dice a tutti che non è più possibile snobbare il mobile; che oggi gli utenti preferiscono lo smartphone al computer. Google non ha fatto questo cambiamento perchè ne aveva bisogno, lo ha fatto in previsione di quello che sarà il futuro PROSSIMO.

Chiunque abbia un sito, un e-commerce, un blog o qualunque altra presenza sul Web, dovrà adeguarsi in tempi rapidi ai dispositivi mobile perchè già ora sta perdendo visualizzazioni (quindi clienti) e la cosa potrà solo peggiorare.

Per il web vale il proverbio “Chi tardi arriva, male alloggia”.

Per leggere il comunicato ufficiale sul Blog di Google: http://googleitalia.blogspot.it/2015/09/google-update.html

10 Buoni Motivi per NON FARE L’ECOMMERCE

Chi l’ha detto che dovete per forza avere un sito internet o vendere sul web?! Di seguito vi diamo 10 motivi per cui non dovreste farlo.

1° buon motivo: Non ci credo, secondo me non funziona.

Se vi ritrovate in questa frase, se dentro di voi pensate che avere il sito internet o l’ecommerce per la vostra attività porti pochi vantaggi o addirittura nessuno, avete sicuramente ragione. Come diceva una mente illuminata del secolo scorso, il sig. Henry Ford, “Che tu creda di farcela o di non farcela avrai comunque ragione”. Se fate una cosa partendo con la convinzione che non vi serva, accadrà esattamente quello che credete.

2° buon motivo: Non  voglio cambiare modo di lavorare, preferisco che i clienti vengano direttamente in negozio.

Il rapporto umano è alla base della vendita, soprattutto in Italia; perchè dire su di un sito quello che si può dire di persona. Se uno cerca qualcosa che voi non avete o non fate, è meglio che lo scopra direttamente da voi, magari dopo aver parlato con voi per vari minuti. Far sapere quello che fate a chi non vi conosce? Meglio tenersi i vecchi clienti fidelizzati! Vendere e spedire la merce tramite internet? Sai che investimento di tempo. E l’organizzazione? Un casino. Piuttosto di impiegare 1 ora al giorno per spedire 20 pacchi meglio avere 20 clienti in negozio, magari tutti insieme, che girano e che ti fanno domande.

3° buon motivo: Il mio sito deve piacere a me.

A questo punto è inutile dare soldi ad un professionista perchè elabori un sito studiato per ottenere più clienti. Se il sito lo fate per voi, tanto vale incaricare un ragazzo appena uscito dalla scuola di grafico. Non importa se non sa niente di comunicazione e di web marketing.

4° buon motivo: Siccome l’attività è mia, sò io come venderla su internet.

A chi sa fare tutto non servono consigli, servono solo operai. E se si chiede un consiglio ad un professionista sarebbe il caso che lo ascoltasse.

5° buon motivo: Una volta che ho messo i soldi, i soldi arriveranno da soli senza fare niente.

Probabilmente accade la stessa cosa anche per la vostra attività: comprate o affittate il locale, ci mettete i mobili, i computer, l’insegna e i prodotti, vi sedete belli comodi sulla poltrona e le vendite fioccano. Potete persino assumere qualcuno che stia lì al posto vostro; anche se a questa persona non frega niente del suo lavoro e della vostra attività, le vendite arriveranno lo stesso. Perchè seguire costantemente il marketing sul web quando posso controllarlo una volta all’anno (forse)? Ho pagato un professionista perchè mi creasse una scatola magica raccogli soldi! Funziona così anche per i negozi e le aziende, sbaglio?

6° buon motivo: Non voglio troppi clienti, perchè costa gestirli.

In effetti se i clienti aumentano velocemente bisogna organizzarsi per gestirli al meglio e organizzarsi costa. Meglio avere il problema di dover trovare dei clienti che avere quello di doverne gestire di più? Preferiamo tenere quelli che abbiamo (sicuramente non ci abbandoneranno per altri fornitori). Nuovi clienti = nuovi problemi. E poi i vostri vecchi clienti non si faranno ingolosire dalle offerte su internet.

7° buon motivo: Mi costa troppo. Non me lo posso permettere.

Se avete una micro azienda (ditta individuale o piccolo commerciante al dettaglio) dovreste spendere tra i 1.500 e i 3.500 euro all’anno per ottenere buoni risultati. Ma voi state già bene così come siete giusto? Chi fa volantinaggio , magari fai-da-te; chi mette la pubblicità sul giornale o sulle cartine del paese. Chi fa lo sponsor per gli eventi cittadini; gli spot radiofonici e televisivi sono troppo cari quindi lasciamo stare. Il meglio è non fare alcuna attività di marketing. Vivere di passa parola, sicuri che la qualità verrà diffusa come Vangelo tra la gente: “tanto ci saranno sempre e solo noi a vendere il prodotto in quella zona e i nostri clienti non compreranno mai su internet”.

8° buon motivo: Oramai vendono tutti su internet, c’è troppa concorrenza.

C’è forse qualcuno che vende il vostro prodotto o servizio nelle vicinanze? Non sarete mica così sfortunati?! I vostri affezionati clienti, queste fantastiche persone, non vi tradirebbero mai acquistando su internet solo perchè risparmiano e ricevono tutto comodamente a casa. Vero?

9° buon motivo: Con il sito i concorrenti possono copiare quello che faccio.

Siccome dovete inserire un sacco di specifiche tecniche, schemi, progetti e formule segrete incomprensibili per convincere i clienti ad acquistare i vostri prodotti e servizi, i vostri concorrenti potrebbero approfittarne per copiarvi. Così potrebbero essere esattamente come voi, avere esattamente tutto quello che date voi ai vostri clienti (professionalità, esperienza, competenza, serietà, ecc.). Anche perchè adesso nessuno sta tentando di copiarvi giusto? E non importa che uno venga copiato perchè ritenuto leader del mercato; e non importa se chi copia, oltre ad essere sempre un passo indietro, fa involontariamente pubblicità anche a voi che siete leader nel mercato.

10° buon motivo: Siccome non ne so niente di computer e internet, non ci provo neanche. E poi non mi piace!

Eh, i bei tempi di una volta. Chi di voi non ha nostalgia della propria gioventù? Si lavorava tanto, però con calma; i clienti abbondavano perchè c’erano molte meno attività commerciali. Potevate passare giorni prima di dare una risposta al cliente; tanto non poteva rintracciarvi (c’erano pochi cellulari in giro). E se uno non era contento di quello che aveva comprato al massimo poteva parlarne con parenti e amici, correndo pure il rischio di sembrare noioso. Non come oggi: si pubblicano le recensioni su internet PER QUALUNQUE COSA, i clienti vogliono risposte ai loro problemi velocemente, altrimenti vanno da qualcun’altro, oppure arrivano già informati su quello che vogliono comprare, perchè hanno guardato su internet.

Se condividete uno di questi buoni motivi fate bene a non fare il sito internet o l’ecommerce, probabilmente buttereste soldi e tempo.

Buona avventura.